Una Scuola Aperta
E All’Aperto

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Perché prendere (metaforicamente) a schiaffi i nostri cuccioli d’uomo e donna sin da piccoli?
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In diverse occasioni bradipodiario ha ospitato notizie, testi e fatti riguardanti il maestro – che oggi si definisce errante – Giampiero Monaca, e con estremo piacere riceviamo e pubblichiamo il resoconto di una “gita di piacere”, una che accogliamo come notizia bradipa di questa domenica.
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Sono le 10, il sottoscritto, il maestro Taiwo, affiancati da una delle bimbesveglie “storiche”, che per un giorno farà da esempio vivente e da assistente sin dal mattino, sono in trepidante attesa. Tutto intorno è silenzio. A parte uccellini e ronzio di api, dall’edificio scolastico non si sente nessun suono che faccia presupporre una qualsiasi attività che coinvolga bambini, fino a far pensare che esso sia deserto. Non un gridolino di entusiasmo, non un segno di vitalità. Alle 10:30 in punto vediamo apparire un grande pullman. Provenienza la scuola primaria statale Pascoli di Cazzago Brabbia – Inarzo (VA) appartenente all’^1C di Azzate. Finalmente un po’ di fragore attivo e fattivo. Ne escono 63 bimbe e bimbi festosi, entusiasti, insieme alle loro maestre e maestro.
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La primaria statale Pascoli di Cazzago Brabbia, dopo un paio di anni di confronti, formazioni, incontri con il sottoscritto, ha potuto prendere confidenza con le specificità dell’approccio bimbisvegli, dopo aver integrato questa particolare pedagogia, sperimentandola nella propria scuola, ha deciso di organizzare la gita annuale “dove tutto ha avuto origine”. Un lungo viaggio per loro, incontrando un maestro suis generis ex statale, ormai errante, vagabondo da questa a quella scuola per promuovere un approccio che ha, si, qualche spazzo di unicità, ma che è pienamente coerente con le meravigliose indicazioni ministeriali. Insieme a me, c’è Taiwo Wahab, un altro prezioso esempio di umanità migrante, che per trovarsi oggi ad incontrare queste bimbe e bimbi varesotti, ha dovuto fare un viaggio ancor più lungo: fin dalla Nigeria. Così per una intera giornata, io e Taiwo Wahab, insieme alle bimbe e e bimbisvegli astigiani che al termine delle lezioni si sono unite al gruppo di gestione delle attività, le maestre e il maestro, le bimbe e i bimbi lombardi, hanno potuto sperimentare la “scuola del sorriso” proposta dall’approccio bimbisvegli.
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Se scuola è imparare, e imparare divertendosi è imparare due volte, allora. con questo approccio il percorso scolastico diventa due volte più funzionale. Imparare giocando, non è “semplice passatempo” ma attiva percorsi neurofisiologici di apprendimento rinforzati dalle endorfine prodotte in un contesto emotivamente appagante: è apprendimento significativo. Non per questo si rinuncia a presentare argomenti articolati e “tradizionali” quali la produzione di testi e la lettura, la fisiologia delle piante e i fenomeni erosivi la geografia e la storia… semplicemente si vive la scuola attraverso esperienze reali e divertendosi come in un gioco appassionante. Il mondo è duro ed a volte ingiusto, ma perché insegnarlo “prendendo (metaforicamente) a schiaffi i nostri cuccioli d’uomo e donna sin da piccoli?” Lasciamoli crescere in micro comunità scolastiche cooperative e solidali: saranno loro, crescendo a fondare una nuova società più bella e giusta, per tutti. Con l’approccio bimbisvegli, i percorsi di apprendimento sfruttano il senso naturale di curiosità ed avventura dei bambini e incentivano alla collaborazione, al dibattito e alla messa in discussione di tutto ciò che è ingiusto e dannoso per la società e la Natura.
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Così in questa giornata da bimbisvegli, con le alunne e alunni di Cazzago Brabbia, abbiamo imparato a conoscere le piante, raccogliendo le foglie contenenti tannino fissandone il colore attraverso una soluzione. a base di solfato di Ferro e  grazie a Taiwo, in collaborazione. con la loro maestra di scienze, hanno potuto accennare al significato di soluzione, solvente, soluto e legami molecolari.  L’esperienza della carrucola ha innanzitutto offerto l’opportunità di analizzare tutti i dispositivi di sicurezza adottati per minimizzare i rischi (educazione al rischio) mostrando che invece si erano evitati del tutto i pericoli reali e pericolosi sul serio. Il volo ha permesso di affrontare l’argomento dell’attrito, e della forza di gravità. Infine, il gruppo delle bimbe e bimbisvegli astigiani ha gestito in piena autonomia lo stand di ascolto della voce delle piante, utilizzando uno speciale sintetizzatore che traduce il potenziale elettrico prodotto dalle piante in suoni udibili dall’uomo.
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Per contestualizzare questa attività hanno letto alcuni brani dal libro Il bambino che non voleva essere un lupo di Sabina Antonelli, una delicatissima ed amorevole fiaba sulla vita pre nascita di Vittorio Arrigoni, lombardo che ha vissuto la sua infanzia a poca distanza dai piccoli alunni di Cazzago, partendo poi per una vita al totale servizio della pace e del dialogo tra popoli in conflitto e sfruttati. L’intera giornata ha avuto come inno e colonna sonora la dolcissima canzone di Yo Yo Mundi dal titolo Fiorillastrocca. 
Una gita di piacere, dunque, ma senza dimenticarsi mai che l’apprendimento, trasferito e presentato attraverso il gioco e il piacere (al contrario di quello inferto per costrizione tra quattro mura senza possibilità di personalizzarlo o renderlo emotivamente appagante è due volte più significativo e stabile e che non si è mai troppo piccoli per capire come va il mondo. Una giornata di scuola “vera” aperta ed all’aperto in cui, di fatto, bimbisvegli è tornato ad essere, orgogliosamente, scuola pubblica, a Serravalle d’Asti. Ecco, anche questo è Bimbisvegli.
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Foto: Giampiero Monaca
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La Bradipo Notizia ritorna domenica 11 giugno
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