Lentamente Muore…

di Sara Migliorini

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Una poesia come augurio per il nuovo anno

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Eccoci al primo appuntamento insieme nel nuovo anno. Tanto per cambiare un po’ le carte in tavola, invece che una classica recensione su un libro, vi voglio regalare una poesia da leggere. Sono incappata in lei una sera in montagna, alla fine di una giornata in cui un’escursione impegnativa aveva tolto sia le forze fisiche che mentali per approntare la cena e una baita in legno ospitante un ristorante è sembrata la soluzione ideale per nutrire corpo e spirito. La poesia era lì, all’ingresso, su un pannello in legno, ad accogliere gli avventori.

Erroneamente attribuita a Pablo Neruda, questa poesia è stata in realtà scritta da Martha Medeiros, giornalista e scrittrice brasiliana. E’ una poesia, secondo me, capace di catalizzare dentro di sé un’energia incredibile, perché ci ricorda che vivere è cosa ben diversa e assai più complicata del semplice esistere. Che spesso e volentieri noi semplicemente esistiamo, adagiandoci nelle abitudini di tutti i giorni, portati a reiterare gli stessi gesti, pensieri e comportamenti, spegnendoci a poco a poco nella noia. Dovremmo, invece, ricordarci che la vita è unica e renderle omaggio vivendola al massimo, essendo curiosi, affamati di novità, aperti alla meraviglia delle piccole cose di tutti i giorni. Un augurio per affrontare con il giusto spirito un nuovo, lungo anno.

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Lentamente muore

chi diventa schiavo dell’abitudine,

ripetendo ogni giorno

gli stessi percorsi,

chi non cambia la marcia,

chi non rischia e cambia colore dei vestiti,

chi non parla a chi non conosce.

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Muore lentamente

chi evita una passione,

chi preferisce il nero sul bianco

e i puntini sulle “i” piuttosto che

un insieme di emozioni,

proprio quelle che fanno brillare gli occhi,

quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,

quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.

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Lentamente muore

chi non capovolge il tavolo,

chi è infelice sul lavoro

chi non rischia la certezza per l’incertezza

per inseguire un sogno,

chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli

sensati.

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Lentamente muore

chi non viaggia,

chi non legge,

chi non ascolta musica,

chi non trova grazia in se stesso.

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Muore lentamente

chi distrugge l’amor proprio

chi non si lascia aiutare;

chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna

o della pioggia incessante.

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Lentamente muore

chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,

chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,

chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

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Evitiamo la morte a piccole dosi

ricordando sempre che essere vivo

richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di

respirare.

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Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento

di una splendida felicità.

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Foto: Sara Migliorini

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Il Bradipo Legge ritorna mercoledì 8 febbraio

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6 Comments

  1. Laura Martini Reply

    Grazie Sara …una poesia che andrebbe recitata anche una strofa per volta quotidianamente per dare un senso alla nostra vita
    BUON ANNO!!!

  2. Maria Rita Reply

    Sì…guai adagiarsi e lasciarsi vivere … riscoprire l’ incanto delle piccole cose e gioirne è il segreto di una vita felice, degna.

  3. Teresa Reply

    Profondissima analisi sul senso dei nostri giorni su questa terra. Più sintetica ma perfettamente allineata anche Alda Merini ” Quando senti qualcosa che fa vibrare il tuo cuore, non domandarti mai cosa sia, ma vivilo fino in fondo, perché quel brivido, quella sensazione, si chiama Vita”. Grazie Sara, la poesia da te offertaci è ancora più bella e struggente.

  4. Susanna Tamplenizza Reply

    Mi era sfuggito questo tuo bel regalo di inizio d’anno. Grazie Sara, cerchiamo di mettere in pratica i suggerimenti della poesia con costanza e curiosità.

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