Amministrazione Giudiziaria

di Gianfranco Gonella

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Opacità, aste al doppio ribasso, infiltrazioni malavitose, la storia continua…

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Correva l’anno 2018, all’interno di una puntata della trasmissione radiofonica Antigone – Liberi di Raccontare, potete ripercorrerne la storia andando sulla pagina Facebook – in onda su una emittente della provincia torinese – parlai di un supermercato dal marchio blu – senza mai citarne il nome, ma lasciandolo intendere – e delle sue opache scelte, prendendo spunto da inchieste fatte da diversi giornalisti. La cosa creò qualche problema ai conduttori – tra cui diversi redattori e collaboratori di questo sito – tanto che la puntata non andò in onda, e decisi di lasciare il programma. A distanza di cinque anni, leggo che il suddetto supermercato, e in specifico le sue sedi siciliane, sono state messe in amministrazione giudiziaria per un’anno per rapporti con la ‘ndrangheta, la notizia è del 16 marzo scorso, l’articolo tratto da Ansa.it recita così:

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La Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Dda reggina ha disposto, per un anno, l’amministrazione giudiziaria della Eurospin Sicilia Spa, con sede a Catania, una delle cinque società operative con le quali opera il noto marchio della distribuzione alimentare.Secondo quanto emerge dal provvedimento “la ‘ndrangheta sarebbe stata agevolata ad infiltrarsi nell’attività di espansione commerciale di Eurospin.

Il provvedimento è stato notificato dalla Dia e dalla Guardia di finanza all’amministratore unico e legale rappresentante dell’azienda Matteo Mion.
Stando a quanto si è appreso, il decreto di amministrazione giudiziaria è collegato alle risultanze dell’inchiesta Planning, coordinata dal procuratore Giovanni Bombardieri e dai sostituti della Dda Stefano Musolino e Walter Ignazitto. Secondo i pm, sono emersi “sufficienti elementi” per il provvedimento emesso poi dal Tribunale in quanto ci sarebbe stato “uno stabile rapporto di oggettiva agevolazione tra l’esercizio delle attività economiche riferibili alla struttura imprenditoriale della Eurospin Sicilia Spa ed esponenti della ‘ndrangheta o soggetti collusi con questa”.
Al centro dell’indagine che ha portato all’amministrazione giudiziaria, c’è l’esecuzione di opere edili volte all’apertura di nuovi punti vendita come quello realizzato a Gallico, nella periferia nord di Reggio Calabria, e quello che dovrebbe nascere a Siderno, nella Locride. Lavori che sono stati affidati dall’Eurospin alla società Leg Srl che, nell’ambito dell’inchiesta Planning è emerso essere gestita da Giampiero Gangemi, ritenuto dalla Dda imprenditore di riferimento della ‘ndrangheta.

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Comprare è sempre necessario? Siamo attenti alle etichette, agli imballi? Quali supermercati rispettano i lavoratori, l’ambiente e i produttori? Perché proliferano i discount? Queste erano le domande che ci ponevamo, come conduttori, nel novembre 2018. Alla luce di quanto emerso in Sicilia, credo che le domande siano più che mai attuali e lecite, e mi auguro che chi si occupa d’informazione metta in primo piano inchieste per svelare opacità di qualsiasi genere. Comunque sempre riferendomi alla catena in oggetto pubblicavo sul sito – per chi avesse voglia di andarli a rileggere – in data 12 aprile 2019, l’articolo dal titolo La rotta degli schiavi e, per completare l’argomento, nell’articolo dal titolo Il pescatore chiudevo con una nota a riguardo della legge contro le aste al doppio ribasso.

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Foto: pixabay.com

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Bradipo Reporter ritorna giovedì 18 maggio

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