Milano A Portata Di Mano

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Una Milano poco conosciuta, una domenica “bestiale” per un intrepido gruppo di bradipi…
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Domenica 14 maggio 6 intrepidi – si fa per dire – bradipi torinesi e orbassanesi si sono recati a Milano per trascorrere una giornata insieme, accolti da Laura Martini, ecco il loro racconto:

 

Domenica 14 maggio a Milano, giornata diversa ed istruttiva. Abbiamo meditato – visitando il Giardino dei Giusti – sulla valenza della fraternità di fronte ai disastri voluti dall’uomo con le guerre, e almeno si può constatare che non tutti son malvagi e con umanità sanno dare una mano al fratello nonostante sia di religione o di colore diverso. Per il pranzo – al sacco – ci siamo recati alla Chiesa metodista, dove grazie alla disponibilità della pastora Sophie Langeneck, siamo venuti a conoscenza delle differenze di come si svolge il culto evangelico rispetto alla Messa cattolica. Abbiamo appreso quante e quali sono le attività “sociali” che questa piccola comunità si prodiga a realizzare fraternamente ai cittadini, in particolare ai senza tetto che si trovano nella Stazione Centrale della città. Turisticamente e non da bradipi abbiamo visto la zona nuova – quartiere Isola – dietro Porta Garibaldi e poi per la felicità di tutti non abbiamo aperto gli ombrelli, seppur tirava vento, siamo rimasti all’asciutto fino al rientro. Ringrazio le amiche e gli amici compagni di viaggio e l’amica Laura che si é improvvisata – in realtà era preparatissima – come accompagnatrice e guida…! (Giovanni Bresciani)

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Ore 10, Milano, ad attenderci la nostra spumeggiante collaboratrice Laura Martini, nonostante le previsioni indichino pioggia, la città ci accoglie con un sole non splendente ma comunque sufficiente a riscaldarci, prima tappa Il Giardino dei Giusti a Monte Stella, o come comunemente conosciuta dai milanesi come la collinetta di San Siro, qui il collegamento con  Luci a San Siro di Roberto Vecchioni diventa automatico. Dalla stazione degli autobus di Lampugnano il tratto è breve, ma la nostra “preparatissima” guida Laura, preferisce rassicurasi e rassicurarci di essere sulla strada giusta fermando alcuni passanti – tutti rispondono con precise indicazioni – ed eccoci all’interno della collinetta, dopo alcuni minuti ci chiediamo: stiamo andando verso il giardino? Ed ecco il primo incontro di giornata, maglietta e calzoncini corti, bacchette da trekking, milanese doc e prossimo pensionato, che ci dice che siamo nella direzione sbagliata, si offre di accompagnarci, ringraziandolo decidiamo di omaggiarlo della nostra spilletta e invitandolo a visitare il sito: Walter chissà se hai seguito il nostro invito, se così fosse ancora grazie per la disponibilità, ed eventualmente lascia un messaggio… La visita al Giardino prosegue con commenti e chiacchiere, terminandola nel piccolo anfiteatro, dove Laura legge la storia di Pietro Kuciukian, di origine Armena.
L’orologio ci indica che è giunta l’ora di incamminarci verso la chiesa metodista, dove saremo ospiti per il pranzo, la camminata verso la metro di piazzale Lotto è intercalata nuovamente da richieste di indicazioni precise a diversi passanti, entriamo nella stazione della Linea Lilla, facciamo una comparazione con la metro torinese e giudichiamo la nostra più veloce, vuoi vedere che i milanesi sono più bradipi di noi? Raggiungiamo la chiesa metodista in via Porro Lambertenghi – senza rinunciare a richiedere indicazioni ai passanti, oramai è diventata una piacevole regola… – ad accoglierci la pastora Sophie Langaneck – in servizio sino ad un anno fa nella chiesa valdese di Torino, ci fa accomodare in una gradevole saletta e dopo pranzo ci raggiunge per raccontarci la storia della comunità, compreso un giro nei locali molto particolari, basti pensare che il locale di culto si trova sotto terra e il suo tetto è un profumato orto urbano – prima di lasciare la comunità e non prima di aver donato alla pastora la nostra maglietta e relativi gadget, effettuiamo una video chiamata a Laura Morelli, che sta intraprendendo il suo viaggio di pace verso Leopoli, ci racconta che sinora a incontrato solo pioggia, però il suo volto è sereno, ci mostra la bellezza della natura e della pista ciclabile che sta percorrendo ai confini con l’Austria.
La giornata volge al termine, ma prima di lasciare Milano ancora qualche sorpresa, naturalmente pausa caffè, giro nel quartiere Isola, visita – non prevista dal nostro programma – ad una mostra organizzata dall’Anpi nella Casa della memoria e dedicata alla vicenda del partigiano Ciri Agostoni, mentre un piccolo corteo colorato attraversa l’isola pedonale, le immancabili foto ai grattacieli e alle case del giardino verticale ci accompagnano alla stazione della metro di Porta Garibaldi, scendiamo nuovamente a piazzale Lotto, e ci dirigiamo verso Lampugnano – dove alle 18 partirà con qualche decina minuti di ritardo l’autobus in direzione Torino – passando davanti al Pala Lido scopriamo che sono in corso le selezioni di X Factor, la nostra intrepida Laura ferma una ragazza con tanto di chitarra sulle spalle, ponendogli alcune domande, ci dice che il suo nome d’arte è Bambina, riprendendo il nostro cammino ci diciamo che potremmo aver incontrato la futura vincitrice del talent show… Arriviamo puntualissimi alla stazione degli autobus dove inizia a cadere la pioggia, salutiamo Laura, certi di aver trascorso un intensa giornata – abbiamo camminato per diverse ore – ma con il nostro stile bradipo, dove la cosa più importante non è quello che si fa ma con chi lo si fa…. (Giuseppe Rissone)

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Giuseppe, nel suo post su Facebook, ha sintetizzato benissimo la giornata di Domenica 14 maggio, con l’incontro a Lampugnano dell’asse Bradipo Torino-Milano, quindi mi riservo di aggiungere solo le varie ed eventuali che, in alcuni momenti, hanno preso il sopravvento sul programma stesso.

La prima è stata vincere la sfida del meteo, che ci ha permesso di goderci la città, senza mai aprire l’ombrello, poi metterei al secondo posto, il mio senso dell’orientamento che si è dovuto affidare, più che a Google maps, a guide improvvisate che incontravamo sul percorso.

Per fortuna e grazie a un fine intuito psicologico nel fermare le persone giuste, direi che ce la siamo cavata brillantemente, soprattutto con il mitico Signor Walter, un neo pensionato dell’Acquedotto milanese, che ci ha accompagnato, nella sua tenuta nordic walking, al Giardino dei Giusti, guadagnandosi così la medaglia al valore, cioè la spilla con il nostro logo, oltre a un invito esplicito a seguirci sui social.

Da quel momento in poi, con la classica tranquillità Bradipa e, consci che tutto il tragitto sarebbe stato un’avventura, non abbiamo sbagliato un colpo, sia a piedi che con i mezzi pubblici e siamo arrivati alla Chiesa metodista di via Porro Lambertenghi, nel tempo previsto e nell’unico momento in cui un po’ di pioggia stava per sorprenderci… ah beh in verità un piccolo intoppo c’è stato, in quanto la velocità di chiusura delle porte della linea lilla della metro, ha diviso il gruppo per alcune fermate, ma siamo rimasti sereni e pronti a ricongiungerci nella discesa.

Ottima l’accoglienza e l’ospitalità della pastora Sophie, che ci ha narrato la storia della Chiesa Metodista e fatto visitare tutta la struttura, orto condominiale compreso, permettendoci di pranzare in un salone con vista e chiacchierare di noi e delle novità che ci attendono.

Verso le 15.00 ci siamo rimessi in cammino, caffettino e gelato per darci l’energia giusta a proseguire il cammino e godere finalmente di un pallido sole, che ci ha accompagnato alla scoperta del quartiere Isola (abbiamo visitato la Casa della Memoria, dove abbiamo visto la mostra “Riscoprire Ciri. La leggenda dimenticata di un giovane artista e partigiano” e Piazza Gae Aulenti), per poi dirigerci alla metro di Porta Garibaldi direzione Piazzale Lotto.

A questo punto della storia, posso finalmente svelarvi la suspense, creata ad arte, da Giuseppe su “BAMBINA”: nome d’arte di una graziosa ragazza che aveva appena terminato il suo provino per la nuova edizione di X FACTOR all’Allianz Cloud Arena, insieme a una marea di altre persone, fiduciose di avere un’opportunità per realizzare il loro sogno. Noi l’abbiamo sostenuta e incoraggiata a crederci, e, presi ormai dalle molte casualità fortuite della giornata, abbiamo addirittura ipotizzato potesse essere la prossima vincitrice del format… chissà!!!

Vi ringrazio cari Bradipi Torinesi, più turista di voi nella mia città, siete stati comprensivi protagonisti del gioco dell’improvvisazione e avete reso davvero speciale la giornata trascorsa insieme.

P.S. Il ritardo del pullman non mi riguarda vero? (Laura Martini)

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Una giornata piacevole in compagnia, con il valore aggiunto della simpatica disponibilità di una milanese doc. La gita è stata occasione per mettere ancora in comune modi di sentire /vedere già comunque chiaramente condivisi. (Anna Maria Savergnini)
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É stato bello scoprire una Laura molto simpatica, che nell’incontro di Torino non ero riuscito a percepire abbastanza. E’ stata anche occasione di conoscere un pochino di più Giovanni e mi sono piaciute le divagazioni sui vari significati di parole e i confronti tra il piemontese e il milanese. La visita al Giardino dei Giusti non mi ha impressionato molto; mi aspettavo che fosse proprio così come l’abbiamo visto e non mi ha dato emozioni, forse per il fatto di essere all’aperto in un parco; tutto quello che abbiamo visto sulle targhe e inciso sulle pietre mi sarebbe arrivato di più se lo avessi avuto disponibile sul monitor del computer… non è che mi ha lasciato indifferente ma, allacciandomi al pensiero di Annamaria, direi che non ho scoperto cose nuove, ho solo visto tanti nomi di persone che non conoscevo e che ho purtroppo già dimenticato.
Mi sarebbe piaciuto conoscere qualche altro bradipo in carne e ossa, così come pensavo accadesse anche alle riunioni del venerdì – redattori, collaboratori e lettori si ritrovano dallo scorso mese di febbraio ogni 15 giorni nei locali della chiesa valdese di Torino di corso Oddone per trascorrere un pomeriggio insieme, tra merenda, mercatino libri usati e progettazione futura (ndr) – invece siamo sempre i soliti; ma va bene così, perché anche se mi trovo bene in compagnia, resta il fatto che io di natura sono un solitario e quindi queste mancanze non mi hanno creato troppa delusione. (Claudio Savergnini)
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I lettori più attenti si saranno resi conto che il titolo di questo articolo riporta a una canzone di Lucio Dalla, bravi e per chiudere v’invitiamo ad ascoltare il brano in questione: Milano.
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Foto: Giuseppe Rissone
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Bradipo Reporter ritorna giovedì 25 maggio
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