Luoghi

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Luoghi, dove esperienze, incontri, hanno segnato un cammino di fede e di appartenenza
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Metti un sabato pomeriggio al tempio valdese di Torino, metti un tardo pomeriggio nella Libreria Claudiana della stessa città. Questi due particolari momenti fanno da fulcro alla piccola storia di questo mese.
Parto dal raccontarvi il sabato al tempio. Dal 2006, quando Torino fu sede delle Olimpiadi invernali, su un’idea ripresa dal pastore Giuseppe Platone, la comunità valdese torinese decise di aprire le porte del tempio sito in corso Vittorio Emanuele alla città, alla moltitudine di atleti, accompagnatori, giornalisti e turisti, molti dei quali protestanti, per tutto il periodo della manifestazione Olimpica, aggiungendo anche l’apertura della confinante Casa Valdese, offrendo ai visitatori un the caldo e di poter assistere su grande schermo alle gare.
Sono entrato a far parte da subito del gruppo che si occupava delle visite, con entusiasmo, convinto dell’importanza di raccontare la straordinaria storia valdese e non da meno quello di testimoniare il nostro modo d’intendere la vita cristiana e la fede.
Sono passati 16 anni da quando ho intrapreso questa coinvolgente e gratificante attività, accompagnato da sorelle e fratelli di chiesa, tutti con modi diversi di approcciarsi ai visitatori che attraversano la soglia del tempio, e da tutti ho imparato cose diverse e arricchenti dal punto di vista storico e teologico, parimenti dalle persone incontrate, alcune di esse si sono poi avvicinate alla nostra chiesa.
In particolare voglio riportarvi un’esperienza recente, quella di sabato 15 ottobre, dove sono state oltre 100 le persone che hanno messo piede nel tempio. Insieme al mio compagno di attività, Diego, abbiamo parlato con almeno 60 persone, provenienti da ogni parte d’Italia, dalla Svizzera, dalla Danimarca, dalla Svezia, dall’Argentina, dalla Francia, e qualche torinese che aggiunge sempre… è la prima volta che entro qui perché è sempre chiuso… specifico che per noi protestanti il tempio non è un luogo sacro – per quanto mi riguarda è tutta la Terra ad essere sacra, in quanto creata da Dio – e di conseguenza se non ci sono attività: culto, concerti, conferenze, viste – rimane chiuso.
Due sono stati gli incontri che maggiormente mi hanno colpito e emozionato: il racconto di un ragazzo argentino con origini di Perrero, comune nelle valli valdesi, e membro di una comunità valdese del suo paese; le simpatiche chiacchiere con l’organista della chiesa valdese di Pisa che ha voluto donarci una piacevole esibizione a cappella del Giuro di Sibaud (canto composto in francese dal pastore evangelico svizzero ‎‎Ami Bost (1790-1874) a partire dal testo del “Giuramento di Sibaud” del 1689, in occasione del ritorno dall’esilio in Svizzera di 900 valdesi, Sibaud è una borgata della alta Val Pellice).‎
Oltre tre ore d’incontri, domande, curiosità, che hanno ancora una volta messo in evidenza dell’importanza di questa attività.
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Dopo appena tre giorni eccomi nuovamente in zona per l’inaugurazione dei rinnovati locali della libreria Claudiana, che per chi non lo sapesse, l’editrice Caudiana, è nata oltre 150 anni fa in seno alla chiesa valdese, ed oggi con le sue librerie di Torino, Milano, Roma, Firenze e la consociata di Torre Pellice è il punto di riferimento del protestantesimo storico in Italia.
Ho messo piede per la prima volta nella libreria di via Principe Tommaso, nel lontano settembre 2003, è stato il mio primo approccio con la comunità valdese di Torino, diventandone in seguito membro nel maggio del 2005. Con diverse modalità, per diversi anni, ho avuto il piacere di collaborare con la libreria, piccolo aiuto nella gestione, partecipazione a fiere e presentazioni, eventi come il Salone del libro, Portici di carta e Pralibro, spesso accompagnato da Max, il magazziniere, che posso definire un fratello, per le tante cose che ci accomunano e poi gli sono riconoscente per aver creato l’immagine del bradipo che potete ammirare su questo sito.
In Claudiana ho trovato due persone – i librai – disponibili e accoglienti, diventandone con il tempo amico, Daniele e Lucilla, oggi in pensione, a prendere il testimone sono Sara e Vittorio che nei locali rinnovati propongono una libreria legata alle tematiche teologiche e storiche del protestantesimo, ma con un’occhio di riguardo anche verso quello che l’editoria offre nei vari campi, scegliendo e proponendo titoli che abbiano nel loro DNA la qualità.
Voglio aggiungere un nome strettamente legato alla libreria, quello di Renzo, pastore in emeritazione, tornato alla casa del Padre alcuni anni fa, che dietro al tavolo di legno giallo ubicato in una parte della libreria, dispensava consigli di lettura e informazioni sulla nostra piccola realtà, e per me è stata una guida amichevole, spirituale e teologica.
Nel corso della festa per il rinnovo dei locali della libreria ho avuto modo di rivedere volti amici, che mi hanno accompagnato nel mio percorso di fede.
Luoghi… un amico di recente mi ha detto che alle volte le pareti parlano, riflettendoci cosa verissima, riportano a galla i nostri vissuti, e le pareti del tempio e della libreria sono diventate con il tempo amiche mie…
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Foto: Giuseppe Rissone
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Piccole Storie Quotidiane ritorna mercoledì 30 novembre
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