Lettera Al Pirata

di Guido Bigotti

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Una lettera a Marco Pantani, caro amico mai conosciuto…

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Immaginate di poter fare un viaggio nel tempo e scrivere al campione sportivo a cui vi siete ispirati, o avete ammirato immaginando di ripetere le sue gesta. Io l’ho fatto e vorrei condividere con voi questa mai lettera a Marco Pantani…

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Caro Marco,

mi chiamo Guido, sono uno dei tanti appassionati di ciclismo, uno di quelli che si considera veramente appassionati.

Volevo dirti che sono in debito con te: si, in debito per le emozioni che mi hai dato, grazie di cuore, sono state belle e passionali, veramente forti, in ambito sportivo non credo ci sia qualcuno che possa in qualche modo ripeterle, almeno per me.

Voglio anche ringraziarti come italiano per come ci hai rappresentato nel mondo, il tuo colpo di pedale, il tuo sorriso, il tuo essere uomo ha fatto in modo che i francesi, inglesi e tedeschi, per le strade di tutto il mondo onorassero il tuo nome.

Ho visto la tua determinazione, il tuo carattere, il tuo ripartire da zero dopo i vari incidenti, ti ho visto vincere soffrendo, ti ho visto lottare sempre, anche quando la condizione non era ottimale. Forse questo è uno dei più grandi risultati, quello che ti ha portato nel cuore della gente. Voglio dirti una cosa che forse non sai: la gente che ama il ciclismo, quella vera, che sa cosa vuol dire pedalare, che sa vedere oltre le righe, ebbene quella gente, quelle persone ti conservano tuttora nel loro cuore.

Non preoccuparti per gli attacchi e le ingiurie alla tua persona, non hanno avuto alcun effetto, se non quello di far aumentare l’affetto già grande per te.

Sai… a volte mi chiedo come può accadere che un atleta come te sia tanto amato; non lo so, forse capita per magia e come tale non ha spiegazioni, capita e… Basta!

E’ così che sei entrato nella storia. Molte persone potranno dire. “Sono i risultati che portano un atleta nella storia”, e questo è assolutamente vero! Ma io non mi riferisco a quel tipo di storia; quella dei cronisti che serve per le statistiche.

Per me entrare nella storia vuol dire essere insieme ai ciclisti nel loro giro settimanale in bicicletta o al sabato o alla domenica quando arrivano ai piedi di una salita e fanno uno scatto dicendo: “Adesso ti stacco come faceva il Pirata”, oppure mentre affrontano la discesa “fuorisella alla Pantani” o si girano il cappellino alla Marco…

Potrei fare molti esempi, di quell’energia di te che vive ancora in tutti noi.

Ti chiedo ancora scusa da italiano; mi vergogno di non aver capito in tempo che tu eri, sei e rimarrai in eterno: straordinariamente semplice e semplicemente straordinario.

Con affetto il tuo amico Guido

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Foto stuttgarter-zeitung.de

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Diario Della Bicicletta ritorna martedì 2 novembre

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10 Comments

  1. Paolo Santangelo Reply

    Pantani è uno dei pochi ad essere davvero entrato nel cuore della gente, non solo per il suo immenso talento sportivo ma anche e forse soprattutto per la sua semplicità e il suo coraggio

  2. pierangelo Reply

    Bellissima lettera,
    è vero il Pirata è rimasto nel cuore di noi italiani.
    Io di ciclismo non ero particolarmente appassionato ma con lui ho cominciato a seguire le sue imprese e mi emozionavo vedendolo pedalare.
    Indimenticabile la scalata sul Mortirolo.
    Sei stato un grande, Pirata,e noi italiani non ti dimenticheremo.

  3. Teresa Reply

    Un bellissimo commento Guido. Ogni campione incarna gli ideali dei suoi tifosi e li fa volare in alto insieme a lui. Resta poi il lato umano che non può che essere fragile come in ciascuno di noi persone comuni e questo è più difficile da accettare perché sminuisce l’eroe in cui vorremmo immedesimarci.

  4. Monica Bigotti Reply

    Grande Pantani!!! Lo ricordo nella mitica doppietta Giro/Tour, e la sua grinta nell’affrontare le salite…. No, non sarà dimenticato caro Guido, resterà nell’olimpo insieme ai Grandi che hanno contribuito a dare prestigio alla bicicletta. GRAZIE PIRATA!!!

  5. Monica Reply

    Grande Pantani!!! Lo ricordo nella mitica doppietta Giro/Tour, e la sua grinta nell’affrontare le salite…. No, non sarà dimenticato caro Guido, resterà nell’olimpo insieme ai Grandi che hanno contribuito a dare prestigio alla bicicletta. GRAZIE PIRATA!!!

  6. Susanna Reply

    Non ho mai capito quasi nulla si ciclismo, sebbene ne percepisca il fascino e ne abbia vissuto le avventure tramite mio padre, i cugini, i figli.
    Pantani deve essere stato proprio.un grande, da come ne parli, Guido, ma soprattutto quello che mi commuove è questo tributo all’ uomo, che credo abbia sofferto molto e ingiustamente.

  7. Paola Astesani Reply

    Non ho mai seguito molto il ciclismo , ma l’ho sempre collegato a Pantani …un icona del ciclismo italiano ed internazionale. La sua storia mi ha sempre toccato nel profondo, ho subito percepito aria di ingiustizie .
    Una lettera emozionante , semplice e scritta con il cuore , il cuore di una passione vera .
    Viva lo sport

  8. Antonio Reply

    Bravo!
    Hai espresso anche a nome di tutti gli sportivi del ciclismo quello che sempre avremmo voluto e voglia sentire per non dimenticare questo GRANDE CAMPIONE che i malvagi non hanno voluto far diventare ancora più grande.

    1. Stefy Reply

      Salite, sogni, vittorie e pagine epiche.
      Marco Pantani, un campione in tutto, anche nell’esser riuscito a farsi ricordare per ciò che è e non per ciò che volevano farlo diventare.

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