Chi Ha Incastrato
Adamo Ed Eva?

di Guido Bertolusso

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La decisione cristiana di trovare il mondo brutto e cattivo, ha reso il mondo brutto e cattivo. Friedrich Nietzsche

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L‘indagine organizzata dal Creatore sulla trasgressione al comandamento sul “frutto proibito” inviolabile non era stata particolarmente complessa; d’altra parte oltre a Lui, qualche milione di angeli, varie schiere di demoni, animali selvatici e non, nel Paradiso Terrestre abitavano solo Adamo ed Eva che ricevevano saltuariamente, ma più la donna che non l’uomo, la visita del diavolo Sama’el travestito da bel Serpente (un po’ come Cristiano  che, nascosto, declamava a Roxana i versi d’amore fatale ispiratigli dallo spadaccino poeta Cirano de Bergerac del  Rostand).

La parola “indagine” deriva dal latino “indago”, ossia “lo spingere la selvaggina in un recinto con reti” cioè spingere dentro la rete chi si vuol catturare.

“Indago” per Cicerone era l’investigare, l’indagare, l’osservare cercando di capire e scoprire, annusare la colpa e il colpevole come nelle “In Verrem” o “Le Verrine”, celebri orazioni scritte nel 70 a. C. in qualità di Pubblico Ministero a favore della Sicilia contro il Propretore della stessa regione, Gaio Lucinio Verre accusato di concussione e corruzione durante tutto il suo periodo di governatorato nell’isola dal 73 al 71 a. C.; egli si era ben scelto il suo Giudice accusatore, ma  Cicerone dimostrò che questi era con lui compromesso e da lui corrotto e lo accusò di conflitto d’interessi; inoltre dimostrò come Verre usasse sistemi illeciti per ritardare il processo sperando nella prescrizione o in un Giudice a lui più favorevole; interrogando pubblicamente molti testimoni siciliani e romani riuscì a scoprire che Verre, da precedente Governatore di Roma, si era macchiato di frode nella riscossione delle decime (le tasse di allora), di furto di opere d’arte, di condanne pilotate verso schiavi fuggiti, banditi, pirati e, naturalmente, cittadini romani che potevano pagare il favore.

Purtroppo, come la storia più recente ci insegna, il potente Verre riuscì a far sospendere il processo e a fuggire incensurato  a Marsiglia! A Cicerone rimase il merito di aver scritto orazioni celebri per le future traduzioni scolastiche seppur inutili ai fini della Giustizia immanente.

Non so a voi, ma a me sembrano notizie non solamente appartenenti al lontano passato, ma sentite di recente e con protagonisti alcuni dei nostri uomini amministratori e politici…

Al peccato commesso fece seguito una specie di istruttoria condotta da Dio, che bizzarramente ripercorse tempistiche diverse e opposte alla realtà dei fatti avvenuti: immediatamente accusa l’uomo, poi la donna e infine il Diavolo-Serpente. Nelle assunzioni di colpa, l’uomo sperimenta finalmente la paura e la vergogna per la prima volta, ma vigliaccamente scarica tutta la responsabilità sulla donna, la quale riversa la sua colpa sul Serpente e, notate bene il Diavolo Sama’el non viene mai citato, né tirato in  causa.

Il processo intentato da Dio contro Adamo, Eva e il Serpente fu solo sommario o anche solo molto sbrigativo?: la concupiscenza del Diavolo verso Eva e l’istigazione a delinquere di Satana verso il Serpente non connette a se il concorso in reato, aggravato della metà della pena trattandosi di delitto contro l’umanità, (e si! perché questa era a venire di li a poco e ne sarebbe stata coinvolta in modo disastroso…), il raggiro dello stesso nei confronti di Eva e di lei verso Adamo furono tenuti in considerazione, e le rispettive colpe e le conseguenti pene valutate separatamente e gradualmente? Ad Adamo fu riconosciuto il “non compos mentis”, il non controllo della sua mente,  era sano di mente e aveva la capacità di intendere e volere o non era succubo di Eva (d’altronde era lui l’uomo da sempre l’essere più debole!), o addirittura succubo di qualcuno di più importante rimasto nell’ombra? E il mandante di tutto chi fu?

Pubblico ministero e Giudice furono incarnati nell’identico magistrato (alla faccia della separazione delle carriere…). Bene e Male coincisero nella stessa Persona come i lati di una stessa medaglia?

Il Tribunale fu rigidamente in composizione monocratica, costituito da un solo Giudice ma, come tutti sanno, esso ha cognizione per reati in materia di stupefacenti con il massimo della pena solo fino a dieci anni, sempre che non siano contestate determinate aggravanti e, se non si può negare che nell’Eden tutto fosse stupefacente, di aggravanti e di altri reati ne furono commessi parecchi!

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E alla fine la pena comminata fu millenaria nel vero senso temporale… Un avvocato d’ufficio c’era, si oppose? E il pubblico ministero emise la richiesta di rinvio a giudizio dopo le dovute indagini? Sicuramente sappiamo che non ci furono ricorsi né in Appello né in Cassazione. Adamo ed Eva furono veramente i colpevoli o furono coinvolti ad arte, pur di avere un capro espiatorio di come il mondo sarebbe stato e diventato malfatto nell’immediato futuro?

Non lo sapremo mai: tutti gli atti furono secretati da allora e solo Paolo e Agostino ne parlarono tempo dopo, ma ancora una volta a sproposito e dando tutta la colpa del “peccato originale” alla prima coppia umana e in particolar modo a Eva..

Eppure, ancora recentemente, papa Bergoglio non ha mancato di ricordarlo:” La vita cristiana è un combattimento continuo contro le tentazioni, contro il demonio, il mondo e le passioni della carne. Il diavolo esiste e bisogna sconfiggerlo: lo dice Paolo, non lo dico io! (…) i nemici della vita cristiana:il demonio, il mondo e la carne che sono le ferite del peccato originale”

Ma il dubbio che ci rimane è più che lecito perché né tutte le altre religioni non sono state così severe nella condanna ed anzi esaltano la benevolenza e il perdono dei loro rispettivi Dei nei confronti dei reprobi.

L’ebraismo è in disaccordo con  la causa di quello che i cristiani chiamano “peccato originale”. Fu senza dubbio una mancanza della prima coppia, ma dai loro discendenti non è stata ereditata nessuna colpa, soltanto le conseguenze, così come descritte nella Genesi, e la maggioranza delle opinioni rabbiniche non ritiene Adamo responsabile dei peccati dell’umanità perché egli non peccò intenzionalmente e Dio lo perdonò, anche se con la sua disobbedienza portò la morte nel mondo appena creato e da allora tutti i suoi discendenti vivono una vita mortale.

L’ebraismo moderno sostiene che gli esseri umani nascono senza peccato e sono loro stessi che scelgono di peccare in seguito procurandosi problemi e sofferenze, ma non tutti peccando soffrono però!

Secondo l’Islam il peccato originale è solo un errore commesso da Adamo ed Eva, i quali si sarebbero poi pentiti e quindi perdonati da Allah senza nessuna conseguenza per la loro discendenza, come citato nella Sura “Surat al-najm” o Sura “della stella”, non esiste quindi il concetto di ereditarietà della colpa, ma ciascuno sarà responsabile per se stesso, anche se il pentimento e il successivo perdono non hanno eliminato il castigo divino e la cacciata dal paradiso terrestre: c’è la promessa di una guida o di un Profeta che aiuterà a uscire dalle afflizioni.’Islam non definisce un’autorità ecclesiastica che abbia il potere di scacciare i demoni o di rimettere i peccati.

Nella religione Bahai, l’idea  che le conseguenze del peccato  di Adamo  siano trasmesse alla sua discendenza è contraria alla giustizia di Dio: nel rapporto con Dio non si è responsabili dei peccati altrui, ma solo esclusivamente dei propri commessi. Chiunque nasca non eredita il peccato di Adamo, ma solo la sua natura fisica che, se non controllata può indurre al peccato.

L’Induismo non concepisce peccato originale commesso da un progenitore dell’umanità, ma riconosce che si viene al mondo imperfetti (eccetto qualche essere messaggero spirituale) perché condizionati dal Karma e da tutte le  colpe commesse nelle vite precedenti e dalla nostra ignoranza spirituale. Per liberarsi dal passato occorre sviluppare saggezza e compiere atti buoni e virtuosi nella vita.

Quasi identicamente il Buddismo non crede in un peccato originale, ma solo dai condizionamenti portati dal karma alla nascita.

Per il Confucianesimo e il Taoismo non esiste peccato originale perché l’uomo è ritenuto fondamentalmente buono e Confucio sostiene che il male sai dovuto dall’ignoranza, sicché attraverso l’educazione si ottiene l’ordine e la pace sociale. Per i taoisti  bene e male sono inseparabili nell’esistenza come Yin e Yang e la loro interazione porta alla crescita: il santo è colui che si astiene dagli eccessi e evita di prevaricare sugli altri.

Solo per il Cristianesimo il “peccato originale” viaggia per propagazione, ereditarietà, da padre in figlio, ineluttabile, inesorabile… Ma il gesuita belga Jean Luis  Ska, docente di Esegesi biblica dell’Antico Testamento afferma: ”Rileggendo i testi biblici, mi dico che si parla per la prima volta di un peccato originale solo nella Lettera ai Romani di San Paolo; il testo della Genesi è un un testo che non spiega la caduta di tutta l’umanità” e la donna ne ha da subito ha subito le prime conseguenze perché accusata ingiustamente di aver traviato il povero Adamo fu accusata dai Padri della Chiesa di essere la “porta del diavolo”.

Ecco che il buon Paolo ha colpito ancora, sono bastate poche lettere per sconvolgere animi fragili e Agostino in futuro rincarerà la dose: la concupiscenza, il peccato, il senso di colpa da esso scaturito, il processo e la pena sono la dimostrazione di Giustizia divina in quanto la Misericordia è la sconfitta, l’antitesi della stessa: là dove c’è misericordia è perché la giustizia è fallita non sapendo fare il proprio corso!

Ma è la Bibbia! E’ il peccato originale, ribadito fino ad oggi da santa romana chiesta cattolica apostolica: il peccato originale è animalità, perversione, malattia mentale, con il conseguente, terribile, battesimo dei cattolici, che indicano nel neonato una una bestia che soltanto loro, i preti, rendono umana!

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Foto pixabay.com

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Apostata Per Vocazione ritorna lunedì 31 ottobre

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3 Comments

  1. Claudio Savergnini Reply

    Perbacco! Per una volta che dalla commissione di un reato si è arrivati celermente a un processo e relativa sentenza ecco che mi salta fuori Guido a contestare l’istruttoria, il Foro competente, l’escussione dei testi e addirittura l’entità della pena! Ma quando il Padreterno ha cacciato dall’Eden l’intero genere umano e, sprangatane la porta, ne ha gettato via le chiavi, a me sembra che abbia fatto, nè più nè meno, esattamente quello che la maggior parte della gente invoca quando vengono commessi gravi reati… Boh, non siamo proprio mai contenti di nulla, comunque vadano le cose! E in ogni caso Adamo l’ha fatta grossa: forse i tuoi libri di esegetica non lo riportano e allora ti dico io com’è andata.
    Non essendoci ancora il telefono, ancor lungi da venire le chat e senza Twitter, Eva passava ore a conversare amabilmente con il serpente. Il diavolo (che già allora ne sapeva una più di se stesso) escogitò quindi il modo di avvicinare l’ignaro Adamo per tessere i suoi inganni. Così come poteva assumere sembianze di serpente, sapeva anche trasformarsi in altro di molto più complesso. Un secondo diavolo (mentre il primo intratteneva Eva sotto l’albero) avvicinò Adamo assumendo la voce e le sembianze della prima donna e, fingendosi Eva, cominciò a tentarlo con sottili ragionamenti d’ordine legale. All’epoca nell’eden vigeva un unico comandamento:
    1- Non mangiare le mele di quell’albero
    e non era difficile da rispettare. Ma la finta Eva, sfruttando quella che oggi potremmo definire come una “vacatio legis” riuscì a sedurre Adamo con la teoria che tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge è permesso. Lui la trovò un’ineccepibile argomentazione: se anzichè mangiarlo, quel frutto me lo bevo… non ho disobbedito! Fu così che, colte un gran numero di mele proibite, Adamo le mise a fermentare, produsse un buon sidro e prese a ubriacarsi, spesso coinvolgendo anche Eva, quella vera, nelle sue libagioni. È questo che ha fatto andare Dio fuori dai gangheri! É vero che poco dopo, i due coniugi, alquanto brilli, mangiarono anche la mela, ma questo il Signore era pure disposto a perdonarlo perchè riconobbe appunto ad entrambi il “non compos mentis”, come giustamente hai riferito, ma quell’altra cosa proprio no!
    Ricordo che nella prima lezione di catechismo mi venne insegnato che Dio è l’essere perfettisimo, Creatore e Signore eccetera eccetera; ora su quel “perfettissimo” avrei qualcosa da obiettare; magari lo è diventato più avanti, ci sarà arrivato per gradi ma sicuramente a quei tempi un po’ pasticcione lo era… difatti alla prima occasione che incontrò Mosè, gli passò subito degli appunti che si era segnato, per fargli stilare delle norme di comportamento un po’ più articolate: e i comandamenti passarono da uno a dieci… anche così però si era ancora ben lontani dalla perfezione; col tempo vennero aggiunti dei precetti e poi, essendo la faccenda passata ormai in mano agli uomini, cominciarono a proliferare leggi sempre più dettagliate in ogni materia del diritto.
    Attualmente in Italia sono in vigore ben 111.000 (centoundicimila) atti normativi e se contiamo tutte le leggi emesse, dalla nascita dello Stato unitario a oggi, arriviamo a 187.000…. meno male che l’ex ministro per la Semplificazione normativa, Calderoli, aveva dichiarato di essere riuscito a tagliare 375.000 mila leggi inutili… Qui i conti non tornano, ma non stiamo a fissarci con i numeri, è l’ordine di grandezza che impressiona… siamo comunque nell’ordine delle centinaia di migliaia! Questo mondo è sicuramente perfettibile, ma a suon di leggi, non so più a chi dare credito: Iddio le sue le ha decuplicate, mentre Calderoli pensa di averne eliminate qualche centinaio di migliaia… tutti con lo scopo di renderci la vita migliore? Mah!

  2. Gabriele Monacis Reply

    Guido carissimo,
    da vecchio avvocato potrei raccontare episodi tragicomici vissuti in tanti anni nelle aule dove si amministra la Giustizia. Ho seguito per anni convegni di avvocati che denunciavano l’inefficienza della procedura giudiziaria italiana. Ho letto innumerevoli sentenze della Corte europea per i diritti dell’uomo che condannavano lo Stato italiano per violazione dei diritti dei cittadini. La situazione era grave. Ora è peggiorata. Le soluzioni proposte da persone di ottima preparazione e piene di buona volontà, sono pannetti caldi al letto di un malato cronico, in coma profondo irreversibile. Come sai, ho frequentato la bottega di mio padre avvocato civilista a Torino dall’età di diciannove anni. Ho iniziato la professione a Torino e dal 1985 sono a Trani.
    Nel tempo ho notato l’impoverirsi progressivo delle citazioni in latino : “ Cicero, pro domo sua “ o “ Cicero, magna comitante caterva “. Povero Cicerone, se avesse visto lo sfacelo giudiziario attuale, sarebbe morto più sereno. Certo noi resistiamo e teniamo alta la fiducia in un mondo giudiziario più attento alle richieste della plebe, dico meglio, dei cittadini. I gioielli di famiglia italiani del Diritto sono contenuti nella nostra Costituzione emanata nel 1948, all’alba di quell’adagio universale che illuminava l’orrore delle tenebre appena vissuto: “NEVER MORE “.
    Ci accorgiamo che non dobbiamo abbassare la guardia, come si dice. Dobbiamo opporci con tutta la nostra forza a personaggi che mettono in serio pericolo la nostra libertà e combattere con le armi della non violenza, contro una volontà oppressiva ed oscurantista. La tirannia degli Stati oscurantisti è insopportabile. Come quella delle società multinazionali che fanno cartello, truccate da cortigiane della pecunia. Si sa: “ Pecunia non olet “. Non esiste più odore, non c’è più religione. Amen.

  3. Cristina Reply

    Vero nella religione Ebraica li ha fatti uno di fronte all’altra cioè UGUALI. Questo sopra è solo un mito come quelli Greci di miti ce ne sono tanti ma veramente tanti, la favola di Adamo ed Eva ….

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