L’Estate
Di Una Lontana Generazione

Antonino Di Bella maremagnum.com

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Quando con poche lire si poteva sognare al chiaro di luna

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Benritrovati sulle pagine di Gente di Riviera,

Luglio, col bene che ti voglio vedrai non finirà/Luglio m’ha fatto una promessa l’amore porterà…

Fin troppo facile iniziare con le frasi di questo tormentone estivo cantato da Riccardo Del Turco che vinse il Disco per l’Estate 1968 e ottenne un grande successo, piazzandosi al 12º posto nella classifica dei singoli più venduti dell’anno in Italia. Probabilmente il caldo che ci sta attanagliando fa passare in second’ordine i ricordi della fine degli anni sessanta che rimangono nella nostra mente anche se, come nel mio caso, eravamo bambini. Aldilà della retorica del tipo com’era bello com’era tutto più semplice rimane il fatto che ogni estate di quegli anni era unica. Nel Tigullio ci si divertiva ballando con i complessi, come allora venivano chiamati i gruppi musicali, chiamati a far ballare gli ospiti nei mitici locali come il Covo di Nordest di Santa Margherita Ligure (dove secondo tradizione sarebbe nata la canzone di Fred Bongusto “Una rotonda sul mare”) o ai Castelli di Sestri Levante, tanto per fare qualche esempio.

Ma resistevano anche piccole realtà, spesso a prezzi più accessibili ma pur sempre locali dignitosi, dove i giovani di allora, provenienti spesso dalla metropoli milanese e i ragazzi del posto, trovavano spazio facendo conquiste amorose. Il tutto sotto lo sguardo severo di tanti genitori che con la scusa di godere del fresco serale e di fare “quattro balli” controllavano le proprie figlie. A Chiavari la Capannuccia – che potete vedere nella cartolina ad apertura di questo articolo – era uno di questi locali, seppur con semplicità ma con la sua terrazza praticamente sul mare e con vista su Portofino, lasciava senza fiato chi per la prima volta entrava nel quadrato della pista da ballo circondata da tavolini, luci, simpatia… e tanta spensieratezza!

Per motivi personali voglio ricordare anche l’Ariston, locale che aveva sede nel centro della città, che col suo giardino e lo spazio dedicato al ballo aveva raggiunto un ottimo livello di popolarità tanto da organizzare feste a tema e durante il Carnevale all’interno ci si sbizzarriva tra quintali di coriandoli, chilometri di stelle filanti e maschere originali. Ma appena giunta l’estate eccolo trasformarsi in locale “a la page”, attrazione per giovani e “matusa” come venivano chiamati allora gli adulti. La gestione era affidata alla famiglia Barbera nella persona di Salvatore ”Turi” amico fraterno di mio papà. Oltre a far esibire gruppi musicali molto conosciuti in zona per alcuni anni fu sede della gara di bellezza chiamata Miss Balnearia.

E qui urge una breve storia di questa iniziativa. Il presentatore ma ancor di più il padre, l’inventore di questo concorso fu il marchese Giuseppe Rivarola. Nobile e appartenente ad una delle famiglie più importanti della città di Chiavari, Pino, come lo chiamavano gli amici, era un profondo conoscitore dell’indole umana. Maestro elementare, era soprannominato anche il “nobile bambino” per il suo modo giocoso di porsi anche con i suoi alunni. Ma sarebbe riduttivo nonché ingiusto limitare questa poliedrica persona a questo. Era infatti giornalista, critico teatrale, nonché amante del jazz e appassionato del mondo del circo tanto da essere stato anche componente della giuria del Festival del Circo di Montecarlo ma soprattutto amico di tutte le famiglie circensi italiane e internazionali. Non è un’esagerazione, il suo archivio, ora di proprietà del figlio, rimane ad oggi il più completo della storia della vita del circo mondiale!

Ma ritornando alle calde estati in Riviera, sempre a Chiavari, il Lido rappresentava un’altra meta dei “vitelloni” locali mentre dalla parte opposta del lungomare c’era il Tucul nato sul mare come struttura in legno e canniccio da qui il nome. Accanto ai luoghi deputati al ballo c’erano decine di altri localini che permettevano un divertimento con discreta musica. I più informati raccontano che nel Tigullio in quegli anni tra piccoli e grandi si potevano contare oltre cinquanta di questi locali. Ad esempio oltre il fiume Entella quindi sull’altra sponda, Lavagna offriva lo Chez Vous, situato anch’esso sul mare, dalla caratteristica forma circolare ultimato nel 1961, dotata d’un magnifico belvedere su tutta la parte fronte mare e una magnifica terrazza panoramica al piano superiore che diventò vero luogo di culto per gli amanti della musica. A piano terra il ristorante mentre appunto la terrazza diventò il dancing estivo inaugurato a luglio dello stesso anno con lo straordinario e famosissimo Tony Renis. C’era un altro luogo a Lavagna che si contendeva il pubblico giovanile ed era il Giardino Universale che negli anni sessanta ospitò i grandi nomi della canzone italiana come Mina, i Rokes, Patty Pravo tanto per fare qualche esempio. Anche qui Pino Rivarola presentò alcune edizioni di Miss Balnearia. All’inizio degli anni settanta i complessi musicali vennero sostituiti dai ragazzi che “mettevano i dischi”, ancora non chiamati DJ, e i dancing spesso cambiarono il loro nome in discoteca. Ma il fascino dei locali posizionati sul mare, la luna che illuminava il golfo del Tigullio e il gruppo musicale che suonava dal vivo era tutta un’altra cosa! Non ci resta che riascoltare su youtube quegli indimenticabili brani che hanno fatto nascere amori e che hanno crescere una generazione di giovani sognatori.


  Gente Di Riviera ritorna a settembre


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One Comment

  1. peirano giorgio Reply

    Mi farebbe piacere contattare Antonino di Bella , con cui condividere molti ricordi Chiavaresi degli anni 40-50-60 .

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