La Passione Di Franco

Cito Lucio Battisti – con la testa rivolta alla situazione che stiamo vivendo – che dice in una sua canzone “lo scopriremo solo vivendo”. Detto questo vi presento – divisa in due parti – una figura storica della radiofonia italiana: Franco Lazzari.

Bentornati qui sulle Libere Frequenze. Mentre scrivo la testa è rivolta alla situazione difficile che stiamo attraversando, come si svilupperà, citando Lucio Battisti, “lo scopriremo solo vivendo”! Oggi vi voglio presentare un’altra figura storica della radio e cioè l’amico Franco Lazzari. La sua storia radiofonica inizia giovanissimo quando la passione per i dischi lo vede essere al centro delle feste, quasi sempre in casa o in garage, come novello dj. Da “mettere i dischi” a farli “sentire” in radio il passo è quasi obbligato. A metà degli anni 70 le radio locali, o libere come dir si voglia, nascevano a ritmi esponenziali. Milano era già allora la capitale economica d’Italia nonché laboratorio culturale nel settore della comunicazione e vedeva in Radio Milano International la novità anche se parallelamente era nata Radio Parma e sempre in terra emiliana già nel 74 in modo sperimentale anche Radio Bologna per l’Accesso Pubblico. Franco Lazzari invece cominciò la sua carriera nel 76 quando in estate entrò a Radio Condor Milano. Tanta fu la passione nel “passare” vinili d’importazione e d’oltreoceano che Radio Studio 105 lo convocò per proporgli di far parte di quel primo gruppo di dj che saranno in parte l’ossatura della futura radiofonia nazionale. Dopo aver condotto il programma in prima serata che poi sarebbe diventato un vero cult e cioè B.O.P.S. (Best of Pop & Soul) ebbe una sorpresa. La radio infatti cresceva in popolarità e ci furono tanti cambiamenti come lo spostamento della sede della radio in Galleria del Corso. Nella nuova sede la direttrice dei programmi Loredana Rancati gli affidò per il primo pomeriggio ore 14, la conduzione di un programma chiamato “I primi della classe” che fu il primo esempio di alto gradimento da parte dei giovani. In trasmissione questi stessi giovani ascoltatori venivano direttamente coinvolti presentando in studio la loro lettera con 10 preferenze musicali. Il successo fu incredibile tanto che arrivavano al nostro centinaia di lettere e addirittura lo aspettavano all’uscita della radio per conoscerlo e chiedergli un autografo! Nel 1977 complici anche gli studi per conseguire il famoso “pezzo di carta”cioè il diploma di geometra, Franco lascia la radio pensando di prendersi del tempo per riflettere. Invece subito dopo lo contatta Clay Wilson un disc jockey conosciuto a 105, divenuto poi un suo carissimo amico, per entrare in NCT altra radio milanese. Al richiamo dell’etere non ci si può sottrarre ed ecco le altre esperienze a Radio Music 100 fatta da professionisti preparati che oltre a proporre musica non solo commerciale lanciava artisti sconosciuti e che in breve divenne una tra le prime tre emittenti più ascoltate a Milano. Dopo eccolo arrivare a Radio Stramilano ma la sua vera “seconda casa” fu Radio Peter Flowers dove rimase per più di 12 anni fino alla chiusura definitiva nella primavera del 1993. Insomma nelle radio più importanti, che diventeranno poi network attuali, Franco c’era stato e aveva portato la sua professionalità ma anche la sua umanità collaborando con decine di speaker divenendo con tanti di loro anche amico. Nel tempo altre collaborazioni soprattutto radiofoniche hanno accompagnato la vita di Franco, ricorda con molta simpatia quella con Circuito Marconi durata per 7 anni dove ha anche ritrovato l’amico fraterno Teo Mangione con cui aveva condiviso ore di trasmissione in Radio Peter Flowers. Rimanendo a lavorare sempre nell’ambito della comunicazione Franco ha portato la sua professionalità accoppiata alla sua passione. Questa stessa passione lo ha avvicinato al mondo dei social e in particolar modo a Facebook dove apre un profilo realizzando un collage di foto, ricordi e pensieri dedicati al mondo delle prime radio. Visto le centinaia interazioni e post anche di tanti ex colleghi decide che attraverso anche quel mezzo si può fare la radio dei “vecchi tempi” senza però che diventi una “operazione nostalgia”! Ecco come nasce su internet Radio Fenomeni dove Franco accoglie speaker con vera amicizia… ma questo sarà l’argomento della prossima puntata.

Nel frattempo facciamoci coraggio cercando di passare questo difficile periodo con un poco di serenità ascoltando i Dik Dik con Il primo giorno di primavera questo brano che a molti ricorda non solo l’inizio della primavera ma anche un periodo di spensieratezza! Erano gli anni dei gruppi, i famosi complessi, italiani che si esibivano semplicemente anche nelle nostre piazze senza avere il “circo” che ha rovinato la musica degli anni 80! (1. Continua)

ANTONINO DI BELLA

Foto: ninorosa.blogspot.com – storiaradiotv.wordpress.com

Libere Frequenze ritorna giovedì 23 aprile

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One Comment

  1. Mauro Carlo Guazzotti Mixmauro Reply

    Grandissimo Franco Lazzari : un mito radiofonico per i giovani di oggi e … “di una volta” ma sopratutto un Maestro ed un amico !

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