Il Piccolo Naviglio

Un percorso lungo 500 anni, attraversato tutti i giorni, di cui poco sapevo, il Naviglio delle Martesana noto come il “Piccolo Naviglio”…

Non ci avevo mai fatto caso, oppure forse, visto che faccio tutti i giorni questo tragitto, non mi sono mai informato e interessato. “Un percorso lungo 500 anni” è già, proprio così, ricco di storia tutta da scoprire. E’ noto come il “Piccolo Naviglio”, ma sono grandi le sensazioni che si provano calcando senza fretta le strade che affiancano le sue sponde. Il Naviglio della Martesana entra nella città da nord est ma arriva da lontano, dal fiume Adda. Progettato da Leonardo, è stato inaugurato da Ludovico il Moro nel 1496, più di cinquecento anni fa.

Sempre negli anni ’90 (ma nel secolo XX), è stata costruita una ciclabile che affianca il canale. Famiglie, ciclisti o podisti, il percorso è adatto a tutti, anche all’occorrenza noleggiando una bicicletta tra i veri operatori milanesi, in città ce ne sono diversi e tutti in punti comodi per il ritiro e la consegna. Il percorso è pianeggiante e verde, una volta lasciata la caotica Via Melchiorre Gioia si prende il tragitto che costeggia il naviglio Martesana; ora sembra di non trovarsi più a Milano ma catapultati in un’altra dimensione.

Un viaggio ricco di sorprese in cui si incontra sulla propria strada un campo da golf, parchi e terreni coltivati. Una particolarità dei luoghi attraversati dalla Martesana è che a breve distanza dal corso d’acqua sono sorte nel corso dei secoli passati diverse ville nobiliari. In particolare la zona di Crescenzago, che un tempo era considerata luogo di villeggiatura, si possono ammirare diverse testimonianze di quella che veniva definita “Riviera di Milano”. Nel breve tratto a fianco di Via Padova, le ville presenti ospitarono nei secoli scorsi imperatori, cardinali, nobili e industriali.

L’imperatore Francesco I d’Austria, ad esempio, soggiornò nella villa di Jacopo e Carla Lecchi, mentre i conti Albrighi dimorarono nella villa omonima, nota per le ricercate decorazioni con disegni in cotto. A poca distanza,  in via Amalfi, si trova invece Villa Petrovic, dal caratteristico stile neoclassico, come pure villa Pino, che sfoggia il medesimo stile architettonico ed aveva la particolarità in origine di essere dotata di un approdo per le imbarcazioni. Come vedete la Martesana percorsa in bici è ricca di tante sorprese, che neppure in tanti anni ho ancora scoperto del tutto.

I lavori continuano e a breve, in quasi tutte le fermate della metropolitana verde, si potranno trovare biciclette a noleggio per perlustrare ed assaporare l’aria di questa specialissima zona di Milano. Non ultimo a Gorla, ricordata ancora oggi per i terribili bombardamenti sulla scuola elementare “Francesco Crispi” causò la morte di 184 bambini (i “Piccoli Martiri di Gorla”), un aereo alleato infatti colpì l’intero quartiere milanese di Gorla la mattina del 20 ottobre 1944, durante la Seconda guerra mondiale; nello stesso punto dove sorge il monumento eretto a ricordo del terribile evento, è presente il ponte conosciuto come “ponte di Leonardo”, che vale la pena attraversare e fotografare.

GUIDO BIGOTTI

Foto: www.lorenzotaccioli.it – www.naviglilombardi.it

Diario Della Bicicletta ritorna venerdì 20 dicembre

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