Il Pescatore

Cari amici bradipolettori, mentre mi appresto a scrivere questo articolo, la vicenda dei 40 disperati a bordo della nave Sea Watch è ancora “in alto mare”, sia fisicamente che politicamente.
È veramente triste constatare giorno dopo giorno che l’unica voce politica che si sente in Italia sia quella del Ministro dell’Interno, capo di un partito che, e qualcuno potrebbe ricordarglielo, al momento grazie alle ultime elezioni politiche, gode di una percentuale parlamentare che potrebbe essere estromessa da questo governo perché, volendo, un’altra maggioranza è possibile.
E se lo dovrebbero ricordare anche gli eredi del movimento sociale che in parlamento ci sono arrivati per il rotto della cuffia.
Come scritto è l’unica voce alla quale viene data ridondanza mentre tutto intorno regna “Il frastuono del silenzio”, citando un mio articolo recente.
Comunque non è di questo che voglio parlare, piuttosto voglio ritornare al miserevole teatrino allestito dal ministro sopracitato con il rosario in mano.
Lo faccio perché ci credo”, “le radici europee sono cristiane”, “non invoco la Beata Vergine per vincere le elezioni, ma perché mi auguro che rivolga a noi quegli occhi suoi…”.
Oppure, la leader del partitino che ora fa la voce grossa: “Mandiamo i soldati, affondiamola”; “mettiamo tutti in galera e rispediamo quei delinquenti a casa loro” che il passato Natale pubblicava un video invitandoci a fare il presepe in tutti i luoghi…
Ma basta, per favore, ci facciano il piacere.
Ma si rendono conto di cosa stanno dicendo?
Credono davvero che siamo tutti loro solidali?
È vero, se la pensiamo o agiamo in maniera diversa da come la pensa il ministro corriamo il rischio di essere schedati (come cosa poi non l’ho ancora capito).
Così arrivo al perché del titolo dell’articolo.
Il pescatore è, lo sapete benissimo, una canzone di Fabrizio De Andrè, scritta nel 1968, più di 50 anni fa.
Faber si è sempre proclamato anarchico, ateo e, di conseguenza, non credente, ma ha sempre detto di ammirare Gesù Cristo come uomo, più che come figlio di Dio.
L’ammirazione per il Cristo lo porterà a scrivere nel 1967 la ballata “Si faceva chiamare Gesù.
Pur non essendo credente affida a Dio l’anima dell’amico Luigi Tenco con la bellissima “Preghiera in gennaio” sempre lo stesso anno.
Nel 1971 pubblica l’opera “La buona novella” nella quale esalta la figura di Maria.
Il 29 luglio di quest’anno, all’Arena di Verona, Cristiano De Andrè e la PFM si alterneranno sul palco per ricordare il grande artista e, da una recente intervista rilasciata a “Il Fatto Quotidiano” Cristiano dice che non vede l’ora di essere su quel palco dal quale canterà ancora “Il pescatore”, insieme al coro dell’intera arena che intonerà il “lalala” del ritornello.
L’intervistatore a questo punto gli riporta che anche il solito ministro ha più volte dichiarato di ammirare Fabrizio e che “Il pescatore” è una delle sue canzoni preferite.
A questo punto Cristiano vuole precisare che “Il pescatore” altro non è che Gesù Cristo e che suo padre per scrivere la canzone si è basato su una vecchia preghiera, concludendo che probabilmente il sopracitato non ci ha fatto caso o, cosa più probabile, anche lui si è fermato solo al “lalala”…
Pensiamoci, finché siamo ancora in grado di farlo.
Il video è naturalmente quello della canzone che dà il titolo all’articolo, eseguita da Fabrizio e dalla PFM nella famosa tournèe.

Per concludere torno al mio articolo “La rotta degli schiavi”. Finalmente, in data 27-06-2019, il parlamento ha approvato un decreto legge che di fatto vieta le aste al doppio ribasso, specialmente in campo alimentare.
Una buona mossa contro il fenomeno del caporalato, una buona mossa verso quella catena di discount che del doppio ribasso aveva fatto la sua filosofia di vendita.
Una buona legge votata da ampia maggioranza da tutti i partiti, richiesta anche da migliaia di cittadini attivi che, con petizioni, appelli, dibattiti e boicottaggio ai supermercati dell’insegna blu stellata, hanno pacificamente, ma caparbiamente voluto.
E noi ne avevamo già parlato.

GIANFRANCO GONELLA

Foto: www.napoli.fanpage.it – www.repubblica.it – Gabriele Rissone

Il Mito Ostinato ritorna venerdì 2 agosto

2 Comments

  1. claudio savergnini Reply

    Carissimi Gianfranco e Cristiano (De Andrè), pur con la miriade di cose che si possono contestare ai nostri politici, permettetemi, su questo argomento, una piccola precisazione. Una volta tanto voglio spezzare una lancia in favore di Salvini! Ammetto che la suddetta lancia gliela spezzerei molto volentieri sul groppone ma, lungi da me ogni istigazione alla violenza! trattandosi di un discorso figurato, volevo semplicemente sottolineare il mio pensiero iconoclasta nei confronti di un certo tipo di politicanti.
    Ora, in merito al testo de “Il Pescatore”, non credo che il nostro ministro alludesse unicamente al “lalalala” del ritornello quando ha manifestato apprezzamento per questa canzone: in essa però sappiamo che il protagonista spezza il pane e versa vino a per una persona in difficoltà (che oltretutto confessa un grave crimine), poco oltre nella narrazione, il pescatore si fa anche beffe dell’autorità costituita e, anzichè indicare ai gendarmi a quale campanello citofonare per trovare l’assassino, dichiara invece di essersi addormentato….
    questo non è certo un contesto che possa suscitare approvazione da parte di qualsiasi politico amante di ordine e disciplina; essendo inoltre ampiamente documentato il vezzo di Salvini di indossare le divise dei vari corpi dello Stato, in primis quello della Polizia, ma anche il cappellino della Guardia Costiera esibito proprio ieri, nientemeno che al Senato (dove votavano per mandarlo a processo per i fatti della nave Open Arms) è evidente che non sarà sicuramente Il Pescatore la sua canzone preferita; ce n’è tuttavia un’altra di Faber con uno scenario che più si confà all’etica del nostro senatore… ricordate quella in cui le comari di un paesino denunciano una ragazza arrivata da fuori (un’immigrata dunque!) che si mette a esercitare un antico mestiere, (però come lavoro nero, dunque illegale… De Andrè non è chiarissimo al proposito, ma lascia arguire) e che per tale illegalità i Carabinieri sono legittimati ad accompagnare la rea al primo treno (metafora nemmeno troppo velata di una vera espulsione) Ecco… io penso che Salvini abbia solo fatto confusione tra due brani dello stesso autore, dove si menzionano in entrambi sia i reietti che i probi, e che volesse quindi citare “Bocca di Rosa” piuttosto che “Il Pescatore”; un lapsus dunque e non una carenza di informazione.
    Adesso però basta parlare di De Andrè, siamo d’accordo, prima gli italiani, ma ci sono anche belle canzoni straniere; vi segnalo pertanto il link di questa canzone, interpretata da Tina Turner: https://www.youtube.com/watch?v=z1p5GhY9ojU
    Non ho idea se a Salvini sia mai piaciuto questo brano, ho però il sospetto che, d’ora in poi, se a qualche mattacchione venisse l’dea di “spararlo” dalle casse del Papeete, il mojito di Matteo potrebbe andargli di traverso!
    Il brano si intitola: Open Arms….

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *