Considerazioni
Generazioni

di Gianfranco Gonella

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Diverse affermazioni, divertitevi a individuarle, come in un gioco di enigmistica.

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Ben ritrovati amici bradipolettori. Per la stesura di questo articolo ho avuto diversi “collaboratori” dei quali riporto alcune delle loro affermazioni non citando di tutti il nome, così potrete divertirvi a individuarlo da voi. Come in un gioco di una qualsiasi pubblicazione di enigmistica. La soluzione, per motivi personali, la darò fra 15 giorni come le risposte ad eventuali commenti.

Allora, incominciamo.

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    • Siamo la nazione che l’anno scorso ha fatto scappare centomila italiani all’estero e ha portato in Italia in tre anni 500mila immigrati richiedenti asilo. Penso che ci sia un disegno di sostituzione etnica in Italia.

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    • Il governo italiano “quest’anno” intende lavorare per far entrare, usando “meglio” il piano flussi, “quasi 500mila immigrati legali” in Italia.

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    • Le primarie sono lo strumento con cui nei suoi 11 anni di vita il Partito democratico ha scelto i suoi segretari, a livello locale o nazionale, nonché i candidati premier delle coalizioni di cui ha fatto parte.

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    • Schlein segretaria con 53,75%, Bonaccini al 46,25. La componente centrista non si riconosce nel suo programma. La vincitrice parla di «metodo condiviso e plurale».

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    • Le capigruppo Simona Malpezzi al Senato e Debora Serracchiani alla Camera hanno già annunciato che metteranno a disposizione il loro mandato.

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    • Effetto Schlein: Fioroni lascia il Pd, altri si preparano a fare le valigie.

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    • Tra amarezza e delusione c’è grande fermento nel fronte degli sconfitti. I più a disagio sono i cattodem. L’ex dirigente della Margherita leva le tende: “Non c’è più spazio per noi”. Canalis: “Ha vinto la cultura radical libertaria, che non è tra le culture fondative”.

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    • Dobbiamo fare in modo che le terre siano sempre più sicure del mare. Nessuno ha detto sigillatura dei confini, ma si è parlato di Piano Mattei. Ho detto fermatevi, verremo noi a prendervi.

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    • La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli.

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    • Agli extracomunitari ricordo un vecchio detto italiano: partire è un po’ morire. State a casa vostra.

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    • Berlusconi spesso si è spesso vantato della sua amicizia con Putin fino all’invasione dell’Ucraina, e ha creato una tempesta il mese scorso quando ha detto che Putin è stato spinto alla guerra per mettere ‘gente decente’ al governo a Kiev.

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    • Le relazioni tra la coalizione di destra in Italia e la Russia sono sotto osservazione. Matteo Salvini, leader del partito anti-migranti della Lega, ha spesso elogiato Putin e ha anche indossato una maglietta con stampata la faccia del leader russo.

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    • Silvio Berlusconi è un leader ragionevole, che non intensifica le tensioni.

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E qui mi fermo, tralasciando per decenza i post sessisti e antisemiti rivolti alla neo segretaria PD, o agli insulti via web ad Adriana Segre anche da parte di persone che stimavo come un ex giocatore di rugby ora indaffarato in cucina. O di quel vignettista satirico, a suo dire “Ultimo vero comunista” che bacerebbe in bocca il pregiudicato di Arcore per le sue affermazioni su Zelensky.

E siamo arrivati alla parte musicale.

Il brano Considerazioni che ho utilizzato per il titolo è tratto dall’unico album del gruppo brianzolo degli E.A. Poe, Generazioni (Storia di sempre) del 1974. Arrivano alla prova discografica nel 1974, vantando una lunga carriera live essendosi formati ancora negli anni ’60 come Angelo e gli Spaceman. Poi con l’abbandono dalla formazione proprio di Angelo il cantante, nel 1970 assumono il nome di E.A. Poe. Solista diventerà Giorgio Foti, il tastierista mentre il fratello Bruno, non ancora quindicenne entrerà come batterista. Alle chitarre Beppe Ronco e al basso Marco Maggi.

L’album come scritto è datato 1974 è un bel lavoro, uno dei migliori degli ultimi lavori del prog italiano e non sembra nemmeno che a suonarlo siano ragazzi di un’età che va dai 15 ai 20 anni. Verrà pubblicato per l’etichetta Kansas nel gennaio del 1975 e distribuito in sole 500 copie diventando un oggetto misterioso della musica italiana. I passaggi musicali del disco denotano una buona base musicale del gruppo mentre la voce è l’elemento più debole.

Non è chiaro chi sia l’autore delle musiche, che il complesso eseguiva già nei vari concerti, perché non essendo nessuno dei componenti iscritto alla SIAE, non potevano firmarli. Sulle note di copertina viene citato Gidam (pseudonimo di Giuseppe Damele), mentre i testi li firmeranno dirigenti e collaboratori dell’etichetta.

Incideranno ancora un 45 giri con una cover della colonna sonora del film “Lo squalo”, essendo nel frattempo passati all’etichetta “Sharks”, quasi una ruffianeria, e subito dopo si scioglieranno. Qui il link per l’ascolto del brano e qui, per chi fosse interessato, quello per l’intero album.

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Foto: Gianfranco Gonella

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Il Mito Ostinato ritorna lunedì 3 aprile

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2 Comments

  1. Claudio Savergnini Reply

    Come al solito nell’articolo di Gianfranco trovo spunti che consentirebbero di riempire pagine intere di commenti. Mi limito a una delle frasi del ministro Piantedosi.
    Quante volte abbiamo sentito personaggi pubblici, ma soprattutto politici, lamentarsi di ricevere dure critiche per aver pronunciato frasi che, prese da sole, fuori dal contesto in cui erano state pronunciate, assumevano significati esecrabili?
    Ricordate la frase latina “ibis, redibis, non morieris in bello” nella quale basta spostare una virgola per sovvertirne completamente il senso? (Non metto la traduzione, lascio il piacere della scoperta a chi, per curiosità, se la andrà a cercare in rete).
    Per amore di verità, quindi, voglio citare la frase completa che il nostro ministro dell’Interno, forse incalzato dalle domande dei giornalisti, non è riuscito a pronunciare per intero, come era nelle sue intenzioni: “Ho detto fermatevi, verremo noi a prendervi… e a dimostrazione della mia serietà, comincio io, già da ora, a prendervi per il culo con questa frase”.

  2. Gian Reply

    Le frasi che ho riportato sono state inserite in ordine sparso.
    La sostituzione etnica è farina del sacco della nostra primo ministro;
    le primarie come strumento di democrazia sono della direzione PD;
    S.B. leader ragionevole sono del ministro degli esteri russo Lavrov;
    agli extracomunitari… sono del neo eletto consigliere regionale lombardo Vittorio Feltri.
    Le altre avevano al loro interno gli autori.
    Mancava, nell’articolo, solo una frase, ma quando l’ho scritto non era ancora stata pronunciata: “Ma lo sapete quali rischi affrontate quando vi imbarcate?”.
    E questa per me è la frase più vergognosa che si poteva pronunciare di fronte al dramma dei superstiti e ai parente delle vittime dell’ultima strage nel mediterraneo.
    Per fortuna la risposta le è stata subito fornita: “Ma lei si rende conto da dove e perché stiamo scappando?”.
    Non credo che l’abbia recepita, in fondo l’hanno pronunciata non in romanesco e non era nemmeno scritta su un televisore come fosse una canzone da intonare in uno squallido karaoke ad una festa di compleanno mentre in un’altra parte d’Italia si stavano celebrando i funerali di quanti, fino a quel momento, erano stati recuperati e identificati.
    E delle nostre istituzioni non c’era nessuno.

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