Circoncisione E Parenti Serpenti

di Guido Bertolusso

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Della circoncisione e i primi parenti serpenti dell’umanità

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E’ più facile e divertente raccontare il Male la cui inclinazione, affermano i rabbini, nasce insieme all’uomo, addirittura all’atto del suo concepimento, la narrazione del Bene, che compare solo al compimento della maggiore età, a tredici anni, è di gran lunga più noiosa e priva di curiosità e di pruriti.

Di Abele non si sa molto dalla Bibbia ed è dunque Caino che si prende l’onere e l’onore della ribalta.

Di lui sappiamo quasi tutto: che era di personalità iperattiva e ambiziosa, che, sapendo di sopravvivere fino alla sua settima generazione, aveva molto tempo a disposizione e quindi fondò sette città circondate di mura all’interno delle quali rinchiuse a forza e tenne prigionieri i suoi familiari.

Rubò e rapinò per accrescere i suoi averi e per soddisfare le sue brame anche a costo di far soffrire gli altri; spinse i suoi compagni a procurarsi piaceri e ricchezze con la rapina e la violenza diventando un ispiratore di perfidie e nefandezze (d’altra parte era un Caino!) e rovinò l’esistenza del suo prossimo, afferma Giuseppe Flavio nel suo “Antichità”, inventando pesi e misure, che poi lui utilizzò con scaltrezza e astuzia a discapito degli altri. D’altronde, scrive lo storico, il significato del suo nome è “asta di misurazione”.

Abele morì in stato di perfetta castità lasciando un’unica sorella gemella la quale divenne moglie di Caino, ma non la sua unica donna!

Cara amica che mi leggi e ti chiami Maria, Sara, Adele, Laura, e così via, sappi che la moglie ufficiale di Caino si chiamava “Temah” che in ebraico significa: “possa tu essere annientata”! Anche se non dovesse piacerti il tuo nome, accontentati!

Caino morì a novecento anni e ci lasciò in eredità cento figli tutti empi e scellerati come il padre, e perciò Dio decise di sterminarli tutti. Lui morì in un incidente di caccia al cervo per colpa del suo bisnipote Lamec il quale era cieco, ma cacciava ugualmente guidato dalla voce di un figlio: sentendo stormire le fronde la guida consigliò a Lamec verso dove scoccare le frecce che colpirono nel segno, ma colpirono Caino che Dio aveva ulteriormente punito marchiandolo con un corno in fronte rendendolo simile a un animale; disperato, accortosi dell’errore, Lamec batté con violenza le mani una contro l’altra e nel far questo uccise inavvertitamente anche il figlio.

L’Antico Testamento continua a essere simile a un cruento film dell’orrore…

Da allora le disgrazie si susseguirono senza sosta colpendo indiscriminatamente Terra e uomini, e la depravazione della schiatta di Caino regnò sovrana tanto che si inventò il concubinato per dare sfogo alla lascivia maschile: donne come mogli per la procreazione e la riproduzione della specie e altre  per soddisfare il proprio piacere, ma rese sterili per non fare confusione…

Due le mogli ufficiali di Lamec: Ada che gli diede due maschi Labal e Iubal, mentre da Silla ebbe un maschio Tubalcain e una femmina, Naama. Iubal fu il primo ad erigere templi agli idoli e Labal a comporre musiche e inni da eseguire in loro onore, Tubalcain, in omaggio a Caino, inventò le armi da taglio in ferro e rame e il sistema per affilarle al meglio, Naama compose melodie per richiamare i pagani a rendere omaggio agli idoli.

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In quell’epoca sorse il detto “tra moglie e marito non mettere il dito” perché Adamo indispettito dal casino creato dalla sua progenie ebbe l’ardire di rimproverare tutti quanti, ma fu aspramente zittito in quando era noto a chiunque che lui, nel sonno, continuava ad aver rapporti carnali con la vecchia fiamma Lilith  procreando spettri e demoni di ogni sorta con lei.

Dopo centotrenta anni di separazione Adamo tornò da Eva e il frutto  della loro rinnovata unione fu Set destinato ad essere progenitore del messia: egli nacque già circonciso, in uno stretto numero di uomini, tredici, come lui venuti al mondo già perfetti, secondo i canoni di perfezione di allora e strettamente ebraici e mediorientali.

La circoncisione (dal latino “tagliare intorno”) consiste nell’escissione chirurgica del prepuzio dal pene umano separandolo così dal glande, ed è considerata la più antica operazione chirurgica del mondo, apparsa  tra i 5.000 e i 4.000 anni or sono, anche se alcuni studiosi la collocano già a 15.000 anni fa, chissa’ che bisturi avevano a disposizione i chirurgi di allora!?!

La procedura è generalmente eseguita per scopi religiosi, medici, sessuali o di preferenza personale e circa un terzo dei maschi nel mondo sono attualmente circoncisi, in particolare ebrei e musulmani e in genere gli abitanti del sud-est asiatico e dell’Africa.

Storicamente si pensa fosse iniziata come pratica per non evirare in modo totale il nemico catturato, evitando il rischio di farlo morire dissanguato e poterlo poi utilizzare come schiavo marchiato a vita come sconfitto.

Tutti i popoli a sud e a est del Mediterraneo  l’hanno utilizzata a partire dagli Egiziani, dagli Ebrei e da tutti i musulmani, in Africa l’adottano ancora.

Il capitolo 17 della Genesi descrive la decisione di Abramo di  circoncidersi, primo individuo conosciuto a sottoporsi  alla procedura, e con lui tutti i suoi familiari e pure gli schiavi, volenti o nolenti che fossero, e l’instaurazione del precetto ebraico di circoncidere i figli entro l’ottavo giorno dalla nascita. Per gli ebrei del tempo di Mosè era considerato  un segno fisico della della loro alleanza con Yahweh, ma non ci è dato di sapere se come e quando lo esponessero e lo utilizzassero come una carta d’identità da esibire in pubblico.

Più prosaicamente era una pratica raccomandata per l’igiene del pene e come rito di passaggio all’età adulta: io personalmente continuo a considerare il bidet il sistema migliore!

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P.S. Più che un filologo, un amante del significato delle parole, io mi sento un gastro-filologo: un amante della buona cucina, delle sue regole e dei suoi ingredienti, uno studioso nei minimi dettagli  delle proprietà dei cibi e della loro preparazione; in questa materia mi sento molto preparato! Ciò non toglie che ami anche le parole e sopratutto la loro etimologia, il loro corretto significato e, dunque, il giusto uso all’interno di una frase.

Il gastro-filologo deve assaggiare più volte un cibo per studiarlo e apprezzarlo anche in minime porzioni, un filologo può e deve soffermarsi sulle parole che usa per assaporarne il suono, ribadirne il significato e condividere con altri il sapore della scoperta del loro significato anche nelle frasi più brevi.

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Foto: pixabay.com

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Apostata Per Vocazione ritorna lunedì 20 marzo

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2 Comments

  1. Gabriele Monacis Reply

    Caro Guido,
    è proprio vero: far del bene, vivere senza nuocere a se stessi ed agli altri. Vivere in pace con tutti gli esseri viventi, coltivare e rispettare la natura, non rende la felicità. Abele avrebbe dovuto difendersi ed uccidere lui il perfido, violento e delinquente Caino. Così non fu. Così non è stato per secoli, secoli e secoli. Il violento, il fuori legge, il cattivo, ha prevalso quasi sempre sul giusto, sul mite, sul buon operatore di pace. Come si governano persone che non hanno alcuna voglia di restare in riga, nei ranghi disposti dal potere temporale, o spirituale che sia? Creando la figura del nemico, del diavolo, della notte della ragione. Il dogma e l’ignoranza hanno tenuto avvinghiati per secoli, frotte di invasati disposti a sterminare lo straniero, il supposto nemico, l’untore. Alessandro Manzoni narra con maestria la storia della colonna infame. Notizie false e tendenziose hanno costellato buona parte della vigilia di guerre idiote, quanto inutili. Nei tempi più recenti si sono create a proposito false notizie, per ammorbidire l’opinione pubblica su iniziative altrimenti impossibili. L’eliminazione dell’oppositore, con ogni mezzo come l’arresto, la tortura, l’uccisione, sono metodi usati da molti regimi. I falsi attentati, o la distorta narrazione di eventi sui quali, preventivamente, sono state impedite inchieste giornalistiche, o il contraddittorio delle opinioni, diviene il mezzo con il quale raggiungere l’obiettivo. E’la legge del più cattivo, del più perfido, del più disonesto. Abele muore ogni giorno. Caino trionfa e sogghigna. Un giorno, però il figlio Lamec che ha perso la vista ( perché non sa, o perché non vuole vedere ) lo uccide e, narra la Bibbia, battendo le mani dalla disperazione uccide anche il proprio figlio. Come si dice: “ tutta la razza sua “. Peccato che ne erano rimasti tanti altri peggio di lui.
    Sulla circoncisione maschile accetto il principio che sia stato per secoli un sistema di tutela dell’igiene maschile. Barbaro, ma efficace. Ben peggiore ed inaccettabile, appare invece la pratica atroce della mutilazione genitale femminile (MGF). Costituisce una inutile tortura, frutto della paura di non poter controllare la libido delle donne. Una castrazione femminile che umilia tutto il genere umano, perché diretta a sottomettere una persona, impedendole per tutta la vita di avere le pulsioni e le sensazioni che la natura le ha riservato. Ritenere il corpo della donna utile a soddisfare il piacere dell’uomo senza condividerlo. Una pratica onanistica. Una schifezza vera e propria. Praticata ancora oggi in molte terre buie dove impera la superstizione, l’assolutismo politico e religioso, che di politico e di religioso hanno ben poco. E continuano. Caino è il bandito che impazza per il globo e Abele non riesce a difendersi. Il male che prevarica il bene. Dobbiamo essere pronti. Dobbiamo stare all’erta. Come sentinelle della legalità e della giustizia, perché, la notte della ragione genera mostri (Goya). E negli ultimi cento anni ne abbiamo conosciuti anche troppi. Ora basta!

  2. Claudio Savergnini Reply

    Dopo la lettura del tuo scritto, la prima triste considerazione che se ne può trarre è che se il buon Abele ha vissuto in perfetta castità, allora non può aver avuto una discendenza, mentre quel pessimo soggetto di suo fratello, che si dava parecchio da fare con mogli e concubine, ha avuto una progenie numerosa; addirittura ci racconti che Dio si vide costretto a fare strage dei cento figli empi e scellerati di Caino. Quindi è proprio vero che “quale il padre, tale il figlio” come recita l’antico detto; questa massima si riferisce all’eredità del carattere e dimostra che l’esempio paterno condiziona il comportamento della prole. Io ho sempre faticato ad accettare questa credenza popolare, pensandola non veritiera, ma è intervenuto addirittura Dio in persona a smentirmi con quello sterminio (sì, lo so che “Dio in persona” è una contraddizione: come fa un puro spirito ad essere una persona? ma essendo Egli anche onnipotente, può essere che il giochetto gli sia comunque riuscito). Onnipotente ma non perfettissimo però, perchè da quella epurazione qualcuno di quei malvagi deve essersi salvato per continuare la razza: non si spiega altrimenti il fatto che da allora il genere umano ha continuato a riprodursi con tutti i peggiori difetti del mondo, fino ai nostri giorni.
    Da quello che tu, Guido, di volta in volta ci riferisci scopro che le radici dell’umanità sono state marce fin sul nascere e che i nostri progenitori erano gentaglia della peggior specie. Fino ad oggi però, io ero al corrente solo del diluvio universale; dello sterminio dei cento figli di Caino ho appreso solo oggi! Devo dire che ogni volta che leggo un tuo resoconto, l’immagine che mi era stata trasmessa, di un Dio espressione di infinita bontà, si fa sempre più opaca… non è difficile immaginare che alle menti semplici di quei tempi, quando addirittura il Padre nostro si lasciava andare a certe intemperanze, il furto, la rapina e altre nefandezze dovessero, al confronto, sembrare peccatucci di poco conto… non hanno avuto dei buoni esempi!
    C’è anche un altro fattore che credo esasperasse non poco gli uomini di allora. Se, come hai detto, la circoncisione era una sorta di “carta di identità” allora, così come avviene ancora adesso per un passaporto, la circoncisione avrà avuto una data di scadenza … e al momento del rinnovo gli Ebrei cosa facevano? se ne tagliavano via un altro pezzettino? Ovvio che poi, soprattutto a quella gente cui toccava vivere fino a novecento anni, i ripetuti rinnovi su un documento così importante dovevano farli incarognire ancora di più!
    Mi immagino la frustrazione di un giovanotto a quei tempi, quando sotto la doccia, dopo una gara, si sentiva domandare dal compagno di squadra che che gli stava sbirciando le pudenda: “Ebreo?” “Sì…” “Ma quanti anni hai?” “Settecentoventinove…” Mmh, te li porti bene” “Ancora per poco purtroppo… è scaduto da un mese e devo fare il rinnovo…”
    Logico che a in quelle condizioni i maschi fossero tutti irascibili, nervosi, potremmo dire veramente “scazzati” e quelli sono stati d’animo che non aiutano a comportarsi da uomini probi e timorati di Dio. Per questo l’umanità si è sviluppata come sappiamo, anche perchè, come giustamente dici, è più facile e divertente parlare del Male, anche se così lo si pubblicizza più del dovuto! La morte di Caino è forse l’unico fatto di tutta la storia che ha prodotto un beneficio poi giunto fino ai giorni nostri. Si narra che per scongiurare altri incidenti, i suoi pronipoti abbiano cominciato a sperimentare l’utilizzo dei cani per andare a caccia e, per non privare il povero Lamec del piacere di praticare lo sport venatorio, addestrarono per lui un particolare compagno: il cane guida per non vedenti. Ad ogni modo se Caino, ornato di un un corno sulla fronte, se ne andava per selve boscose durante le battute di caccia al cervo, non doveva essere molto intelligente e anche questo deficit, con la sua discendenza è giunto purtroppo fino a noi.
    Caro Guido, tanto avrei da dire anche sul tuo poscritto, ma proprio io che ho scoperto solo di recente che la pasta alla carbonara si fa col guanciale e non con la pancetta affumicata devo a questo punto tacere: ubi maior, minor cessat…

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