Storie Lente

Undici storie lente, che intendono porre l’accento sul “si può fare”, contro l’idea che il tempo è denaro.

⇒ di Giuseppe Rissone ≈ Tempo Lento

È possibile ridare vita a oggetti destinati alla loro demolizione? È possibile fare sport con regole diverse? È possibile creare un museo con delle semplici lettere d’amore o dei vecchi giocattoli? È possibile portare cultura in luoghi remoti senza chiedere nulla in cambio? È possibile proporre un turismo che sappia rispettare i luoghi visitati? È possibile proporre un progetto di scuola diversa e rispettosa dei tempi dei più piccoli?

In poche parole, esistono esperienze, progetti e persone che curano il tempo e l’attenzione per gli altri e per il territorio? La mia risposta è un netto e convinto sì. In questa nuova stagione curerò questa nuova rubrica denominata Tempo Lento, dove porterò alla vostra attenzione chi con coraggio e tenacia porta avanti le proprie idee, dando un senso al tempo, non considerandolo come dice il famoso detto il tempo è denaro, ma fatto di rapporti, incontri, attenzioni.

Sono andato alla ricerca di storie interessanti da raccontare, e la cosa che più mi ha sorpreso è la molteplicità di esperienze lente nel nostro paese, alle volte molto piccole, altre volte più grandi, che danno l’idea che si può fare!

Sono estremamente convinto che la vita frenetica non ci consenta d’incontrare l’altro, di saper assaporare le cose semplici, con Tempo Lento intendo mettere insieme storie diverse ma accomunate dall’intento di proporre – in tutti i campi – iniziative che mettano in primo piano la persona e l’attenzione per il creato e non il profitto e il proprio successo personale.

Undici storie per iniziare, con la convinta volontà di voler proseguire anche nella prossima stagione, perché il mio desiderio è quello di stimolare – dal racconto di esperienze altrui – voi lettori a riprendervi il tempo per essere lenti, tirando fuori dal cassetto o dalla vostra mente un’idea dimenticata e abbandonata perché non avete tempo. Se anche voi state vivendo un’esperienza lenta o volete segnalarmi un progetto, una storia, scrivetemi a info@bradipodiario.it

Sento la necessità di scrivere una piccola postilla, se cercate nel web, troverete diversi articoli sulla lentezza, sulla sua bontà, sul bisogno di prenderla in considerazione, però spesso questi articoli sono associati a pubblicità o progetti editoriali che con la lentezza non hanno nulla a che fare, quindi una sorta utilizzo non congruo con quello che in realtà si è.

Il termine lentezza ha subito negli ultimi anni un decisivo sdoganamento, come del resto anche altri aspetti del nostro vivere quotidiano… attenzione però non tutti credono in quello che dicono, ma visto che è di moda, perché non parlarne? Chi ha il coraggio di dire che inquinare è giusto? Nessuno, quindi chi più chi meno infarcisce i propri scritti e proposte di ambientalismo, di mangiar sano, soltanto perché fa audience e riempie le loro tasche. La lentezza non è un prodotto che si può acquistare in un supermercato o in un shopping online, è qualcosa che deve entrare nel nostro agire quotidiano, la lentezza non è una scatoletta ma una passeggiata senza fretta.

⇒ Foto: Giuseppe Rissone ≈ Prossimo Appuntamento: Lunedì 26 ottobre

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