Prove Tecniche Di…

di Giuseppe Rissone  Giuseppe Rissone

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È ora di riprenderci, con la giusta dose di prevenzione, che in ogni circostanza non deve mai mancare…

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Eccezionalmente la mia piccola storia sbarca su bradipodiario, di sabato, per raccontarvi di alcune prove tecniche di… ripresa.

Dopo oltre due anni dall’inizio della pandemia ho deciso che è giunto il momento di avere coraggio, e sempre con le giuste attenzioni, riprendere le consuete abitudini, che si traducono in andare ad un concerto – avevo già visto I Musici di Guccini ma in teatro e non in un palazzetto affollatissimo – andare al culto, andare in vacanza prendendo il treno…

Sabato 4 giugno al Palalpitour – per i non torinesi dico che è stato costruito per le Olimpiadi Invernali del 2006, come Pala Isozaki dal nome del suo ideatore, e che può contenere oltre 15.000 spettatori, utilizzato per la finale dell’Eurovision Song Contest, e che oggi è sede in gran parte di concerti – ho assistito al concerto di Dario Brunori o se preferite Brunori Sas previsto per il mese di marzo del 2020 e rinviato diverse volte, in occasione dell’uscita dell’album Chip.

Non è questa la sede per parlare dell’artista cosentino, dico solo che questo è stato il suo terzo concerto a cui ho avuto il piacere di assistere, il primo a Collegno – per i non torinesi ridente comune di prima cintura – il secondo al Teatro Colosseo sempre della mia città. Aggiungo che Brunori ha la capacità di mettere in canzone storie e riflessioni importanti con il giusto tocco d’ironia e di non prendersi troppo sul serio. Sorpresa è stata domenica sera nel programma Via Dei Matti Numero 0 di e con Stefano Bollani e Valentina Cenni – rara perla televisiva – di vedere come ospite proprio Brunori…

È per chi non conosce le canzoni di Brunori il mio invito è quello di ascoltarle partendo dalle più vecchie, come Lamezia-Milano, Le Quattro Volte, Guardia ’82, Canzone Contro La Paura, L’Uomo Nero, vi lascio il video del brano che ha avuto maggior successo nel concerto torinese: Kurt Cobain tratta da Vol. 3 – Il Cammino Di Santiago In Taxi del 2014.

Torniamo al concerto, lunga fila per entrare, obbligo della mascherina FPP2 per entrare, per poi disattendere qualsiasi controllo dopo il varco dei cancelli, morale a tenere la mascherina forse il 5% dei presenti, tra cui io… i vigili del fuoco e gli addetti alla sicurezza. Non sono qui per discutere se la mascherina in queste occasioni va tenuta o meno, dico solo che trovo assurdo impedire l’ingresso a chi ne era sprovvisto o indossava la chirurgica – acquistabile nelle vicinanze a 2 euro… sic… sic… – quando l’obbligo decadeva una volta entrati, stranezze si dirà…

Ho visto il concerto da solo – le persone con cui dovevo andare si sono tutte defilate causa degli innumerevoli rinvii – ero nel cosiddetto parterre, quindi in piedi, in posizione defilata rispetto al centro del palco ma non lontano da esso, anche a causa di un audio non perfetto, che non ha rovinato del tutto le due ore di buona musica. I presenti si aggiravano intorno alle 8.000 unità.

Il giorno dopo, domenica di Pentecoste, sono andato al culto nel tempio della chiesa valdese, comunità a cui appartengo da 19 anni. Devo sottolineare che la giornata di Pentecoste è per la comunità di Torino, giorno di festa, giorno di rinnovamento, è il giorno dove vengono accolti nuovi membri e dove i giovani confermano il proprio battesimo – la mia accoglienza è avvenuta nel 2005 – quest’anno i nuovi membri sono 10, direi non male viste le difficoltà che si sono dovute affrontare per mantenere attivi i vari gruppi di catechismo.

Un piccolo inciso per quanto riguarda la sicurezza, durante il culto tutti con la mascherina, anche durante i canti, Santa Cena con distribuzione da parte del pane e del vino, rigorosamente in bicchieri monouso, da parte della pastora e degli anziani di chiesa con guanti di lattice. Come sono precisi questi valdesi…

A conclusione di queste prove di ripartenza, vi annuncio che mentre voi state leggendo queste righe, sono in viaggio con la mia dolce metà, finalmente in treno, meta la perla del Tigullio, Chiavari

A tutti voi auguro di ripartire, con attenzione e con qualche sistema di prevenzione, non mi stancherò mai di ripetere, per qualsiasi cosa, che è meglio prevenire che curare. 


  Piccole Storie Quotidiane ritorna venerdì 8 luglio


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