Profondo Rosso

Tanto tuonò che alla fine piovve

di Gianfranco Gonella Il Mito Ostinato

“Tanto tuonò che alla fine piovve”, la saggezza dei detti popolari, i proverbi. Proprio così, alla fine ci siamo arrivati come purtroppo immaginavamo se andiamo a rileggere gli ultimi articoli pubblicati.

Non posso essere classificato come un qualunquista e filogovernativo, ho espresso sempre perplessità e formulato critiche all’indirizzo di vari ministri, ma devo ammettere che, in questo particolare periodo storico, l’esecutivo uscente si è dovuto confrontare con un’emergenza molto più complessa di quella che, per esempio catastrofi naturali, hanno dovuto affrontare governi passati.

La tragedia di un terremoto o di una alluvione, mette in moto la macchina dei soccorsi, mette a dura prova le istituzioni statali, la protezione civile e le forze armate, ma è circoscritta, bisogna operare su una zona. Questi invece hanno dovuto affrontare un’epidemia che ha colpito il mondo intero e che non aveva alcuna soluzione, non c’erano esempi da seguire, da imitare. Bisognava agire e bisognava farlo subito, senza studi di settore.

E dobbiamo darne atto che molto si è fatto, commettendo errori, ma questo lo abbiamo notato comunque dopo, ma anche ottenendo risultati più che positivi, annullati questi ultimi da mancanza di senso civico da parte nostra o di quei soloni della politica che credono solo ai sondaggi e cercano di cavalcare l’onda sempre a loro favore.

Così, in piena pandemia, con un’emergenza ancora in atto, non troviamo niente di meglio che far cadere un governo per cercare di costruirne un altro con dentro tutti, per ricostruirsi una verginità (i sovranisti), per rientrare in un esecutivo dalla porta principale (i centristi), per non sparire del tutto (i transfughi dell’ultima ora).

Ora abbiamo chiesto all’uomo che più volte, economicamente parlando, ci ha salvato in Europa di mettere una pezza e di farci uscire dal guano in cui siamo caduti.

Quello che si prospetta sarà un governo Frankenstein, un pezzo di qui e un pezzo di là, un mostro che in questo momento non riesco a vedere, non immagino chi potrà essere braccio, chi gamba, chi stomaco e chi cervello. Su chi possa essere il terminale dell’intestino ho le mie idee, come credo anche molti di coloro che puntualmente mi seguono. Allora, visto che al momento siamo ancora alle prese con le ipotesi, non voglio dilungarmi di più su una situazione ancora non definita.

Così per questo nostro appuntamento torno al passato, vado a cercare qualche articolo di giornale che in questi ultimi tempi mi ha destato un certo interesse, invitandovi ad andarlo a cercare e, eventualmente, commentarlo.

Così mi trovo a leggere che nella città in cui sono nato non si trova meglio da fare che dichiarare guerra ai senza tetto, scacciandoli dai loro giacigli improvvisati per il decoro del centro, dai portici di via Roma o da quelli di piazza Castello. Giusto si potrà dire perché sono stati allestiti dei dormitori pubblici, coperti e con servizi igienici mentre questi accattoni si rifiutano di frequentarli.

Ma invece di convincerli a frequentarli, di avere un dialogo con loro, di dargli una mano concreta, la soluzione migliore che troviamo è quella di portargli via anche quel poco che hanno, e non solo i cartoni o i materassi improvvisati, ma anche le coperte che gli sono state donate dai tanto volontari che tutte le notti passano a trovarli, fornendogli un po’ di solidarietà più che un pasto caldo. Dimenticavo, i tutto accadeva nei giorni dedicati alla memoria, nei giorni in cui ricordavamo le deportazioni degli ultimi in nome della purezza della razza.

Altro articolo, piuttosto, altri articoli che mi hanno fatto pensare in questi tempi, sono purtroppo sono gli omicidi all’interno dei nuclei famigliari, donne e figli uccisi da uomini che definirli tali mi è difficile.

E poi morti sul lavoro, piaga alla quale non riusciamo, o meglio non vogliamo, mettere una pezza. E, purtroppo anche di questo ne ho già scritto in passato.

Veniamo alla cronaca della pandemia: la regione Lombardia tramite la “nuova” responsabile della sanità regionale, la Moratti nota per le lottizzazioni palesi della RAI quando ne era presidente e delle “innovazioni” (eufemismo) introdotte quando ministra della scuola, dichiara che i vaccini debbano essere distribuiti in base al PIL, quindi prima a loro e poi, eventualmente agli altri, se avanzano.

La classica filosofia dell’emmental della prosopopea della classe dirigente lombarda: a voi i buchi e a noi il resto.

Comunque tra tante brutture una notizia bella, nella sua drammaticità.

Sempre a Torino, tra buche nell’asfalto, tra litigi per chi presentare come candidato sindaco alle prossime comunali, tra poveri allontanati e separati dai loro animali se chiedono l’elemosina ecco che all’ospedale delle Molinette assistiamo ad un intervento che ha del miracoloso.

Il titolo dell’articolo è il seguente: Torino: si addormenta incinta e con un tumore, si risveglia mamma e senza adenoma. Vi lascio il link per la lettura dell’articolo completo.

E poi con la conclusione di una bella storia che già dai tempi del Bradipodiario blog ne avevamo parlato, i concerti dal balconcino. Ecco un altro articolo che vi invito a leggere, cosi anche per questo mese la chiudo qui, confidando in tempi migliori e cercando di riguardare la sezione mezza piena del mio bicchiere.

Il brano che dà il titolo all’articolo è la colonna sonora dell’omonimo film girato a Torino nel 1975 eseguito dai Goblin, gruppo di Claudio Simonetti, figlio del maestro Enrico.

⇒ Foto: vesuviolive.it ≈ Prossimo Appuntamento: Martedì 9 marzo

5 Comments

  1. Giuseppe Reply

    Non è mia abitudine commentare gli articoli degli altri redattori, preferisco dare spazio ai lettori delle singole rubriche, però caro Gian per una volta concedimi un’eccezione. Come forse avrai notato domenica scorsa quasi tutti gli aggiornamenti – foto, frase e pensieri sparsi – sono stati dedicati alla “pulizia” fatta nel centro della nostra città dei senzatetto, e mi sono chiesto il perché di tanto zelo e “efficacia”, qual’è il vero motivo di questo accanimento? Una risposta penso di averla ma preferisco sapere cosa ne pensi e l’invito è esteso a tutti i lettori di questa rubrica. Grazie

  2. Claudio Savergnini Reply

    Caro Gian, è bello sentire di una donna incinta che si addormenta gravemente malata e al risveglio è risanata e madre di una bimba! Anche se lo sembra, però, non è una favola e nemmeno un miracolo, ma semplicemente il frutto della competenza di un’equipe di chirurghi, capaci nel loro lavoro e ben coordinati per gestire in contemporanea sia un parto cesareo che la rimozione di un tumore intracranico. Coordinamento e competenza che sarebbe auspicabile vedere applicate nel loro lavoro anche da quelli che han scelto di fare i politici… Forse sto sognando a occhi aperti ma chissà… Intanto un piccolo miracolo sembra che comunque abbia avuto luogo ieri, quando un noto politico si è addormentato sovranista e si è risvegliato europeista (chissà, forse a forza di baciare rosari….) ma non ci conterei troppo perchè i miracoli, si sa, sono di breve durata. Un esempio? Le nozze di Cana: una volta consumato il vino che Gesù aveva trasmutato dall’acqua, nessun evangelista ha riportato di altre azioni simili; fu un miracolo strettamente funzionale alla riuscita di quella festa. Presto sapremo cosa farà, dal canto suo, Salvini…. certo se lo vedessi andare in Sicilia a commuoversi per la sorte di qualche migrante affogato (come nel 1997 fece Berlusconi a Brindisi, per lo speronamento di un’imbarcazione di profughi) potrei cominciare allora a credere nei miracoli.
    Ho provato una gran tristezza invece nell’apprendere che stanotte è morto Mostafa. Dormiva nel deohrs di un bar che la mattina abbandonava, quando le titolari del locale alzavano le serrande… metteva le sue coperte in un sacchetto e lo nascondeva dietro un’edicola, per non turbare il decoro cittadino; non chiedeva elemosina, non era un accattone, faceva lavoretti e sopravviveva, senza una casa, con grande dignità. Dicono che parlasse sei lingue (tra cui il latino) e aveva due lauree. A lui non hanno sottratto le coperte! Lui, più fortunato di altri, non ha dovuto subire l’onta di vedersi espropriare di ciò che in una notte d’inverno è il bene più prezioso… ed è riuscito a morire avvolto nelle sue coperte!
    Vorrei poter rispondere alla domanda di Giuseppe ma non so cosa dire; mi cogli impreparato…. di solito azzardo le mie teorie ma esse sono generalmente ironiche o paradossali e su questo argomento non mi va di scherzare; sul perchè di questo maquillage cittadino non so cosa dire, se non che sono indignato! Basta, devo cambiare argomento perchè mi sono agitato più del dovuto.
    Passo allora a citare un titolo che a pagina due della Stampa di oggi ha attratto la mia attenzione; diceva: “Il premier comincia dalla scuola: Allungare l’anno”. A seguito delle innumerevoli proteste sulla didattica a distanza, il malcontento per le ore di lezione perdute, la necessità per i ragazzi di frequentare lezioni in presenza (sia per l’apprendimento che per la socializzazione) ecco che Draghi propone il più logico dei rimedi; e io a te Gianfranco, propongo invece una scommessa: vediamo se ora partiranno i mugugni dei docenti, dei sindacati e magari anche degli studenti che fino a ieri protestavano per tornare a scuola? Vorrei sbagliarmi, ma sono pronto a rischiare qualcosina scommettendo che contesteranno il fatto che le vacanze non si devono toccare!
    Riguardo al governo alla Frankenstein, come lo hai inteso tu, mi riservo poi di chiederti in privato quale è secondo te la persona più rappresentativa per il tratto finale dell’intestino; immagino comunque che, per le funzioni cui sarà adibito, è necessario che sia perlomeno un uomo “retto”.
    Durante la lettura del tuo articolo, nei passaggi dove hai elencato le cose che possono generare maggiore tristezza, mi è tornata alla mente questa canzone; non ne ricordavo perfettamente il testo ma una volta riascoltata mi è sembrata abbastanza attinente e te la cito di seguito. Chi legge i miei interventi può avere spesso l’impressione che io sia uno che guarda il mondo da una certa distanza, facendogli pure le pernacchie…. qualche volta è così lo ammetto, ma anche quando me la rido, la musica che mi risuona dentro è sempre questa:
    https://www.youtube.com/watch?v=6_754j4dJds
    Angoscia Metropolitana – Claudio Lolli (1972)

  3. Gian Reply

    Cari amici, ho volutamente aspettato qualche giorno prima di rispondere perchè volevo vedere come andava avanti il governo “Frankenstein”.
    Ancora prima di essere formato, viste le dichiarazioni del presidente incaricato a riguardo della scuola, come ben hai scritto Claudio, subito si sono espressi, naturalmente a sfavore, gli studenti, gli stessi che fino al giorno prima quasi si incatenavano ai cancelli degli istituti scolastici perchè volevano entrare a tutti i costi, ribadendo il sacrosanto diritto allo studio. Appena gli viene ridato, questo diritto fornendo loro la possibilità di recuperare almeno in parte, quanto perso ecco la protesta, “andremmo a scuola 10 giorni in più, gli esami li faremmo a luglio”, manco fosse la fine del mondo, e penso a tutti quelli che gli esami li hanno fatti a luglio, praticamente tutti fino a pochi anni fa.
    Poi ho ripensato a tutti i partiti che si sono schierati a favore di questo governo nascente, che se ne sono addossate la paternità e che, una volta usciti i nomi dei ministri con e senza portafoglio, hanno storto il naso.
    Ve ne faccio qualche esempio: “Ci sono solo rappresentanti dichiaratamente contrari alla linea del mio partito e nessuno dei miei amici, come ad esempio Tajani” (dice il pregiudicato); “Sono solo europeisti convinti, ma l’ultima parola spetta solo a me” (il collezionista di felpe); “Vogliamo rivotare online perchè il quesito sulla fiducia era una farsa, altrimenti ce ne andiamo” (quelli del no a prescindere); “Vista la presenza della Lega non possiamo appoggiare questo esecutivo, non daremo la fiducia, potremmo astenerci, ma di fatto ci separiamo” (S.I. nei confronti di LeU); “Solo presenze maschili, per le donne solo ruoli marginali” (Voci interne al PD).
    Insomma cominciamo a litigare ancora prima di esserci seduti intorno ad un tavolo per affrontare seriamente i problemi cui siamo stati chiamati a risolvere, o almeno a provarci.
    Per fortuna che i ministeri chiave in questa emergenza, interni e sanità, sono rimasti inalterati, almeno per la continuità.
    Poveri noi, ne vedremo, credo, “delle belle” (eufemismo).
    Hai ragione Claudio, quando scrivi di Moustafà, ad essere indignato e sicuramente lo sarai di più ora che hai letto dell’altro senzatetto morto dimenticato su una panchina solo due giorni dopo.
    In una città che si è sempre distinta per la solidarietà, nella città del Sermig, nella città della “Bartolomeo e Co” che da decenni opera a favore degli ultimi, nella città di Don Ciotti, nella città una volta operaia capace di rialzarsi con le proprie forze dopo ogni caduta.
    Non so che risposta darti Giuseppe su che cosa stia accadendo in questi giorni a Torino, penso che lo sgombero coatto dei senzatetto in centro e della metropolitana che arriva, con anni, non mesi, anni di ritardo in piazza Bengasi proprio adesso siano un santino elettorale in vista delle prossime elezioni per il sindaco.
    Comunque un’altra buona notizia c’è, ed è di nuovo per un’eccellenza sanitaria: “Aveva una bomba a orologeria nel cuore, salvato il bimbo di quattro anni
    Complesso intervento al Regina Margherita di Torino: per il piccolo paziente è stato necessario eliminare i nervi che arrivano al muscolo cardiaco”, e questo è il link per la lettura dell’articolo
    https://www.lastampa.it/torino/2021/02/13/news/aveva-una-bomba-a-orologeria-nel-cuore-salvato-il-bimbo-di-quattro-anni-1.39896552
    Come vedete in mezzo a tutto questo marasma c’è sempre qualcosa di buono che, purtroppo, non ha il risalto che meriterebbe.
    Nel nostro piccolo cerchiamo di colmare questa lacuna.
    Alla prossima

  4. Mauro Reply

    Buongiorno a tutti, ogni volta che leggo il punto di Gian, mi trovo in accordo su ciò che ho appena letto. Dal mio punto di vista, penso che ormai la politica va sempre a ribasso, così col senno del poi ci farà dire :” però quello che ha fatto cadere il governo alla fine vuoi vedere he aveva ragione” metti caso che dovessimo diventare i primi della classe nella scuola Europa, per quanto riguarda i “bauscia” non vale la pena commentare. Però c’è qualcuno che ci fa sentire orgogliosi di essere Italiani, sono quelle persone che lavorano in ospedale e che fanno finire una storia di sofferenza in lieto fine. Concludo che per me gli articoli di Gian sono come la voce del grillo parlante di Collodi.
    Alla prossima lettura.

  5. Guido Bertolusso Reply

    Viviamo in uno Stato che organizza struggenti magnifiche e commoventi cerimonie funebri e altrettante rimembranze di vittime del passato che però non hanno ancora avuto giustizia, celebriamo i nostri morti così perché non siamo stati capaci di difenderli.
    Fino al 1980 in Italia la Protezione Civile non esisteva. Noi del gruppo scout presenti in Friuli nei primi giorni del maggio 1975 guardavamo ammirati le colonne di automezzi da lavoro e movimento terra arrivate da Svizzera e Francia. Noi avevamo le pale e la mani, e tanta buona volontà
    .Nel XX secolo solo in Italia furono oltre settanta i terremoti di magnitudine superiore o eguale a al VII grado d’intensità della scala Mercalli, alcuni, e non pochi, raggiunsero addirittura il X grado, nei primi vent’anni del XXI secolo sono già stati ventotto gli episodi di egual entità corredati da morti e distruzioni.
    Interveniamo sempre dalla base del Popolo con passione e gran cuore, supplendo con l’entusiasmo e il coraggio ai nostri decifit organizzativi e strutturali. Poi subentra lo Stato… e non arrivano le case prefabbricate, se arrivano sono mal costruite e le macerie sono ancora li a distanza di anni. E continuiamo a costruire là dove non si può e a cementificare la nostra terra …
    Nella storia dell’umanità le epidemie non si contano e sono tutte fedelmente registrate nella letteratura storica: riportata da Tucidide, maestro di tutti gli storici, tra il 430 e il 427 a. C. la popolazione di Atene fu dimezzata dalla peste; nel 1940 lo storico cinese Joseph H. Chan ha compilato un elenco cronologico di circa 300 epidemie che imperversarono in Cina dal 243 a. C. al 1911 d. C: una ogni sette anni, statisticamente uguale alla media di quelle accadute in Cina nei secoli in cui noi siamo nati e viviamo!
    Ma chi legge più la Storia?
    Poi arriva il Covid 19 e tutto il Mondo cade dalle nuvole: nessuno aveva previsto immaginato supposto indagato che un’altra pandemia potesse accadere. Allora il Popolo che lavora nei tanto vituperati ospedali della Sanità pubblica fa il suo dovere e lavora come non mai, perché siamo in emergenza e nelle emergenze viene fuori il meglio di noi. Ma mancano le mascherine i guanti i camici i respiratori, gli infermieri e i medici sono pochi, ma per fortuna sono eroi. Lo dico sul serio e convinto, ma mi chiedo: e mai possibile che si debba sempre vivere così? Sull’improvvisazione e la buona volontà personale?
    Non vi pare che che la piramide della professionalità e della competenza si sgretoli man mano che si sale nelle posizioni di apice della guida direzione e governo della cosa pubblica?
    Governo!?! Per carità l’emergenza è stata ed è terribile da affrontare e il Governo passato ha fatto quello che ha potuto senza infamia e senza lode, ma con tempistiche lunghissime e contraddizioni evidenti: la prima per me è il comportamento delle Regioni in continuo disaccordo con Roma.
    Ciliegia sulla torta l’intervento irresponsabile di un personaggio megalomane che con un pugno di preferenze ha tenuto in ostaggio e ricattato l’Italia: è democrazia questa? Il governo della minoranza è legittimo o in una coalizione la minoranza deve accettare le decisioni della maggioranza fino alle prossime elezioni o al prossimo congresso? E i “grillini” eletti in una democrazia parlamentare rappresentativa (ti voto a ti mando in Parlamento affinché tu rappresenti le mie istanze) devono avere la conferma del loro operato da poche migliaia di “eletti” sulla base di oltre il 30% di tutti elettori a loro favorevoli?
    E’ la democrazia unanime che si proponevano?
    L’unica misera consolazione è stata la condivisione con i vari giornalisti e commentatori sulla sconfitta della Politica e sulla pochezza culturale di buona parte dei Parlamentari che ci rappresentano, ma amaramente mi chiedo e vi chiedo: chi li ha eletti e mandati in Parlamento?
    Saluti amareggiati…

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