L’Insonnia

di Giovanni Bresciani

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Insonnia un disturbo molto diffuso, come combatterla e dormire bene…

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In questa rubrica abbiamo dedicato due articoli al tema del sonno – Il Sonno e I Problemi Legati Al Sonno – proponiamo alla vostra attenzione altri aspetti di questa importantissima attività quotidiana, sempre curati dal dottor Roberto Rey presidente dell’associazione Più Vita In Salute.

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L‘insonnia é il disturbo del sonno più diffuso e consiste nella difficoltà ad addormentarsi e a rimanere addormentati. Per parlare di insonnia è necessario che sia presente una sensazione soggettiva di scarso riposo. Ci sono persone che pur dormendo poco, quando si svegliano sono lucide e riposate e non presentano conseguenze durante il giorno quali:stanchezza, irritabilità, scarsa efficienza e presenza di continua sonnolenza. L’insonnia può avere delle conseguenze che si manifestano durante il giorno in quanto il soggetto che ha dormito poco e male é stanco, é irritabile ed é scarsamente efficiente sul piano cognitivo e presenta una costante sonnolenza.

Per avere conferma dell’insonnia che emerge dalla semplice anamnesi raccontata dal paziente, é opportuno eseguire un’actigrafia, esame semplice che registra, su un braccialetto posto al polso sinistro del paziente, i movimenti che avvengono durante il sonno. L’insonnia è più frequente nella persona anziana ed in particolare nella donna. É prevalente l’insonnia saltuaria; solo nel 10% della popolazione l’insonnia è permanente. Può generare conseguenze sulla salute infatti il soggetto insonne tende a soffrire maggiormente di patologie cardiovascolari e muscolo scheletriche. L’insonnia può essere transitoria (durata 15-20 giorni) oppure persistente. La persistente può essere primaria ma soprattutto secondaria. La primaria può essere anche una pseudo-insonnia in quanto il soggetto non percepisce il fatto di dormire e crede di essere insonne; in questo caso l’actigrafia chiarisce la situazione.

L’insonnia primaria più diffusa è quella psicofisiologica legata a condizionamenti esterni. Un lutto o uno stress possono causare una temporanea insonnia che può determinare dei condizionamenti nella persona che ha paura ad andare a letto perché teme di non riuscire a dormire. Questi soggetti possono migliorare la situazione modificando l’ambientazione della camera. Dobbiamo sempre avere presente che la camera da letto non è una cucina e neppure un ufficio. Deve essere e rimanere un ambiente tranquillo, mantenuto alla giusta temperatura, buio e silenzioso. Il corpo ha i suoi automatismi: andare a letto sempre più o meno alla stessa ora serve a rendere più facile il passaggio dalla veglia al sonno.

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Per cominciare bene la giornata e sentirci in forma ci viene suggerito di mangiare così: al mattino come un re, a pranzo come un principe, alla sera quasi da povero. Al mattino: Non si deve rinunciare alla ricca colazione fatta di sani carboidrati combinati con grassi buoni e adeguate proteine. A pranzo: Bisogna fare il pieno di energia. Pesce o carne o piatti di soia (proteine) con molta verdura e insalata. Formaggio fresco, frutta o Yogurt. A cena: Mangiare carne e fare una dieta iperproteica permette all’ormone della crescita, che agisce di notte, di esercitare il suo effetto positivo (troppo zucchero nel sangue ne blocca la produzione). Nel pomeriggio: non bere eccitanti come il caffè, il tè nero, il tè verde, la coca cola e altre bevande contenenti caffeina.

Molti problemi di sonno possono essere dovuti allo scarso esercizio fisico durante il giorno. La vita di oggi richiede pochi sforzi fisici. L’uomo non è preparato per questo stile di vita sedentario e il nostro organismo “paga” l’eccesso di cibo e la mancanza di esercizio fisico con l’insorgenza di malattie tra cui anche il cancro. Chi non lavora con mani, braccia e gambe, si ritrova prima o poi con la muscolatura indebolita; chi non stimola la circolazione, si ritrova senza fiato al minimo sforzo. Alla sera si è esausti per il grande impegno richiesto per sbrigare gli affari che si sono presentati nella giornata ma manca la “pesantezza fisica” necessaria per il profondo sonno. Se invece durante il giorno si è attivi e ci si muove prevalentemente all’aria aperta ci si mantiene non solo sani e in forma ma si creano anche le condizioni per un sonno riposante perché lo sforzo fisico stanca notevolmente.

I nostri antenati stavano in piedi tutto il giorno per riuscire a nutrire se stessi e la famiglia. Vale la pena tornare ad ispirarsi a questo modello per dormire bene. Facciamo almeno una passeggiata o meglio ancora una camminata serale prima di cenare o prima di andare a letto; fa certamente molto bene per ridurre lo stress accumulato e per rilassarsi. Tutto ciò aumenta la disposizione al sonno.

Ricordiamoci sempre che tra sonno e salute il rapporto è molto forte, così come tra cibo e salute e tra attività fisica e salute. Le persone che per lunghi periodi dormono poco e male, finiscono per entrare in un circolo vizioso decisamente pericoloso che ha effetti negativi sia sul corpo che sulla psiche.  Se si dorme meno di 6 ore (anziché le necessarie 7-8 ore) si rischia di vivere una vita più breve e di qualità inferiore. Il sonno di breve durata favorisce il sovrappeso e il diabete ed ha conseguenze negative anche sulla vita sociale.

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Foto: pixabay.com

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Più Vita In Salute ritorna sabato 25 marzo

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One Comment

  1. Gaudenino Marabisso Reply

    Si ho trovato buoni consigli ma nessun cenno al fatto che il non dormire si accompagna quasi sempre a insopportabili emicranie e conseguente indebolimento delle forze progressivo e deleterio.

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