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notizia scelta da Guido Bigotti

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Recuperare e ridare vita ai libri: dare e ricevere attraverso la cultura

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Leggere e condividere. Libri che non hanno fine e che continuano a vivere di mano in mano. Questa è la notizia che voglio condividere con tutti voi. Tratta da ilgiornaledellebellenotizie.com

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A Belpasso, un paese alle falde dell’Etna, capita di entrare in un panificio e trovare dei libri gratuiti che profumano del buon pane cotto nel forno a legna; cosi come può capitare di entrare in un bar e trovare dei libri gratuiti che profumano di vaniglia e di cioccolato, oppure ancora entrare in una ferramenta e trovare uno scaffale di libri gratuiti. Può sembrare fantasia ed invece è tutto vero.

Questi libri fanno parte del progetto per il recupero e la condivisione gratuita dei libri, denominato “Lascia un libro, prendi un libro“, creato da Giuseppe Rapisarda. Visti i numeri già raggiunti da questo progetto: più di 2 milioni di libri, distribuiti in oltre 3.000 punti di condivisione, sparsi in tutte le province italiane, possiamo sicuramente parlare di una piccola biblioteca diffusa nel territorio.

Vige una sola regola: per prendere un libro, bisogna lasciarne un altro, nessuna registrazione e nessuna tracciabilità, ne del lettore, ne del libro. Qualsiasi libro, tranne i testi scolastici e le enciclopedie.

Questo progetto si differenzia dal normale Bookcrossing, in quanto tutti i nostri libri sono al riparo dai attacchi dei vandali e dalle intemperie, all’interno di locali di esercenti e/o di associazioni, i quali, oltre a fungere da punti di condivisione, fungono anche da punti di recupero per chiunque volesse donare i libri di cui si vuole disfare. In tal modo si evita che dei libri finiscano al macero.

Recuperare e condividere, non significa soltanto recuperare qualche centinaio di grammi di carta, ma significa non consegnare al macero un veicolo del sapere. Per fabbricare la carta di quel libro, sono stati abbattuti degli alberi. Alberi che germogliavamo, fiorivano, respiravano, si riproducevano, si nutrivano e nutrivano etc. La loro vita è stata sacrificata per diventare veicolo del nostro sapere. Recuperare e ridare vita ai libri, simbolicamente equivale a ridare vita ed onorare quegli alberi che sono stati abbattuti per fabbricare la carta di cui sono composti.

È, inoltre, anche un gesto dal grande potere simbolico, per stimolarci ad avere una maggiore sensibilizzazione ecologica nelle azioni di tutti i giorni. Questo progetto oltre ad educare al recupero ed al riciclo, insegna ai bambini e agli adulti, a rispettare le postazioni dei libri, quindi il rispetto della cosa pubblica; sviluppa e diffonde il senso della solidarietà sociale. Dunque non è per nulla un caso, che dove vi è una postazione per la raccolta e la condivisione dei libri c’è sempre anche un parco ben curato e una città ben tenuta. Questa rete ha ottenuto gli auspici del CEPELL (centro per il libro e la lettura) e il patrocinio del Ministero della Cultura.

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Chi è Giuseppe Rapisarda?
59 anni, laurea in chimica, esperienza di Area Manager presso aziende multinazionali nel settore medicale. Appassionato di viaggi fino al punto da appendere la cravatta al chiodo, prendersi un decennio sabatico e viaggiare. Ad oggi ha effettuato più di 300 viaggi, che lo hanno portato a visitare quasi 100 nazioni. A lui appartiene il record italiano di discesa del Danubio in kayak in ambito T.I.D. (2520 km).

Giuseppe è una persona molto passionale, che riversa questa passione nei suoi progetti. Lancia sempre il cuore oltre l’ostacolo, per poi andare a raggiungerlo. Da sempre interessato alla salvaguardia dell’ambiente, nel 2015, insieme a 2 scuole e a diverse associazioni ambientaliste, ha costruito una Eco-canoa con 400 bottiglie di plastica, con la quale ha fatto una traversata del litorale catanese, per sensibilizzare al recupero, riciclo, riuso dei rifiuti e alla riduzione dell’uso della plastica.

Ad oggi sostiene l’associazione antiviolenza e l’associazione per la promozione degli orti didattici e del verde pubblico. Quando può, ama piantare degli alberi nei parchi pubblici delle nazioni che visita. Attento osservatore, tenta di importare nella propria comunità alcuni comportamenti virtuosi che nota durante i suoi viaggi.

Cos’è il progetto “Lascia un libro, prendi un libro”?
È la rete italiana per il recupero e la condivisione gratuita dei libri, mediante la creazione di punti fissi di condivisione all’interno di edifici: negozi o sedi di associazioni. Punti fissi, significa che sono sempre disponibili negli orari di apertura di quel negozio. Alcuni, tipo i bar, sono aperti a partire dalla prima mattinata fino a sera tarda, festivi compresi. Quasi tutti i nostri libri sono all’interno di edifici, quindi al riparo dai vandali e dalle intemperie.

Il progetto vuole liberare i libri dormienti dalla polvere delle librerie e portarli nei luoghi della quotidianità, quindi quei negozi o istituzioni dove le persone si recano normalmente. Non vogliamo portare le persone ai libri, ma i libri alle persone, nei luoghi della loro quotidianità.

Indirettamente i progetti etici e di condivisione aiutano anche a creare o a rafforzare delle relazioni sociali. Sviluppano delle attitudini verso il volontariato, l’altruismo ed il rispetto dei beni comuni. Questo progetto educa anche al recupero e al riciclo.

Come nasce?
Durante i miei viaggi ho visto tante postazioni pubbliche di libri, ad esempio, nei mezzi di trasporto (traghetti), oppure semplicemente delle cassettine nei parchi, raramente in qualche negozio. Da li è nata la mia idea di creare qualcosa di simile nella comunità in cui risiedo. All’inizio pensavo di creare 2 o 3 punti di condivisione, poi vedendo che le persone si appassionavano e gradivano questo progetto, ho pensato di continuare.

Quali regole ci sono?
Esiste una sola regola: per prendere un libro, bisogna lasciarne un altro. Non occorre nessuna registrazione ne dei libri scambiati, ne dei lettori. Non c’è neppure l’obbligo di dover restituire il libro scambiato. Qualsiasi libro, tranne i libri scolastici e le enciclopedie.

Quali i risultati fin qui ottenuti?

Con il solo passaparola e l’uso intelligente dei social si sono ottenuti questi risultati:

    • 2 milioni di libri messi in circolo = Biblioteca diffusa
    • 3.000 punti di raccolta e condivisione
    • presenza in tutte le province italiane
    • oltre 200 bar   

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A Belpasso, il paese dove risiede Giuseppe e dov’è nato questo progetto, si è arrivati a 34 punti di condivisione su circa 18.000 abitanti. Questa la tipologia dei 3.000 punti che hanno fin qui aderito:

Proloco, cartolibrerie, panifici, bar, parrucchieri, ferramenta, agenzie viaggi, copisterie, paninoteche, negozi del caffè, lavanderie, associazioni, negozi di articoli sportivi, studi medici, negozi alimentari, scuole linguistiche, scuole musicali, tabaccherie, centri antiviolenza, ristoranti, poste private, C.A.F., centri ascolto, mercerie, ortofrutta, erboristerie, biscottifici, negozi di abbigliamento, parrocchie, farmacie, B&B, centri servizi, palestre, negozi telefonia, edicole, scuole di danza, studi produzioni TV, centri commerciali, sacrestie.

Come si aderisce?
Ci sono vari modi, a seconda del modo in cui si vuol aderire:

Per condividere un libro, basta andare in uno di questi punti di raccolta, lasciare il proprio libro e prendere un altro; volendo si può fare la sola donazione dei libri;
Per ospitare un punto di condivisione, basta mettersi in contatto con me (attraverso la pagina facebook del progetto) e mettere a disposizione una spazio iniziale di circa 50 cm, su cui alloggiare una ventina di libri. L’importante è iniziare, dopo quasi sicuramente si riceveranno delle donazioni di libri, tanti lettori donano i propri libri senza necessariamente ritirarne altri.

Il progetto è totalmente gratuito in ogni suo aspetto. Forniamo ampia ospitalità nella nostra pagina, logo, cartellini e vetrografia. I simpatizzanti possono condividere la nostra pagina facebook e/o i post delle nostre iniziative. Spesso da una semplice condivisione nasce un nuovo punto libri. Invitare i vostri contatti a lasciare un like alla pagina. Noi dedichiamo a questo progetto la cosa più preziosa che abbiamo, …il nostro tempo. Alle persone chiediamo di fare un uso intelligente dei social ed aiutarci a divulgare la conoscenza di questo progetto.

Nel tempo questo progetto ha avuto delle evoluzioni?
Certamente. Quello che all’inizio era soltanto un progetto socio-culturale di condivisione gratuita di libri, nel tempo si è arricchito di altri contenuti dal valore fortemente etico. Possiamo distinguere diverse fasi del progetto:

    1. creare dei punti di condivisione dei libri;
    2. Visto che parecchi punti di condivisioni (200) sono bar, abbiamo lanciato una campagna fortemente etica contro la ludopatia: Si ai libri, No alle slot machine. Nessuno nostro punto di condivisione ha slot machine, (ricordiamo che ogni anno in Italia vengono sperperati 25 miliardi di euro nelle sole slot machine);
    3. Vogliamo creare dei punti di recupero libri nelle Isole Ecologiche per intercettare tutti quei libri destinati alla discarica quindi al macero. Abbiamo creato la prima nel CCR del Comune di Pedara, sono in attesa di ricevere l’autorizzazione dal sindaco per crearne una all’interno dell’Isola Ecologica del Comune di Belpasso. Questo punto ha una forte valenza di rispetto dell’ambiente e della sacralità del libro, come veicolo del sapere; Educa al recupero e al riciclo.
    4.  Gli esercenti della nostra rete di condivisione sono degni della massima lode e ammirazione. Oltre a mettere a disposizione una parte di spazio commerciale per ospitare i libri, incentivano la condivisione offrendo sconti e/o regali ai lettori. Ad esempio i parrucchieri offrono una percentuale di sconto ai clienti che condividono i libri. I baristi offrono il caffè gratuito a chi condivide i libri;
    5. In collaborazione con la biblioteca di Belpasso vogliano creare una raccolta dei libri di testo di più di 50 anni fa, per iniziare a costruire un archivio storico, da mostrare ai giovani, per fargli conoscere dove e cosa hanno studiato i propri nonni;
    6. Far pressione sugli amministratori regionali e comunale affinché premino i comportamenti virtuosi, ad esempio abbassando le tasse locali (suolo pubblico e TA.RI.). 

      Vuole lanciare qualche appello?

      Stiamo provando a censire e riportare sulla Mappa Interattiva, i vari punti libro presenti sul territorio, segnalateci quelli della vostra zona.

      • Agli amministratori: di creare dei punti di recupero libri nelle Isole Ecologiche. Di investire in cultura, di premiare in qualsiasi modo i comportamenti virtuosi nella propria comunità.
      • Agli esercenti: di contattarmi per ospitare un punto di condivisione dei libri (è gratis);
      • Ai lettori: utilizzate questa opportunità, ma soprattutto date l’esempio ai vostri figli.                       

Foto: Guido Bigotti

La Bradipo Notizia ritorna domenica prossima

One Comment

  1. Enea Solinas Reply

    Un’iniziativa simile ad altre ma più diffusa e semplice nella sua chiarezza di regole e intenti.
    Metafora di scambio partitario, conoscenza reciproca, valorizzazione delle differenze.

    Da promuovere.

    Grazie Guido.

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