Il Fascino
Del Tempo Passato

notizia scelta da Guido Bigotti

___

Gorla, l’antico borgo milanese rischia di sparire, ma non è detta l’ultima parola…

____________________________________________________________________________

___

Un antico borgo milanese rischia di sparire sotto le pinze demolitrici, da diversi anni se ne parla, ma come ben sappiamo la gente fa la differenza e non è detta l’ultima parola, a riprova di questo vi lascio questo link. Sto parlando dell’antico borgo di Gorla, v’invito a leggere l’articolo tratto da blog.urbanfile.org per conoscere la storia di questo antico luogo della città meneghina.

___

Certo che Milano non è proprio capace di mantenere il fascino del tempo passato. Preservare, anche se costruisce torri e palazzi sfavillanti, l’antica anima che ritroviamo solo in angoli particolari sparsi nel suo territorio. Uno di questi si trova a Gorla e potrebbe venire cancellato per sempre.

Gorla Primo (che all’epoca era Gorlaprecotto) era uno degli antichi comuni confinanti che nel 1923, esattamente 100 anni fa, venne aggregato assieme ad Affori, Baggio, Chiaravalle Milanese, Crescenzago, Greco Milanese, Lambrate, Musocco, Niguarda, Trenno e Vigentino nella grande Milano per diventare un rione facente parte della città che ancora oggi viviamo.

Il nucleo antico del borgo di Gorla, si sviluppava prevalentemente lungo il canale della Martesana e a oriente dello stradone per Monza. Dove oggi si incrociano via Ponte Vecchio, via Asiago, via Aristotele e via Monte San Gabriele si trovava il vecchio oratorio di San Bartolomeo, una chiesetta dall’aspetto ancora rinascimentale nonostante sia stata costruita nel 1600 e dal grazioso campaniletto in mattoni e cuspide. La vecchia chiesetta (accorciata di una campata) è ora adibita a Biblioteca e sede di alcune attività parrocchiali della vicina e più grande chiesa di Santa Teresa del Bambin Gesù.

Di fronte alla graziosa chiesetta sconsacrata, si trova, ancora per poco un’antica cascina adibita sino a qualche anno fa, a trattoria. Si tratta dell’immobile di via Ponte Vecchio 6. Un cascinale dall’aspetto rustico, piazzato ancora in modo tale che chi percorre a piedi via Asiago debba per forza accorgersene in quanto il lato corto sporge di qualche metro rispetto al prospetto degli altri edifici della via. Un bel cortiletto ombreggiato da 5 alberi ormai adulti, cela una veranda ora un po’ cadente dopo anni d’abbandono. Sul lato, verso via Asiago una graziosa edicola con ampia cornice in terracotta protegge ed esalta un’immagine della madonna. Un cancello delimita il cortile dalla strada e sopra l’ingresso, segnato da due pilastri, si trova ancora la vecchia insegna del ristorante, “Il Molo”, ormai chiuso da anni.

___

Tutto quest’angolo di Gorla, dal sapore di un tempo andato, potrebbe sparire per sempre sotto le pinze demolitrici di un marchingegno, per lasciar posto ad un nuovo e più alto condominio. Infatti recentemente il piccolo edificio pare sia stato acquistato da una società immobiliare, che a quanto sembra, vuole proprio abbatterlo per costruirvi un edificio nuovo, certo più redditizio che andrebbe ad appoggiarsi al vicino del civico 4.

Voci dicono che la vecchia cascina essendo inclusa nell’ambito paesaggistico della Martesana, potrebbe essere vincolata, anche se nulla è confermato. Certo sarebbe bello se la vecchia cascina venisse preservata, restaurata e magari tornasse ad essere un ristorante.

Ma a giudicare dalle voci che corrono e dall’ultimo annuncio della Commissione Paesaggio del Comune di Milano, presto sapremo qualcosa in più e certamente non ci farà piacere.

Intanto in questi gironi le piante son state potate, preludio a qualcosa? Qui di seguito portiamo il rapporto della Commissione Paesaggio.

[rev4 – in corso? – 2022_09]
Via Ponte Vecchio, 6 (angolo Via Asiago / Via Aristotele / Via Monte San Gabriele) > ex Trattoria il Molo > PROGETTO NON ANCORA DIVULGATO
(destinazione non nota così come il progettista non noto)

[Consiglio Comunale >>> deliberazione 108 del 20.12.2021] >>> oggetto di segnalazione >>> riconosciuto “patrimonio dismesso con criticità L.R. 12 del 11.03.2005 – art 40.bis” per l’intero compendio

[COMMISSIONE PAESAGGIO] 29 del 08/09/2022 > Aut. Paes. – Demolizione edificio esistente e ricostruzione in sagoma. > FAVOREVOLE

Nel frattempo diversi alberi sono stati potati. (N.d.r.)

___

Foto: milanoguida.com

___

La Bradipo Notizia ritorna domenica 16 aprile

___

 

6 Comments

  1. Maria Gabriella Anania Reply

    Preservare il passato, non cancellarlo. Riqualificare i borghi antichi, non smantellarli. Mantenere una dimensione umana nelle relazioni, non incentivare l’isolamento sociale in strutture in verticale. Le relazioni, si sa, partono dal basso

  2. Giuseppe Florio Reply

    Purtroppo non conosco affatto questa zona di Milano e mi ha fatto piacere leggerne le sue origini.
    Sarebbe auspicabile preservare questi borghi con le loro storie.
    Grazie per avermi fatto conoscere questa realtà a me sconosciuta.
    Buona serata Guido.

  3. Rino Sciaraffa Reply

    Credo che non sappiamo più conservare il “bello” del nostro Paese combinando un mix letale di ragioni economiche a disinteresse storico.
    Grazie per questo articolo

  4. Guglielmo Ronaghi Reply

    Conservare il passato significa conservare la memoria, le proprie radici e le tradizioni che ci hanno accompagnato nel tempo. È un vero peccato lasciate andare così simili realtà, a poco a poco perderemo i passi più importanti della nostra storia

  5. Andrea Bertini Reply

    Bravo Guido,fai bene parlarne, speriamo che si possa fare qualcosa per conservare questi posti meravigliosi ,per le prossime Generazioni.Andrea Bertini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *