Enoc

di Guido Bertolusso

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Enoc viveva in luogo segreto, ma non abbastanza, una voce dal cielo lo raggiungesse, e in genere, queste voci sono sempre portatrici di seccature…

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Set figlio di Adamo generò Enos. Enos generò Enoc e questi a sua volta generò Iared.

Nonostante Giuseppe Flavio nel suo “Antichità” narri delle cognizioni astronomiche di Set, della sua invenzione dei caratteri ebraici e della suddivisione del tempo in settimane mesi e anni, suo figlio Enos, il cui nome significa “infermo” poiché introdusse nel mondo l’idolatria, l’assassinio e l’incesto, e chi più ne ha ne metta, non si dimostrò all’altezza dei progenitori in quanto ad avvedutezza: sfidato dai suoi contemporanei a spiegare loro come era stato creato l’uomo, egli raccolse sei zolle di terra, le plasmò, vi insufflò il soffio vitale e voilà, come il nuovo uomo prese vita Satana vi saltò dentro e si impossessò di lui facendo si che la generazione di Enos fosse la prima ad adorare gli idoli scatenando l’ira di Dio che per ritorsione comandò al mare di allagare e sommergere la terra, alle montagne di emergere diventando rocce e rupi, la statura dell’uomo si abbassò e i corpi iniziarono a decomporsi dopo la morte non più spandendo profumi, ma pestilenziali odori di morte.

Un’altra conseguenza fu che nelle generazioni successive l’uomo non fu più a immagine e somiglianza di Dio, ma assomigliò, come siamo ora, a scimmioni e le donne che riuscirono a sedurre anche gli angeli furono rese simili a sirene!

I Padri della Chiesa scrissero spesso di “angeli caduti”, quelli “scesi in basso” perché ebbero rapporti sessuali con le donne che li spinsero verso l’idolatria: essi furono condannati da Dio e confinati nelle regioni infernali come radice di tutti i mali a causa del sesso praticato con le figlie dell’uomo, ma gli spiriti generati da questi rapporti continuano a seminare il male, istigando l’uomo, il maschio, all’idolatria, all’immoralità e a ogni genere di peccato, portandoli così alla rovina, (si capisce così il perché ogni mamma di figlio maschio si intrometta sempre nelle scelte operate dal medesimo in caso di rapporto con il mondo femminile).

La depravazione dell’umanità iniziata ai tempi di Enos crebbe a dismisura ai tempi di suo nipote Iared per colpa di questi “angeli caduti”,che, vedendo come le figlie dell’uomo fossero belle e seducenti, presero a desiderarle cercandole come mogli  per generare i loro figli. Nonostante l’opposizione del loro capo Semeyaza e contro il suo anatema, duecento angeli scesero sulla cima del monte Hermon e si pervertirono insieme alle donne e insegnarono loro incantesimi, formule magiche, le virtù delle erbe e ogni genere di nefandezze: l’“angelica creatura”, la donna angelica della poesia stilnovitica e sopratutto di Dante, venerata e lodata come un angelo, era ancora di là da venire.

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Si sa da sempre che gli angeli non hanno sesso: come fecero non ci è dato di sapere, ma indubbiamente Dio deve averli castrati dopo, anche solo psicologicamente, sicuramente per le donne iniziò un periodo di pubblicità negativa…

Il frutto di queste unioni improprie furono giganti costantemente affamati che divorarono completamente la Terra e gli uomini facendo strage di ogni animale; Aza’zel, uno di essi, insegnò comunque agli uomini a forgiare il ferro e a produrre  coltelli per macellare, armi e scudi, e alle donne insegnò  l’uso dei cosmetici per gli occhi e il viso e introdusse il piacere di adornarsi di gioielli sempre più cari e rari (mannaggia a lui!): ognuno di questi “angeli caduti” insegnò qualcosa di negativo che fu subito imparato dagli uomini.

Ma indubbiamente la conseguenza più grave fu che gli insetti  cominciarono a pungere il corpo degli uomini fino alla scoperta del DDT.

Enoc viveva in luogo segreto, ma non abbastanza affinché una voce dal cielo lo raggiungesse, e in genere, queste voci sono  sempre portatrici di seccature:” Oooh Enoc! (questa voce aveva un che di toscano…) Questi angeli hanno abbandonato la retta via e si sono contaminati (la voce disse proprio coi!) con le femmine degli uomini, il che non va bene! Va da loro e “cazziali”! Di pure loro che comportandosi come uomini non troveranno pace né perdono, perché ogni volta che si rivolteranno nel letto con una donna rallegrandosi di aver generato progenie, ebbene, io Dio giusto e misericordioso, li farò piangere sulla rovina e la morte della loro discendenza, piangeranno e pregheranno e supplicheranno senza sosta, ma non otterranno mai clemenza né pace!”

Alla faccia del Dio buono e misericordioso…

Detto fatto Enoc si recò da Aza’zel e dagli altri angeli caduti e riferì loro ogni parola di condanna  del Signore; questi, in preda al panico, come novelli parlamentari, gli chiesero di scrivere una petizione pubblica a loro nome e favore e di leggerla per loro conto al Dio del cielo; Enoc acconsentì e con un sistema  simile al “telefono senza fili” interloquì con Chi di dovere:” Oooh grulli (sempre un che di toscano in quella voce burbera che rispose), non avete capito una sega: siete voi che dovete pregare e intercedere per gli uomini, non il contrario,  ché gli angeli siete voi e non loro! Vi siete divertiti e insozzati con le figlie degli uomini (disse proprio cosi!) generando giganti che saranno spiriti maligni sulla Terra perché generati dall’alto e traggono principio dai santi vigilanti, in cielo, ma sulla Terra saranno giganti che che porteranno solo rovina e afflizione. Questi spiriti insorgeranno contro chi li ha creati e imperverseranno fino al giorno del Giudizio universale: siete a conoscenza di abominevoli misteri che avete trasmesso alle donne e, mediante i quali essi commettono azioni perfide e malvagie sulla terra. Perciò dì pure a loro:” Voi non avrete pace!”.

Di qui il detto: la donna per piccola che sia, vince il diavolo in furberia.

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Foto: supercurioso.com

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Apostata Per Vocazione ritorna lunedì 15 maggio

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2 Comments

  1. Gabriele Monacis Reply

    Guido carissimo, grazie per i tuoi articoli che danno ai tuoi amici la possibilità di interloquire, come si faceva un tempo, nei salotti letterari, più, o meno, radical-scic. I testi ebraici hanno una visione del mondo estremamente patriarcale. Sono state rinvenute innumerevoli statuette femminili con regime adiposo ben rappresentato, indice di benessere, datate alcune oltre dieci, quindicimila anni fa e forse oltre. Tali reperti dimostrano che le civiltà più antiche del periodo descritto dalla Bibbia, erano matriarcali. La donna, capace di portare la vita, era il capo intorno alla quale veniva organizzata la vita sociale del villaggio. Ognuno aveva un compito preciso: i maschi cacciavano e difendevano il recinto dagli animali molesti. Le donne curavano la prole e fornivano il pasto, raccogliendo quello che la natura forniva per il focolare, come verdure e frutta selvatica, che conoscevano bene per tradizione atavica. Una divisione dei compiti che consentiva agli uomini di allontanarsi per le battute di caccia, o di pesca.
    Dopo la scoperta delle qualità del ferro forgiato, tutto fu più semplice, anche se con la selce si potevano ottenere ottimi risultati. Gli antichi Egizi non conoscevano il ferro. Il popolo Ebraico li stupì con effetti speciali, fuggendo da loro, ma abbandonandosi nel deserto all’idolatria. Furono puniti più volte dal Dio, almeno così scrivono nella Bibbia.
    Mi piace pensare al gigante Vulcano, che forgia i metalli dentro l’Etna, fra fumi e fiumi di lava incandescente. Ulisse restituì dignità a tutta la razza umana attraverso le parole che Omero gli mise in bocca. Quando il ciclope Polifemo chiese il suo nome egli rispose “ Nessuno”. Quando gli altri ciclopi chiamati da Polifemo, accecato dal re di Itaca per scappare, gli chiesero il nome dell’uomo che lo aveva privato della vista, rispose Nessuno. E quelli giustamente lo mandarono al diavolo. A proposito: quanto ha fatto comodo per risolvere problemi senza dare troppe spiegazioni la figura del povero diavolo, usato a piene mani da troppi uomini, in ogni tempo, per giustificare orrori perpetrati per la loro salvezza del mondo. E non si danno pace nemmeno nei tempi moderni. Noi uomini di buona volontà non ci stancheremo mai di raccogliere microplastiche sulla spiaggia, di combattere contro l’uso di DDT per la sopravvivenza delle api e di promuovere la pace per la concordia dell’umanità vessata dal potere idiota. Idiota perché rifiuta di riconoscere alle donne la loro metà del cielo. Ovunque e più vicino di quanto possiate immaginare. La canzone ? beh, è facile “ Imagine “ di John Lennon.

  2. Claudio Savergnini Reply

    Oggi voglio provare a essere breve.
    Leggendo di Set, figlio di Adamo, che genera Enos, il quale a sua volta genererà Enoc da cui discenderà Iared, eccetera, eccetera, mi è venuta alla mente la scenetta comica: “io sono Pdor, figlio di Kmer…”
    Allora, considerato che c’è già un commento serio da parte di Gabriele, ho preferito optare per un po’ di leggerezza. Metto al fondo il link di un breve video che è solo il finale, di breve durata, di una scena più lunga. Chi avesse il tempo di andarsi a cercare la scenetta completa (che dura una decina di minuti, sempre su youtube) scoprirebbe che in essa vi sono rappresentate, in chiave comica, alcune delle situazioni che Guido ha narrato in modo serio in alcuni dei suoi articoli dei mesi precedenti.
    Quando eravamo molto giovani, io Guido e Gabriele ci dilettavamo a scrivere testi e interpretare le nostre gag per far ridere gli amici (in un paio di occasioni lo abbiamo fatto anche in locali dove il pubblico non era costituito solo da amici) e poi, boh? Forse può spiegarlo la Teoria del Caos, laddove si dice che il battito d’ala di una farfalla in Arizona può scatenare un uragano a Tokyo… Chissà, forse una sera, uscendo dal palco, mi è caduto di mano un fazzoletto e… tac! Ci siamo ritrovati dopo otto lustri tutti e tre qui, sul Bradipodiario, a fare articoli autorevoli, serissimi commenti e malinconiche rievocazioni…
    Where have all the flowers gone?

    https://www.youtube.com/watch?v=_r05oEOQtYs Aldo, Giovanni e Giacomo: Io sono Pdor, figlio di Kmer.

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