Dpcm Di Natale

Nel flusso continuo di decreti mancava una chiara delucidazione… Quando la chiarezza è lampante. 

di Graziano Consiglieri Si Fa Presto A Dire…

Si fa presto a dire… Dpcm di Natale.

Nel flusso continuo di decreti mancava una chiara delucidazione di come l’italico popolo potrà apprestarsi a celebrare le feste di fine anno, avvicinarsi a pranzi e cenoni, spostarsi per la Penisola o il quartiere, fare visita ai parenti e, al termine di tutto, tornare a casa scevro da multe, denunce ed esaurimenti nervosi tipicamente natalizi.

Per cui, pensando di fare cosa gradita, provvediamo a cercare una quadra tra permessi e divieti.

Allora, partiamo dal colore delle zone: sparito il giallo, dimenticato da millenni il verde (tranne che nelle tasche), dal 24 dicembre al 6 gennaio l’Italia sarà bicromatica, ossia rossa o arancione. E fin qui è facile, no? Sì, facile.

Rossa festivi e prefestivi, arancione gli altri giorni, ossia la miseria di quattro giornate. Chiaro? Chiaro.

Ma in questi giorni rossi cosa potremo fare? Si può uscire a comprare? Il cibo ma non le mutande. Ma che orario fanno i negozi di alimentari nei giorni festivi? Fanno come al passato, che erano aperti la mattina di Natale e chiusi il 26? Ma cosa aprono a fare che tanto il pranzo non si può fare? Perché, non mangi se sei da solo? Mangio ma mi viene la depressione.

E al ristorante si può andare? No, perché sono chiusi! Ma mi hanno detto che l’asporto funziona! Funziona? Si, no, forse. Ma un ristorante ha convenienza a far solo l’asporto? E i bar? Si ma non puoi brindare, né stare al bancone. Al tavolino? Solo se tieni la maschera. Ma come faccio a bere con la maschera? Usa la cannuccia, facendola passare da sotto. Mi si appannano gli occhiali… Vabbè, al bar non ci vado.

Possiamo andare dai parenti per il pranzo? Oh, si… Ah, meno male. Sì, ma solo in due, più i minori di 14 anni. Ah, allora se vado dalla zia Maria con mio marito, mio figlio e tutta la classe di prima media posso, si? No! E perché, perché non sono parenti. Ma se siamo in cinque in famiglia? Dai nonni non puoi andare, perché siete più di due: ci si può muovere solo in due. Allora, faccio venire i due nonni a casa mia, così loro sono in regola.

Io scappo al mare, in montagna, sulla Sila. No, non puoi spostarti in altra regione fino al 7 gennaio. Ma i treni vanno, Sì, vanno. E perché vanno? Per riportarti a casa. Ma se io a casa ci sono già? Allora vanno per non tenerli fermi ad arrugginire.

E Capodanno? A casa…, con lo spumantino, la fetta di pandoro e il conto alla rovescia in tv. Ma da che cifra parte il conto alla rovescia? Da due, tanto non si può essere di più. Ho anche il cane e il gatto. Allora parte da quattro, ma non bluffare, non mascherare lo zio Pietro da gatto. Vabbè, dai, però il 2 posso uscire? No, è sabato! E il 3? Nemmeno, è domenica. Allora il 4? Il 4 si, ma non puoi uscire dal comune. Mai?? Solo se abiti in un comune con meno di 5000 abitanti e non fai più di 30 km. Il mio ne fa 6000, di abitanti, e casa mia dista 50 metri dal comune vicino! Non ci provare: zitto e vai nell’altra direzione, senza uscire dal comune!

E il 5 e il 6? Niente da fare, zona rossa: chiuso in casa! Tutti? Tutti tutti no, un’eccezione ci sarebbe? Ma dai, quale? Puoi uscire se ti chiami Gaspare, Melchiorre o Baldassarre, ma devi avere con te oro, incenso o mirra. Ma come faccio ad averli, se i negozi sono chiusi e Amazon è ingorgato? Senza doni, niente da fare: rimani a casa.

⇒ Foto: pixabay.com ≈ Prossimo Appuntamento: Mercoledì 20 gennaio

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