Cose Spiegate Bene

di Sara Migliorini

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Un saggio al giorno, per conoscere e approfondire, non fa male a nessuno

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Non so se succede anche a voi: comincia il mese di Dicembre e, invece che concludersi l’anno, sembra stia per arrivare la fine del mondo. Tutto diventa improvvisamente improrogabile, urgente, indispensabile. Bisogna correre sul lavoro, fuori dal lavoro, ovunque, anche se non si sa bene per arrivare dove. Io, da brava bradipa, eviterei di correre da qualsiasi parte e in qualsiasi modo, ma a volte non ci si può proprio esimere dal farlo. In questi frangenti capita che la stanchezza accumulata incida sulla concentrazione e sul poco tempo libero che rimane per la lettura. A corrermi in aiuto, per non rinunciare a una delle cose che più amo fare, oltre che le raccolte di racconti e le poesie, ci sono i saggi. Credo siano tre eccellenti soluzioni per concedersi il piacere della lettura anche quando l’intero creato non ci è amico: i racconti e le poesie per la loro forma breve, i saggi per la loro natura di “spiegazione”, che può esser interrotta e ripresa senza la paura di interrompere un dialogo sul più bello o con il rischio di perdere il filo di una trama intricata.

A proposito di saggi è nato giusto un anno fa un esperimento molto interessante, e a mio parere riuscito, frutto della collaborazione tra la casa editrice Iperborea, specializzata nella pubblicazione di autori appartenenti all’area nord-europea, e Il Post, quotidiano online nato come contenitore di articoli provenienti dalla stampa italiana e internazionale, ma arricchitosi ben presto con contenuti originali di redattori e collaboratori. Questo progetto prende il nome di “Cose spiegate bene” e si tratta di numeri monografici, ognuno dedicato all’approfondimento di un tema specifico attraverso articoli, grafici e illustrazioni.

Il primo numero ha come sottotitolo “A proposito di libri” ed è una vera chicca per tutti quelli che, come me, amano profondamente leggere. Da dove nascono i loghi delle case editrici e cosa significano? Perché quasi tutti i libri sono stampati con lo stesso carattere tipografico? Quali decisioni si celano dietro la scelta di una copertina? Quanto tempo ci vuole perché nasca un libro, perché l’idea di un autore si trasformi in un volume di carta tra le mani di un lettore? E l’editor esattamente di cosa si occupa? Quanti professionisti e quali professioni si nascondono dietro un oggetto in apparenza così semplice? Come si inseriscono gli audiolibri nel mondo del cartaceo? Queste e tantissime altre curiosità trovano risposta in queste pagine grazie a capitoli brevi, esaurienti, chiari.

Non siete feticisti come me in merito a tutto ciò che ruota intorno al mondo dei libri e preferireste approfondire altri argomenti? Ci sono altri titoli che vengono in soccorso. “Questioni di un certo genere” affronta un argomento quanto mai attuale, ossia il dibattito sull’identità sessuale. L’identità di genere è una questione ben più complessa di un fiocco rosa o azzurro assegnato alla nascita e, per muoversi in questa complessità, è necessario avere le idee chiare in materia di lingua, di diritti e di consapevolezza. “Le droghe, in sostanza” cerca di gettare luce su un tema altrettanto attuale e spesso banalizzato. Le sostanze che vengono denominate droghe sono tante e diverse tra di loro, così come lo sono gli effetti del loro utilizzo, che variano a seconda delle dosi, della persona che le usa e delle ragioni per le quali lo fa, perché il confine tra droga e farmaco è meno netto di quanto si possa pensare. “E giustizia per tutti” si occupa di un argomento complesso qual è quello della giustizia, una materia delicata sulla quale capita di schierarsi e dividersi superficialmente tra colpevolisti e innocentisti, ma dietro alla quale c’è troppa ignoranza sul reale funzionamento dei meccanismi che la regolano.

Ognuno di questi argomenti viene sviscerato in maniera meticolosa, con un linguaggio semplice e appropriato e i volumi costituiscono sia un’ottima base di partenza per eventuali approfondimenti, sia dei testi a sé stanti qualora si volesse solo avere un’infarinatura dell’argomento trattato. Se vi state domandando se sono solo questi i saggi appartenenti a questa collana, la risposta è sì e aggiungo, per il momento. Perché spero con tutto il cuore che a questi quattro se ne aggiungano con il tempo tanti altri. D’altra parte le cose spiegate bene esigono tempo per esser fatte bene, ma noi bradipi non abbiamo fretta, vero?

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Il Bradipo Legge ritorna mercoledì 11 gennaio

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2 Comments

  1. Paolo Santangelo Reply

    Grazie Sara per il suggerimento, tu poi sei altrettanto bravissima a spiegare a noi questi spunti interessanti.

  2. Maria Rita Reply

    Grazie Sara che hai sintetizzato così bene tematiche “corpose”, interessandoci all’acquisto di questi saggi…il fatto è che sono tematiche che si prestano a varie “interpretazioni”…dipende l’approccio da dove parte. Un po’ come la storiografia per valutare i testi di storia…

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