Guardate La Fotografia

di Giuseppe Rissone

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Guardate con attenzione la fotografia, dallo scatto potete capire quanto siamo bradipi…

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É abbastanza normale che quando un gruppo di persone s’incontra per una festa, concludano la giornata con una foto ricordo, però esiste un gruppo che fa eccezione, questo è quello composto da collaboratori e redattori di questo sito…

Domenica 20 novembre nei locali della chiesa valdese di corso Oddone a Torino, si è svolta una festa bradipa, 14 partecipanti tra amici, lettori, collaboratori e redattori, il numero sino a pochi giorni prima era decisamente più alto, poi influenza e Covid lo hanno ridotto notevolmente. Nonostante queste defezioni la giornata è trascorsa allegramente tra giochi, visita al tempio, chiacchiere e un pranzo condiviso. L’intento – credo riuscito – era quello di far crescere la conoscenza reciproca tra chi a vario titolo “s’incontra” sul sito. Presenze torinesi, ma anche da Asti, Ferrara, Milano, Nichelino, Orbassano, danno il senso che la volontà di conoscersi di persona é un desiderio forte e importante per tutti/e. Abbiamo ovviato in parte alle assenze con alcune telefonate, in particolare con i nuovi collaboratori Angela Melis da Tempio Pausania, e Rino Sciaraffa di ritorno da Trieste.

Oltre al sottoscritto estensore di questo articolo erano presenti, Max Cambellotti creatore del logo del nostro progetto, Antonella, Salvatore, Claudio, assidui lettori, Gianfranco Gonella, Umberto Scopa – accompagnati dalle rispettive consorti Lucia e Rossella – Enea Solinas redattori, Guido Bertolusso, Giovanni Bresciani, Laura Martini, Laura Morelli collaboratori.

E’ quando una buona parte dei partecipanti era già sulla via del ritorno, nella sala si è alzata una voce: non abbiamo nemmeno fatto una foto… Silenzio iniziale a cui si sono aggiunti in seguito gli scontati: ma dai… ma nooooo… che peccato… ce ne siamo dimenticati…

Cosi i pochi reduci si sono messi in posa, e come ovviare alla non presenza nel click quantomeno di collaboratori e redattori, semplicissimo con un fotomontaggio.

A conclusione di questo breve scritto, voglio dedicare a tutti i partecipanti, agli assenti forzati e a tutti voi lettori, la canzone La fotografia di Enzo Jannacci tratta dall’album Guardando la fotografia del 1991, il brano racconta di un uomo dedito all’alcool che perde il più piccolo dei suoi due figli (nella foto “senza motorino”, a differenza del maggiore, perché ha solo 13 anni) durante un tentativo di rapina a una lavanderia, e rivela tutto questo al Maresciallo dei Carabinieri accorso come lui sul luogo della tragedia, confessando, oltre al suo senso di colpa, di essere un ladro anche lui. V’invito a leggere il testo, riportato qui di seguito:

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Uhe, no guarda la fotografia
sembra neanche un ragazzino
io, io son quello col vino
lui, lui è quello senza motorino
così adesso che è finito tutto e sono andati via
e la pioggia scherza con la saracinesca della lavanderia
no io aspetto solo che magari l’acqua non se lo lavi via
quel segno del gesso di quel corpo che han portato via
e tu maresciallo che hai continuato a dire andate tutti via
andate via che non c’è più niente da vedere niente da capire
credo che ti sbagli perché un morto di soli tredici anni
è proprio da vedere perché la gente sai magari fa anche finta
però le cose è meglio fargliele sapere.
Guarda la fotografia
sembra neanche un ragazzino
io son quello col vino
lui è quello senza motorino
era il solo a non voler capire d’esser stato sfortunato
nascere in un paese dove i fiori han paura e il sole è avvelenato
e sapeva quanto poco fosse un gioco… la sua faccia nel mirino
la… ohi… la… da… daradan… daradan… daradan…
è finita la pioggia tutto il gesso se l’è portato via
lo so che ti dispiace maresciallo, ma appoggiato alla lavanderia
era il mio di figlio, e forse è tutta colpa mia perché
perché come in certi malgoverni se in famiglia il padre ruba
anche il figlio a un certo punto vola via
e così lui non era lì per caso no. Anche lui sparava e via
ma forse il gioco era già stanco e non si è accorto neanche che moriva
guarda la fotografia
sembra neanche un ragazzino
io son quello col vino
lui è quello senza motorino
guarda la fotografia
sembra neanche un ragazzino
io son quello col vino
lui è quello senza motorino
la fotografia la fotografia la fotografia
tutto il resto è facce false della pubbliciteria
tutto il resto è brutta musica fatta solamente con la batteria
tutto il resto è sporca guerra stile stile mafieria
la fotografia tu che sei famoso, firma firma per piacere la fotografia.

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Un racconto decisamente diverso dalla nostra fotografia, ma allo stesso modo le due istantanee raccontano una storia, la nostra quella di un progetto che collega e crea relazioni tra persone molto diverse tra loro, che mettono in primo piano l’incontro semplice, diretto e senza filtri, che usano il virtuale per intessere occasioni reali. La nostra giornata si è conclusa – da un’idea di Enea Solinas – con la consegna a tutti partecipanti di un bigliettino con scritto per ognuno un proposito da realizzare entro il 20 novembre 2023, anche gli assenti riceveranno il bigliettino nelle prossime settimane. e come dice Jannacci guardate la fotografia…

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Foto: Giuseppe Rissone

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Bradipo Reporter ritorna giovedì 1 dicembre

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2 Comments

  1. Laura Morelli Reply

    ma pensa te che il bradipo nuota velocissimo e che gli gira la testa come una trottola … caro diario più che la foto mi è piaciuta la torta…e nessuno ha dimenticato di assaggiarla ;)))

  2. Enea Solinas Reply

    Caro Diario di bordo… Ora non so se posso dire così, visto che a nuotare siamo dei fulmini. Diciamo diario di bordo di terra. Riguardo la fotografia e la osserverò anche da altri dispositivi che dal telefono appare sforbiciata. O ridotta.
    La giornata è stato un ritrovo perché c’era una certa partecipazione e senso di comunità nonostante che tra noi alcuni si trovavano insieme per la prima volta. Merito di idee comuni, affinità di modi di essere pur nelle differenze e una storia di 14 anni che prosegue cammin facendo… E aggiungo citando… A camminar, cammin si apre. Il dono più bello dopo la compagnia e la tranquillità della giornata sta in questo progetto che non si prefigge dei fini ma si dipana e costruisce a seconda della partecipazione e degli orizzonti che si scorgono di anno in anno. Lentamente ma mai monotoni. Ogni volta piccoli semplici cambiamenti, nuovi spunti e propositi. Ipotesi per progredire senza seguire ansia di sviluppo e crescita.

    Bello far parte di un progetto e di un collettivo che si consolida e cresce nel tempo e si supporta. Un primo grande risultato e una conferma rispetto al nostro manifesto. Il sito, la passione di scrivere e comunicare è un piccolo spazio e un pretesto per incontrarsi e incontrare nuove realtà.

    Un antidoto a tanto web disordinato, monotono e narcisista che sfoga malamente la noia. È capitato spesse volte anche a me, talvolta in forma un po’ distorta anche attraverso bradipodiario quando la dimensione virtuale sembra prevalere e si procede in modo routinario… La società bene o male che sia non è un luogo accogliente di per sé per chi ha queste istanze personali. Ma in questa massa informe nascono e resistono ambiti come questo.
    Quanto alla torta sono contento che sia stata gradita… Sono parecchio fuori forma ma feste come queste sono un bel pretesto anche per condivisioni di questo tipo.

    Chissà che non appaiano dei piccoli report e aggiornamenti periodici su queste stesse pagine così da condividere ulteriormente il work in progress
    Slow… Very slow… 😅

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