Un Sabato Eretico

di Laura Rissone Laura Rissone

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Un pomeriggio eretico… un pomeriggio d’incontro reale, come inizio per altre attività

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Per la serie pochi ma buoni, si è svolta sabato 23 aprile presso il tempio valdese di corso Oddone, 7 a Torino, l’iniziativa organizzata dal nostro collettivo denominata Un Sabato Eretico, tra Catari e Valdesi.

Dopo una breve presentazione curata da Giuseppe Rissone sulla genesi e storia di bradipodiario e delle sue attività, la pastora valdese Sophie Langheneck ha raccontato la storia del movimento valdese, a partire dal 1200, movimento che si sviluppa in Francia e in Italia grazie alla scelta e alla predicazione del mercante di Lione Pietro Valdo – che attraverso diverse eventi nel 1532 ha aderito alla Riforma protestante di stampo calvinista – sino alla situazione odierna, con chiese non solo presenti nelle valli Chisone, Germanasca e Pellice del Piemonte, ma in tutta Italia, con particolare attenzione alla realtà torinese. Un viaggio lungo 800 anni, tra persecuzioni, fughe e ritorni, per arrivare nel 1848 alle libertà civili e politiche – non di culto, insieme alla comunità ebraica – concesse da re Carlo Alberto attraverso le Lettere Patenti. Per concludere alcuni cenni al patto d’unione con la chiesa metodista del 1979; con la scelta di approvare nel 1967 il pastorato femminile e l’Intesa con lo stato che si è conclusa il 21 febbraio 1984, con la firma tra il presidente del consiglio Bettino Craxi e il moderatore della Tavola, il pastore Giorgio Bouchard. Una serie di “fotografie” non esaustive, ma sufficienti a comprendere la complessità e la storia di un movimento prima, e una chiesa dopo, che prosegue il suo cammino di predicazione della Parola di Dio, senza dimenticare l’importanza dell’intervento sociale e culturale nella società.

Dai presenti sono giunte domande sulle Intese con lo Stato e sulle differenze con le altre chiese evangeliche, come ad esempio i battisti. Da sottolineare che la comunità di Torino organizza da diversi anni l’attività Tempio Aperto, visite guidate ogni sabato dalle 15 alle 18 in corso Vittorio Emanuele, 23.

Successivamente è toccato a Max Cambellotti fare le veci del giornalista/scrittore Graziano Consiglieri – assente giustificato – e presentare la trilogia dedicata ai Catari. Riportiamo un estratto dell’intervento scritto da Graziano Consiglieri:

Un popolo perseguitato, una religione stroncata nel fuoco dei roghi. “Eretici” per definizione della chiesa di Roma, i catari sono diventati l’emblema della persecuzione in campo religioso e politico. Loro, assieme ai fedeli di altre confessioni religiose, mettevano in discussione i dogmi cattolici e chiedevano un ritorno ai valori originali dell’insegnamento di Gesù, lontani dalle ricchezze, dall’opulenza e dalla corruzione economica e morale dei prelati, oltre che da tutto un castello di regole e imposizioni che avevano allontanato e fatto passare in secondo piano il messaggio di amore, di fratellanza e di serena convivenza tra le persone, in nome del potere di pochi.

Sviluppatosi soprattutto in Francia e in Italia, il movimento del catarismo segnò oltre tre secoli di storia, grossomodo dall’anno mille agli inizi del Trecento, quando gli ultimi seguaci della fede vennero bruciati vivi sul rogo e, con loro, svanirono anche gli ultimi testimoni della fede.

Il catarismo fu l’unica dottrina cristiana contro la quale la chiesa di Roma, ma anche il re di Francia, per motivi economici e politici, scatenò una crociata, guerra santa – dal 1208 al 1229 e poi altri dieci di guerra, con l’assedio conclusivo del 1244 e il massacro degli abitanti di Montsegur – che, altrimenti, è sempre stata rivolta contro gli islamici.

I libri di Graziano Consiglieri, non sono una ricostruzione, un saggio, ma tre romanzi strutturati come thriller storici, che vogliono portare il lettore a riscoprire, attraverso una narrazione moderna e avventurosa, quelli che furono gli eventi del tempo, le basi della fede catara, le sofferenze di molte decine di migliaia di persone che persero la vita (o furono costrette ad abiurare) a causa di ciò in cui avevano fede. Tre romanzi in cui la realtà attuale, con personaggi dei nostri giorni, si mescola costantemente a quella medievale e di altri periodi storici, alla ricerca di un tesoro (romanzato quanto si vuole, ma un tesoro dei catari è veramente esistito), ma anche in lotta, come nel medioevo, con forze opposte, decise a preservare lo stato delle cose, così come avvenne otto secoli prima.

Da parte del collettivo esiste la volontà nell’organizzare momenti d’incontro, diversi come argomento e proposta, cosí come i luoghi e le località, con l’obiettivo di dare sempre più importanza al reale e non solo al virtuale. Seguiteci e presto comunicheremo le date. Se siete interessati ai romanzi sui Catari e a un breve trattato sui Valdesi potete contattarci scrivendo a info@bradipodiario.it


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