Diario Dell’Isolamento 8

In questi giorni dove siamo costretti a rimanere il più tempo possibile in casa, come redazione abbiamo deciso di raccogliere impressioni e riflessioni su cosa succede nelle nostre città. Augurandoci che questo spazio abbia breve durata, proseguiamo, in questo ottavo appuntamento, con un contributo di Guido Bigotti di Milano.

BICICLETTA IN “SALUTE”

Come noi anche le nostre bici sono in quarantena, una quarantena molto forzata per loro che se potessero scarrozzerebbero perle vie delle città o delle strade di campagna anche sole… 

Ma visto che questo al momento non e’ possibile, torniamo con i piedi per terra. Il coronavirus ci sta impedendo di pedalare: ma la sosta forzata può essere un momento propizio per tutte quelle piccole ma grandi azioni di manutenzione, ordinaria e straordinaria, di cui la nostra bicicletta ha bisogno (sopratutto per restare ferma in cantina) e che abbiamo sempre rimandato per pigrizia. Ecco allora alcuni consigli pratici per tornare a macinare chilometri quando questo sarà nuovamente fattibile.

Vediamo per prima cosa la manutenzione dei pneumatici e delle relative camere d’aria. L’ideale sarebbe avere dei ganci dove appendere la bici. In questo modo gli pneumatici dureranno più a lungo e anche il peso dee mezzo non ricadrà sui raggi. Qualora questo non fosse possibile, si può sempre pensare a lasciare la bici a testa in giù, cioè appoggiata al sellino e al manubrio (naturalmente a terra, per appoggiarla, mettete un vecchio giornale o meglio un lenzuolo per evitare attriti con il pavimento). Gli esperti, raccomandano sempre di sgonfiare leggermente le gomme, per non lasciarle in pressione.

Se la bici in quarantena deve restare in cantina, allora e’ meglio lasciarla pulita. Se non avete lo spazio per farle una doccia generale, allora, potreste fare questa operazione a zone, con un panno bagnato, per rimuovere quei segni di sporco che rischiano di diventare con il tempo incrostazioni permanenti e pericolose. Attenzione! Dopo il bagnetto, la bici va sempre asciugata.

Per chi invece non ha la possibilità di un riparo, ma posteggia la propria bici nelle rastrelliere condominiali (come nel mio caso), la manutenzione e’ alquanto difficile. Il consiglio che posso darvi, come da mia esperienza sul campo è quello di procurarvi un grande telo di plastica o in sua mancanza, di due o tre sacchi della spazzatura condominiali e di nastro adesivo e di coprirla il più possibile, in modo che sia riparata dalla pioggia ma anche dal sole di queste prime giornate primaverili. Quando sarà possibile, una volta spacchettata procederei con la pulizia come vi ho suggerito in precedenza e dei consigli che vi darò tra poco.

La catena, gli ingranaggi e i componenti del cambio sono forse le parti più delicate. Dopo la pulizia occorre sempre lasciare questi pezzi lubrificati. Per farlo al meglio, conviene affidarsi a qualche esperto in materia (magari un amico ciclista), e di utilizzare un prodotto adatto, che non rischi di rovinare le componenti. Non esagerare pero’! Lubrificare non significa inondare di grasso, olio, ecc. Quindi e’ meglio utilizzare liquidi ad hoc., un poco alla volta, magari una volta ogni due settimane, piuttosto che utilizzare un prodotto in una volta sola. 

Vediamo ora la manutenzione dei freni. Perché non sfruttare questo momento di quarantena per una loro corretta manutenzione? Avete tutto il tempo necessario per cambiare i pattini oppure le pastiglie dei vostri freni a disco; in modo da non farsi trovare impreparati all’inizio della stagione estiva e finalmente buttarvi in una gran corsa con il vostro bolide a due ruote. 

Concludiamo con la copertura, non serve un telo tecnico, a volte basta una vecchia coperta o un vecchio lenzuolo per coprire il vostro mezzo ciclistico. Un modo banale per proteggere dalla polvere ma anche dall’umidità (presente soprattutto nei solai, nelle cantine e nei garage) che è il nemico numero uno delle componenti più delicate e che rischiano di essere intaccate dalla ruggine. La copertura è importante anche per le parti in plastica o in pelle, che si preserveranno in modo migliore.

GUIDO BIGOTTI

Foto: Bike Italia – pixabay.com

Diario Dell’Isolamento ritorna mercoledì 22 aprile

14 Comments

  1. Paolo Santangelo Reply

    Si vede Guido tutto l’amore che hai per la bici, trattata con tutta la delicatezza e la cura verso una persona cara

  2. Gino Granata Reply

    Ottime informazioni per chi possiede una bici, io non sono tra questi.
    Comunque complimenti per essere stato così esauriente.
    ciao Guido e Katya

  3. Susanna Tamplenizza Reply

    Grazie Guido, non ci avevo proprio pensato. Ho sempre portato la bici dal ciclista per qualsiasi necessità, ma forse è l’occasione per me di diventare autonoma e di provare!
    Un abbraccio.

  4. Anna Carlevaro Reply

    Bravo Guido! Articolo scritto molto bene. Io non ho la bici ma mi hai fatto venire voglia di acquistarla, appena potremo evadere?

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