Ferrara: Terra, Acqua, Aria E Un Francobollo

di Umberto Scopa Umberto Scopa


Di qua e di là del Po, tutti figli di Nicolò… una leggenda ferrarese

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Questa lettura vocale è un estratto dalle mie ricerche di storie e curiosità che riguardano la città dove sono nato e vivo. Al lavoro complessivo ho dato un titolo scherzoso: “Tutti figli di Nicolò”. Naturalmente necessita di una breve spiegazione, soprattutto per i non ferraresi. C’è un noto detto a Ferrara e recita così: “..di qua e di là del Po, tutti figli di Nicolò”. Secondo una nota leggenda infatti una larga parte della cittadinanza ferrarese discenderebbe direttamente da Nicolò d’Este. Questo perché la virilità di Nicolò spaziava, sempre secondo la leggenda, su un’area misurabile in ottocento amanti locali: a parte il dubbio merito di aver reso cornuto il suo stesso popolo con queste relazioni extraconiugali, avrebbe generato un numero incalcolabile di figli illegittimi che sarebbero anche gli antenati degli attuali ferraresi e da qui viene il mio titolo scherzoso, che non è più veritiero di quanto lo sia la leggenda da noi adottata. In ogni modo, se vogliamo trarre dalla leggenda anche un messaggio pacificatore, la locuzione “di qua e di là del Po” potrebbe suggerire finalmente un’insospettabile fratellanza con gli amati-odiati rodigini. A parte queste note scherzose, quello che vi propongo qui è un breve estratto di 15 minuti dove vi racconterò, come in una chiacchierata, cose che sembrano distanti fra loro ma rivelano invece essere connesse da una precisa relazione: molte le saprete già, alcune invece meno ovvie, le ho distillate nel corso di tante letture e mi risultano essere quasi sconosciute. Sentirete parlare molto del fiume che è l’anima di tutto il nord Italia, senza trascurare quello che la sua corrente oggi trasporta: trovandosi Ferrara nel tratto terminale del fiume assiste, da osservatrice tristemente privilegiata, al completo inventario di tutte le schifezze che il nord Italia vi riversa. Ci saranno molti andirivieni nel tempo tra passato e futuro: farò cenno a come il  fiume era considerato nei tempi andati e come si è legato alla diceria che designa i ferraresi “mangiatori di pane”. Sentirete una storia molto singolare sull’“allegria perduta nell’atmosfera ferrarese” (le virgolette alludono ad un doppio senso che la lettura vi svelerà), e a tutto questo appiccicherò anche un “francobollo” molto particolare che scoprirete legarsi al tema del discorso. E spedirò il tutto verso la curiosità di chi vorrà interessarsi.



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