Momo

di Sara Migliorini

___

Una storia senza tempo che, senza moralismi, insegna il significato più vero proprio del tempo.

____________________________________________________________________________

___

Momo è una bambina speciale. Indossa vestiti più grandi di lei, rattoppati e coloratissimi, e vive in un anfiteatro abbandonato alla periferia di una non meglio specificata città. Fuggita dall’orfanotrofio, solo apparentemente è sola, perché Momo ha un dono più unico che raro: sa ascoltare. Ascoltare vuol dire donare il proprio tempo all’altro per comprenderlo, confortarlo, esserci. Per questo motivo Momo è sempre circondata da amici, sia adulti che bambini, con i quali il tempo trascorre in armonia e allegria.

Tutto sembra perfetto quando in scena compaiono i Signori Grigi. Vestono abiti grigi, portano sulla testa bombette grigie, fumano sigari grigi, hanno facce grigie e spandono intorno a loro gelo e tristezza. La loro presenza, in apparenza inosservata, ha conseguenze letali, perché il loro compito è quello d’indurre gli uomini a risparmiare tempo per depositarlo in una fantomatica cassa di risparmio, dove verrà, in un non ben precisato futuro, restituito agli uomini stessi con tanto d’interessi.

La vita di tutti i giorni, come la conoscevano gli uomini, composta da attimi di svago, di riposo e d’incontro cessa d’esistere. Non c’è più tempo per fermarsi a scambiare due chiacchiere con un amico, non c’è più tempo per andare a trovare i genitori o giocare con i figli, non c’è più tempo per corteggiare la persona amata, non c’è più tempo per una semplice pausa contemplando un cielo azzurro o un prato fiorito. Tutto deve essere efficienza, produttività e lavoro.

L’unica persona immune all’influenza dei Signori Grigi è Momo, una presenza minuscola che inceppa un piano diabolico. Con un atto straordinario di coraggio e di amore, Momo intraprenderà un viaggio ai confini del tempo e, insieme alla tartaruga Cassiopea e a Mastro Hora, restituirà ad adulti e bambino il senso del tempo e la pienezza della vita.

___

Questa è in estrema sintesi la storia narrata in “Momo” di Michael Ende, a voi il piacere di scoprire il mondo e i personaggi creati dallo scrittore tedesco e le profonde riflessioni sul tempo e sulla vita contenute in queste pagine.

Io conoscevo già Michael Ende come scrittore e chissà anche quanti tra di voi. “La storia infinita”, “La notte dei desideri”, una raccolta di racconti di fantasmi avevano accompagnato alcuni pomeriggi della mia infanzia e pre-adolescenza. Non avevo, però, mai letto “Momo” e non credo sia un caso essermi imbattuta ora  in questo libro. Sono reduce da un mese di dicembre pesantissimo e annichilente e sentivo il bisogno di un libro-coccola per riprendermi. Questo è stato per me “Momo”, un libro solo apparentemente per ragazzi. Non credo alla divisione delle letture per generi, questo è per uomini e questo per donne, questo per ragazzi e questo per adulti. Un libro scritto bene è per tutti, senza distinzioni di sesso o di età, e “Momo”, secondo me, ha molto da dire a chiunque, soprattutto in questi tempi un po’ balordi.

Credo che tutti, chi più chi meno, ci troviamo a vivere in una sorta di centrifuga, dove ci viene richiesto di essere sempre preparati, pronti, efficienti, dei piccoli automi sempre pronti a scattare per correre. Correre dove, poi? A fare cosa? A produrre di più? A formarci un’opinione sull’ultimo evento mediatico del momento, anche se non ce ne importa un bel nulla? Ad essere presenti con l’ennesimo inutile post sui social? Questa spinta a vivere con l’acceleratore premuto, come se ci perdessimo il senso della vita rallentando, ci condanna, in realtà, a una vita vuota. Il famoso tempo risparmiato degli Uomini Grigi è tempo perso. Quello che dà valore a una vita è il tempo speso bene, il tempo che trascorriamo con le persone amate, il tempo che dedichiamo alla nostra crescita spirituale, anche il tempo in cui ci abbandoniamo all’ozio per il semplice motivo che ci va di farlo in quel momento, senza costrizioni dall’esterno e senza ansie. Oppressi dalla sensazione di avere sempre troppo poco tempo a disposizione, è importante capire che siamo noi e solo noi i padroni del nostro tempo e sta a noi farne buon uso. Momo e i suoi amici ( menzione d’onore, per me, per Beppo lo Spazzino ) ci aiuteranno a comprenderlo nel modo più dolce e semplice possibile, senza alcun intento moraleggiante.  Vi lascio con un piccolo estratto di saggezza.

“Esiste un grande eppur quotidiano mistero. Tutti gli uomini ne partecipano ma pochissimi si fermano a rifletterci. Quasi tutti si limitano a prenderlo come viene e non se ne meravigliano affatto. Questo mistero è il tempo. Esistono calendari e orologi per misurarlo, misure di ben poco significato, perché tutti sappiamo che talvolta un’unica ora ci può sembrare un’eternità, ed un’altra invece passa in un attimo…dipende da quel che viviamo in quell’ora. Perché il tempo è vita. E la vita dimora nel cuore.”

__

Foto: Sara Migliorini

__

Il Bradipo Legge ritorna mercoledì 8 marzo

___

 

3 Comments

  1. Susanna Tamplenizza Reply

    Grazie Sara, l’avevo comperato per i miei figli adolescenti ma non l’ho mai letto. Visto che anche io mi sento abbattuta, leggerò il tuo libro-cura, da cui mi aspetto molto. Abbraccio.

  2. Giuseppe Florio Reply

    Ciao Sara, ho finito di leggere ora il tuo articolo, scritto come sempre con uno stile leggero ma che ti prende dentro al punto da incuriosirti a leggere il libro.
    Magari in futuro ti chiederò di prestarmelo se vuoi.
    Complimenti! Un abbraccio
    Vanda

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *