Il Fiocco

di Sara Migliorini Sara Migliorini

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Un racconto brevissimo e una carrellata di suggestive illustrazioni per accogliere il nuovo anno

Questa volta vorrei parlarvi di un piccolo, grande libro. Piccolo nel numero di pagine, poco più di una cinquantina, ma grande nel formato e nel messaggio che ci lascia. Si tratta di “Fiocco” di Bertrand Santini e Laurent Gapaillard.

Il libro è ispirato ad un racconto del matematico e astronomo Johannes Keplero, “Strena seu de nive sexangula”. Siamo a Praga, il giorno di Capodanno dell’anno 1611, momento di passaggio tra vecchio e nuovo anno. E, dal momento che anche noi, io che scrivo e voi che leggete, siamo a cavallo di tale ricorrenza, non posso fare a meno di domandarmi se, nelle epoche passate, questo simbolico rito di passaggio tra una fine e un nuovo inizio avesse maggior valore e significato di quanto non ne abbia ai giorni nostri, in cui tutti, o quasi, si è schiacciati dal dovere assurdo di festeggiare a tutti i costi, a qualsiasi costo. Perdonate l’intermezzo, torniamo alla nostra Praga di inizio Seicento.

L’imperatore Rodolfo II allestisce un sontuoso banchetto, al quale partecipano tutte le personalità più ricche e importanti del regno. I potenti del reame non possono sfigurare davanti al sovrano e assistiamo ad uno sfoggio di ricchezza e opulenza senza fine: chi indossa le vesti più raffinate, chi sfoggia i gioielli più costosi, chi offre all’imperatore il dono più prezioso e ricercato. Nel bel mezzo di tutta quest’ostentazione arriva, in ritardo e vestito con un semplice abito nero, il matematico di corte Keplero, protetto del sovrano, portando con sé un dono inaspettato: un fiocco di neve sul palmo della mano. A chi lo irride e a chi si scandalizza per tanto ardire, il giovane Keplero risponde: “Niente è più prezioso di tutto” e invita a rivolgere il cannocchiale, strumento di nuova invenzione, verso il frammento di neve per rivelarne il mistero e la meraviglia. Perché “ I fiocchi sono lettere/Inviate dal Cielo,/Messaggeri del pensiero delle stelle.”

Le parole di Bertrand Santini, soprattutto in questo passaggio, lasciano spazio alla potente fantasia e alla maestria di Laurent Gapaillard, che nella ricchezza delle immagini ricorda certe incisioni cinquecentesche. Le sue illustrazioni erompono con prepotenza dalle pagine in un caleidoscopio infinito di figure. Non è sufficiente una sola occhiata, ad ogni nuovo sguardo emergono dettagli prima non notati e ci si perde nella perlustrazione delle varie tavole. Solo lui poteva rendere graficamente il concetto espresso nel racconto, e cioè la rivelazione dell’infinitamente grande nell’infinitamente piccolo, il piccolo fiocco di neve che diventa metafora dell’intero universo. Rivelazione che porta con sé una nuova consapevolezza, che non è l’uomo al centro dell’universo. Ogni certezza dell’uomo crolla, ogni presunta superiorità del genere umano altro non è che una mera illusione e da questo bisogna ricostruire una nuova visione del mondo e dell’umanità, allora come ora. Che possa esser di sprone anche per noi per affrontare le sfide del futuro!


Il Bradipo Legge ritorna lunedì 31 gennaio 


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6 Comments

  1. Mary D'Alessio Reply

    Bello scherzetto, finito male. Chissà se era la prima volta o se nel futuro ha riprovato. GRAZIE !!!

  2. Emilia Reply

    Mi ricorda tanto la favola “il vestito dell’imperatore’ .dunque questo dar importanza alle apparenze è una brutta abitudine comune a tutti i tempi. Che dire..la storia fa fatica ad insegnare. Figuriamoci la letteratura! Eppure non desiste…
    chissà forse ad insistere,qualcosa impareremo ..

  3. Maria Rita Reply

    Bravissima Sara! In questo articolo, come in una pièce teatrale, le immagini scorrono, vivono fino ad accompagnarci a riflessioni profonde, vitali … Grazie!

  4. Vanda Reply

    Ciao Sara, racconto molto significativo specialmente in questi tempi di follia del consumismo, dell’usa e getta. Brava anche per il linguaggio sempre molto appropriato e di facile comprensione.
    Alla prossima lettura. Saluti carissimi

  5. Paolo Santangelo Reply

    Verissimo Sara e aggiungerei anche che ciascun fiocco di neve, per quanto simile, sarà sempre diverso dagli altri (teoria scientifica di Kenneth Libbrecht); considerazione che mi colpì molto.

  6. Susanna Tamplenizza Reply

    Mi era sfuggito questio tuo consiglio di lettura, che voglio acchiappare subito, al volo, sia perché, per quel che si vede e tu ci dici, le illustrazioni devono essere davvero splendide, sia perché la storia mi pare oggi più che mai necessaria. Grazie!

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