Icons

Eccomi nuovamente qui a parlare dell’amata due ruote. Questa volta però non voglio parlarvi solo di una mia pedalata, ma di una mostra fotografica, che ha poco o quasi a che fare con la bicicletta, anche se per visitarla ho inforcato la mia due ruote…

La mostra fotografica è in programma a Pavia presso la Scuderie del castello, dal 18 febbraio al 3 giugno, da martedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 20.

Le fotografie ti scrutano e, se ricambi con attenzione lo sguardo, ti raccontano una storia. A dare loro “voce”, attraverso un’immagine, è Steve McCurry, uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea.

 

Sono i protagonisti di “Icons”, la mostra che ripercorre i quarant’anni di carriera del fotografo americano, inaugurata domenica 18 febbraio alle Scuderie del castello visconteo di Pavia: bambini dagli occhi grandi come oceani, donne e uomini dai volti come carte geografiche, segnati dalla miseria e dal sole del deserto. Incontrati in India, Afghanistan, Birmania, Giappone e Brasile. Con un denominatore comune però, la dignità. E fra tutti lei, Sharbat Gula, il ritratto della “ragazza afghana” che ha fatto il giro del mondo.

L’esposizione, curata da Biba Giacchetti e prodotta da ViDi con Civita Mostre e SudEst57 – in collaborazione con la fondazione Teatro Fraschini e il Comune di Pavia – conduce i visitatori in un viaggio simbolico e circolare attraverso i continenti, facendo incontrare culture e condizioni umane le più diverse. Oltre 100 scatti che, insieme ai ritratti, documentano dei fatti: l’11 Settembre e la morte tra le Torri Gemelle, la guerra del golfo, l’Afghanistan, un campo profughi palestinese alle porte di Beirut. Tutti i ritratti in mostra raccontano storie. Di poesia e di guerra, di sofferenza e di gioia. C’è il vecchio che in un villaggio indiano sommerso da un’alluvione, salva dall’acqua il bene più prezioso che possiede: una macchina per cucire arrugginita.

Sorride, senza perdersi d’animo. E poi ci sono i bambini in un campo profughi di Beirut che giocano appesi a un carro armato. E ancora il bambino soldato, con le cartucce sulle spalle, messo di guardia in un quartiere di Kabul (fu copertina di Newsweek). Sguardi che chiedono, che scrutano ma che sanno anche raccontare e catturare.

Tra le protagoniste ci sono anche le biciclette, fotografie scattate in India e in Africa dove ogni mezzo è lecito e importante. Buona pedalata a tutti.

 

Pubblicato sul blog il 19 febbraio 2018

Foto: the-talk.com

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