Gariwo Mag
Una Nuova Rivista

notizia scelta da Giuseppe Rissone

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Non solo una rivista… un invito a partecipare, un laboratorio per capire il mondo e prevenire l’odio

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Lo scorso 19 gennaio la Fondazione Gariwo – dal 1999 impegnata nel far conoscere i Giusti educando alla responsabilità personale – annuncia sul proprio sito la nascita della propria rivista online, con queste parole “Descrivere ciò che succede a chi non può vederlo”, con un articolo a firma Joshua Evangelista – collaboratore di bradipodiario.it – e Helena Savoldelli. Un invito il nostro, a scoprire questo nuovo strumento che intende creare uno spazio di riflessione aperto alle idee e alle storie di chi cerca di costruire un futuro più giusto.

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Carissime lettrici e lettori,

è con grande gioia che vi diamo il benvenuto su GariwoMag, la nuova rivista online della Fondazione Gariwo.

Dopo 25 anni di lavoro sulle storie dei Giusti insieme a tutte le realtà impegnate a difendere i diritti umani e a coltivare la memoria, abbiamo sentito la necessità di creare uno spazio di riflessione aperto alle idee e alle storie di chi cerca di costruire un futuro più giusto.

GariwoMag non sarà l’ennesima rivista culturale, ma uno spazio animato da studiosi, giornalisti, podcaster e videomaker per conoscere il passato e il presente attraverso lo sguardo di chi lotta per i diritti umani.

Dietro queste pagine c’è una redazione e una rete di collaboratori che con passione si interroga sullo stato del mondo e sulle scelte collettive e individuali che possono cambiarlo. Vogliamo che GariwoMag diventi un faro di conoscenza, riflessione e azione in un’epoca in cui le sfide globali richiedono un impegno concreto e una consapevolezza diffusa.

GariwoMag è un tributo all’impegno della rete dei Giardini dei Giusti e rappresenta la volontà di affrontare in modo dinamico e coinvolgente le tematiche cruciali dell’attualità, senza mai perdere di vista la profondità della riflessione. Del resto Gariwo è nata dalla convinzione che la memoria dei genocidi sia un patrimonio universale che riguarda tutti.

In queste pagine troverete articoli che denunciano le ingiustizie, esempi di coraggio e approfondimenti su questioni globali e riflessioni sull’etica nel nostro tempo. Le autrici e gli autori di GariwoMag (trovate qui l’elenco completo) sono giornalisti, studiosi e rappresentanti della società civile con esperienze e sensibilità molto diverse tra loro ma con la stessa determinazione nel voler offrire ai lettori chiavi di lettura per conoscere i contesti e ispirare azioni positive.

GariwoMag non è solo una rivista, ma un invito a partecipare attivamente al dibattito globale sui diritti umani e la prevenzione dell’odio. La nostra speranza è che diventi un raccoglitore di punti di vista diversi, anche molto diversi tra loro. Vi incoraggiamo a contribuire con le vostre voci, a condividere le vostre esperienze e a unirvi a noi nella costruzione di un dialogo aperto e costruttivo.

Iniziamo questa avventura proponendovi un dossier comparativo sulle stazioni dell’odio che hanno portato ad alcuni dei genocidi paradigmatici del XX secolo e a una serie di riflessioni sul senso delle giornate della memoria oggi, anche alla luce di quanto sta succedendo in Medio Oriente.

Nelle prossime settimane troverete articoli, podcast, videointerviste, recensioni di libri e film e contenuti pensati per un pubblico che si informa principalmente su TikTok e Instagram. L’obiettivo, ambizioso, è quello di ragionare in un modo nuovo su alcune delle sfide principali di oggi: accogliere le persone migranti, rispondere alla crisi climatica, ridurre le disuguaglianze sociali ed economiche, aprire canali di dialogo nei contesti di crisi. E ancora: tutelare la libertà di espressione e la salvaguardia dei valori democratici ovunque essi siano minacciati, tenendo conto che il 2024 è l’anno delle grandi elezioni e di scelte che possono cambiare per sempre gli equilibri nel mondo.

Per inaugurare questo progetto facciamo nostra una frase di Anna Politkovskaja: “Penso che i lettori sappiano interpretare da soli quello che leggono. Per questo scrivo soprattutto reportage, anche se a volte, lo ammetto, aggiungo qualche parere personale. Non sono un magistrato inquirente, sono solo una persona che descrive quello che succede a chi non può vederlo”.

Grazie per essere con noi in questo entusiasmante viaggio.

Foto: gariwo.net

La Bradipo Notizia ritorna domenica prossima

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