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La vita e le vite che ruotano, come su un palcoscenico, intorno a un cafè
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Vi è mai capitato di sedere al tavolo di un bar e di ritrovarvi a fantasticare sulle vite di chi vi circonda? Nel suo ultimo libro, “Café Royal”, edito da Einaudi, Marco Balzano fa gravitare i suoi protagonisti proprio intorno ai tavoli di un bar e sembra mettere su un palcoscenico le loro vite per noi lettori/spettatori.
Siamo a Milano, in via Marghera, una delle strade più eleganti e vivaci della città, ma la geografia solita è ridisegnata dalle restrizioni imposte dalla pandemia di Covid-19. Forse non a caso la narrazione prende avvio con la storia di un medico di base, Federico, che si trova a fare i conti, oltre che con un matrimonio in crisi, con una professione forse più subita che scelta. Nipote e figlio di medici, eredita uno studio che porta avanti con forza d’inerzia e si rende conto di trattare i pazienti più come pratiche burocratiche da gestire che come esseri umani da curare e confortare. Saranno le nuove dinamiche messe in moto dalla pandemia a rompere il bozzolo di certezze di Federico e spingerlo a mettersi in discussione. Si susseguono, dopo Federico, le vite di tutti gli altri protagonisti. Gabriele, che vive in solitudine il lockdown e si innamora a distanza di uno sconosciuto. Betti, che ha cresciuto con sacrificio tre figli, li ha visti prendere il largo nella vita e si ritrova abbandonata a se stessa in una casa vuota, eppur popolata di troppi ricordi.
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Veronica, disillusa nel proprio matrimonio, che tenta di trovare la felicità in un altro rapporto. Serena, stretta nel ruolo di madre e, soprattutto, in quello di adulta, che non si rassegna allo scorrere del tempo. Noemi, ragazzina inquieta, con sguardo disincantato sul mondo adulto, che non risparmia critiche e cinismo nei confronti della madre. Giuliano, che, dopo una lunga permanenza in missione in Africa, nella nuova parrocchia milanese si sente sperduto e sembra aver perso la vocazione. E così via, in un carosello di vite, apparentemente slegate tra loro e che scopriremo, nel corso della lettura, essere in realtà in qualche modo intrecciate le une alle altre.
Quella descritta da Marco Balzano è un’umanità varia, fatta di relazioni sentimentali zoppicanti, di sogni infranti e speranze tradite, di solitudini e fragilità, di presenti da dimenticare e di futuri da inventare. Sono storie semplici, nelle quali è facile specchiarsi, perché ognuno, a modo suo, può vederci una parte del proprio vissuto. Lo sguardo dell’autore è malinconico e affettuoso nello stesso tempo, porta a empatizzare con quest’umanità dolente e a fare il tifo per ogni singolo personaggio. Un libro da leggere per ritrovare in queste vite anche un pezzo delle nostre.
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Ringrazio Paolo per il suo commento al precedente articolo
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Foto: Sara Migliorini
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Il Bradipo Legge ritorna lunedì 11 dicembre
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Con la tua prosa lineare e piacevole, Sara, ci rimandi un breve romanzo nel romanzo. Tante vite delle quali un pezzetto si incastra esattamente nel puzzle della vita di ognuno di noi. Brava.