Torino
Capitale Radio Televisiva

Torino, capitale del Regno sabaudo, e della radio sin dalla fondazione dell’Unione Radiofonica Italiana.

⇒ di Antonino Di Bella Bradipo Reporter

Lo sappiamo tutti, Torino è stata una capitale. Certo il regno sabaudo ebbe lì sede e primo governo poi spostato per ragioni politiche a Firenze e dopo la breccia di Porta Pia a Roma. Ma Torino rimase a lungo meno di un secolo dopo anche una vera capitale della radio e della tv. Infatti, è definita la culla della radio perché a novembre del 1929 apre il collegamento via cavo con Milano, ma la città piemontese si era affacciata nel mondo della radio sin dalla fondazione dell’URI, l’Unione Radiofonica Italiana, cui il governo accordò la concessione esclusiva dei servizi di radioaudizioni circolari per la durata di ben 6 anni.

L’URI fu la prima società concessionaria della radiodiffusione in Italia, veniva infatti fondata il 27 Agosto 1924, come accordo tra le maggiori compagnie del settore: Radiofono, controllata dalla compagnia Marconi, la SIRAC (Società Italiana Radio Audizioni Circolari) e Radio Araldo. Su quest’ultima va raccontato che nacque dalla mente dell’ingegner Luigi Ranieri, rappresentante di prodotti tecnologici, nel 1909 quando riuscì ad ottenere una concessione del Ministero delle Poste per trasmettere notiziari e musica, attraverso linee telefoniche proprie, da una stazione centrale ad apparecchi esclusivamente riceventi costituiti da una cuffia. Le trasmissioni iniziarono il 19 luglio 1909 dallo studio, non è un caso, di via Torino per la sola città di Roma. Nel 1927 l’URI si trasforma in EIAR, Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche.

L’Agenzia giornalistica Stefani veniva designata dal governo come l’unica fonte delle notizie che l’URI poteva trasmettere. Si trattava della prima agenzia di stampa italiana nata, ecco la primogenitura, proprio a Torino nel 1853, voluta da Cavour come portavoce della sua politica ecco perché si può dire che fu torinese “l’anima” della notizie e quindi ancora una capitale, anche se la prima stazione trasmittente era a Roma! Nel 1930 il Radiorario, settimanale dell’URI si trasferisce a Torino e diventa il Radiocorriere. Nello stesso anno si fa la prima radiocronaca in diretta di un fatto di attualità: il rientro in città del principe Umberto di Savoia e della moglie Maria Josè. Nel 1932 l’EIAR acquisisce il teatro di Torino che, rinnovato in base alle esigenze radiofoniche, è la sede per gli auditori delle stazioni settentrionali e dove, dopo la fusione dell’orchestra di Milano con quella di Torino, si tengono i primi concerti del nuovo complesso sinfonico. Si formano compagnie di prosa, ma anche di musica leggera e compagnie di rivista. A Torino si ritorna nuovamente a respirare il vento di essere “la” Capitale seppur della comunicazione. In quegli stessi anni si affaccia una novità, si lavora alla nascita della “radiovisione” cioè la tv. Gli esperimenti si susseguono e già prima della seconda guerra mondiale si producono i primi programmi. Passato il difficile momento del conflitto si pensa ancora a Torino come fulcro della nuova espressione comunicativa. Ecco pertanto che si allestiscono gli studi e si montano i primi tralicci con ripetitori per lanciare il servizio in tutta la nazione.

Cinque saranno gli anni che vede la città sabauda regina delle trasmissioni sperimentali. Poi finalmente ecco l’inaugurazione il 3 gennaio 1954 proprio da quegli studi. In città nasceranno figure importanti dirigenziali e trasmissioni che rimarranno nella storia della tv italiana ma la competizione con Milano l’ha vista col tempo soccombere, seguita con il tentativo dell’accentramento con Roma. Tornerà sede importante con la nascita della Terza Rete Regionale alla fine del 1979. Ma a Torino è stata anche la madrina di una delle primissime tv libere via cavo, quella TeleTorino che non smise di trasmettere neppure nei giorni bui della disattivazione di TeleBiella, questo perché TeleTorino trasmetteva all’interno di un complesso residenziale privato quindi non passibile di stop ministeriale. Ma ancor prima ecco nascere negli anni cinquanta la TCH, la vera antesignava delle emittenti locali, volete saperne di più? Ecco il link e scoprirete una vera chicca!
Per quelli che vogliono invece approfondire l’argomento RAI, consiglio di recarsi a Torino, presso il Centro di Produzione della RAI, in via Verdi, c’è il Museo della Radio e della Televisione, un museo aziendale che raccoglie circa 1200 cimeli, materiali e apparati tecnico-professionali e di uso domestico.

⇒ Foto: piemonteabbonamentomusei.it ≈ Prossimo Appuntamento: Martedì 1 dicembre

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