The Sound Of Silence

“Salve tenebra, vecchia amica mia
Eccomi a parlare ancora con te
Perché una visione silenziosamente
Si è intrufolata mentre dormivo
Ed ha lasciato una traccia
E questa visione mi si è impiantata in testa
E lì rimane ancora con il frastuono del silenzio”

Cari amici bradipolettori ci ritroviamo dopo un lungo periodo di vacanza: prima la Pasqua, poi il 25 Aprile e infine il 1 Maggio.

Tre festività in successione che hanno permesso ai nostri ragazzi di fare una lunga vacanza da scuola, ad alcuni di prendere qualche giorno di permesso sul lavoro per fare uno, e qualche fortunato anche due, ponte (i).

Giorni che abbiamo dedicato al riposo, oppure allo svago, alla famiglia o ai viaggi.

Ce n’era di che sbizzarrirsi, complice anche il perdurare del bel tempo.

Eppure quest’anno abbiamo assistito ad episodi che, salvo per gli attentati in Sri Lanka che hanno avuto il giusto risalto forse solo perché accaduti proprio nel giorno di Pasqua, altri successi proprio in occasione delle altre festività, sono stati trattati come notizia di contorno, senza l’attenzione che invece avrebbero meritato.

Nei miei sogni agitati camminavo da solo
Strade di ciottoli strette
Sotto l’alone di un lampione
Alzai il bavero per il freddo e l’umidità
Allorchè i miei occhi furono trafitti dal
Lampo di una luce al neon
Che squarciò la notte
E scosse il frastuono del silenzio.”

Volete qualche esempio?

Partiamo con ordine:

25 Aprile

Sono ormai anni che assistiamo ad una sistematica voglia di riscrivere la storia: la giornata dedicata, a mio parere, alla più importante delle feste della nostra Repubblica, dove si dovrebbe celebrare la nascita della nostra democrazia: “È un giorno fondamentale per la storia d’Italia e assume un particolare significato politico e militare, in quanto simbolo della vittoriosa lotta di resistenza militare e politica attuata dalle forze armate alleate, dall’Esercito Cobelligerante Italiano ed anche dalle forze partigiane durante la seconda guerra mondiale a partire dall’8 settembre 1943 contro il governo fascista della Repubblica Sociale Italiana e l’occupazione nazista.” (Wikipedia)

Eppure sono anni che ci continuano a dire che bisogna giustificare anche i morti della repubblica di Salò, che qualcuno continua ancora a chiamare “martiri” con la solita frase, si rispettiamo i partigiani però anche loro…

Anche loro cosa?

Oppure: non partecipo a questo derby tra rossi e neri, io vado dove si combatte la mafia e dimentico che un ex ministro, dei lavori pubblici, in uno dei vari governi precedenti che appoggiavo, dichiarava che con la mafia bisognava conviverci.

Oppure che un presidente di regione, mio collega di partito e mio predecessore nel ruolo che ora ricopro, volle avere una replica in una trasmissione televisiva trasmessa da Torino, nella quale un giornalista, Saviano, ci metteva a conoscenza che la mafia si era intrufolata al nord e stava allargando i suoi tentacoli nelle regioni industrializzate, per affermare che non era vero, che la mafia non c’era al nord. E qui mi viene da ridere, per non piangere.

E nella luce vivida vidi
Diecimila persone, forse più
Persone che conversavano senza parlare
Persone che udivano senza ascoltare
Persone che scrivevano canti che quelle voci
Non avrebbero mai condiviso
E nessuno osava disturbare
Il frastuono del silenzio.”

In compenso molti si sono sprecati a dirci che, come artigiani o come supermercati o concessionari d’auto, eravamo aperti il 25 Aprile.

Mentre altri non hanno avuto niente di meglio da fare che andare con uno striscione vicino a piazzale Loreto a inneggiare a chi ben sappiamo, per non parlare di quelli che hanno partecipato ad una Messa in suo onore.

“Idioti” dissi, “Non sapete che
Il silenzio cresce come un cancro
Udite le parole che potrei insegnarvi
Prendete le mie braccia con le quali potrei Raggiungervi.”
Ma le mie parole come silenti gocce di pioggia
Caddero ed echeggiarono nei pozzi del silenzio”

1 Maggio, Festa dei lavoratori.

“in occasione della festa del 1 maggio avvisiamo i nostri clienti che i nostri supermercati resteranno chiusi”.

Chi non ha letto quest’annuncio sui vari quotidiani, quasi fosse un fiore all’occhiello il tenere chiuso nella giornata dedicata ai lavoratori.

E mentre si svolgevano varie manifestazioni in tutta Italia a Piacenza un muratore moriva perché colpito da un blocco di cemento.

E non era un lavoratore straniero, sfruttato come troppo spesso capita, ma di un italiano cinquantenne padre di famiglia che il 1 Maggio era regolarmente al lavoro in un cantiere.

Non era certo il primo e, purtroppo, non sarà l’ultimo.

“E le persone chine in  preghiera
Al dio neon che si erano creati
E la scritta mostrò chiaramente il suo monito
Nelle parole che si stavano formando
E la scritta disse: “Le parole
dei profeti sono scritte
sulle pareti delle metropolitane
Negli atri dei caseggiati
E mormorano il frastuono del silenzio.”

Ci troviamo quindi a parlare di morti nei giorni di festa.

Chi per mano assassina di terroristi che si appellano ad un dio che dio è solo per loro, perché non esiste un Dio che vuole la distruzione, lo sterminio di chi non la pensa come noi.

Oppure di morti sul lavoro.

O anche di persone che non hanno solo un opinione, ma che rincorrono un modello che, per la nostra Costituzione, costituisce reato.

Eppure a parlarne chi è rimasto?

Le istituzioni?

Il Governo?

La stampa?

L’opposizione (quale)?

Questa volta il mio bicchiere non lo vedo mezzo pieno anzi, lo vedo davvero vuoto.

E tutto intorno c’è del frastuono…il frastuono del silenzio.

Vi lascio con il video del brano che dà il titolo all’articolo, è la versione dei Disturbed della famosissima canzone di Simon & Garfukel.

 —

GIANFRANCO GONELLA

Foto: www.amalfinotizie.it – www.euroinnovators.org – www.dailymotion.com – Giuseppe Rissone

Il Mito Ostinato ritorna venerdì 7 giugno

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *