Senza Auto, Armi, Social…

Si può usare meno l’auto, si può smettere di produrre e vendere armi, si può ridurre l’uso dei social? Si può usare il treno come mezzo terapeutico? Si!

Ettore è un giornalaio o se preferite edicolante, il suo chiosco è situato a pochi passi dalla fermata di un tram, in una zona semi centrale di una grande città. Dalla sua postazione, come fosse affacciato a una finestra, vede ogni giorno passare centinaia di persone, altrettante si fermano per acquistare quotidiani o riviste o anche solo per dare un’occhiata alle copertine. Ettore, sfoglia decine di giornali e periodici ogni giorno, ma non si accontenta del cartaceo, ama navigare con il suo computer portatile alla ricerca di fatti e approfondimenti che spesso non hanno spazio sui mezzi d’informazione cartacei. Ettore, è un personaggio scaturito dalla mia fantasia, e nel mio immaginario lo vedo scegliere ogni quattro settimane le quattro notizie che l’hanno maggiormente colpito e inviarle alla nostra mail…

Ogni giorno passano davanti all’edicola di Ettore, centinaia, che dico migliaia di automobili, camion, motorini, mezzi pubblici non tutti elettrici, e da qualche tempo anche qualche monopattino e skateboard. Quindi non gli dispiacerebbe di poter respirare un’aria leggermente più pulita, lui stesso arriva al lavoro in bicicletta, perché fa bene alla salute e perché pensa che meno mezzi a motore circolano, meglio è. E anche se non esplicita apertamente il suo pensiero, è un bradipo puro. Così v’invita a leggere questo interessante articolo, che chiede di chiudere le strade alle automobili davanti alle scuole.

In queste settimane si è tanto parlato delle armi vendute dall’Italia ai paesi in guerra, in particolare alla Turchia, così scavando nel web Ettore ha trovato uno curioso articolo sulle armi nucleari e una lettera perduta… voi non perdetevi la lettura, sono certo che vi sorprenderà.

Da sito di Riforma, il settimanale delle chiese evangeliche, Ettore ci segnala una piccola analisi del mondo dei social – le chat di whatsapp pozzi neri di una società che non sa comunicare – a firma di Esperance Ripanti, sempre più chini sui nostri cellullari, forse è giunto il momento di uscire dal mondo virtuale e accorgerci e assaporare quello reale.

Ettore è sempre molto attento alle realtà sociali e d’impronta solidaristica, questo mese c’invita a leggere un articolo che presenta un progetto per le persone con demenza: la terapia del treno, un viaggio nelle emozioni.

PS Per leggere gli articoli cliccate sulle parole di color verde

GIUSEPPE RISSONE

Foto: Giuseppe Rissone – Laura Rissone

L’Edicola Di Ettore ritorna giovedì 21 novembre

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