Il Respiro

di Giovanni Bresciani piaxabay.com

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La voce è un mistero, non è tangibile, non ha materialità…

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Per questo nuovo appuntamento ho scelto di parlarvi del respiro. L’argomento non è facile da esporre, una piccola dimostrazione sarebbe più eloquente, in quanto la voce è un mistero. Non esiste: è un suono e perciò non è tangibile, non ha materialità quindi non la possiamo toccare ne vedere. Un flauto lo vediamo, la voce no: l’ascoltiamo solamente.

Il nostro corpo è lo strumento più affascinante che esista e noi lo “suoniamo” per mezzo di sensazioni interne. 

Però dobbiamo operare dalla base, in quanto una “corretta respirazione” ci permette di emettere la voce.

Ma la “corretta respirazione” non serve solo per parlare o cantare.

Ovviamente se non respiriamo non abbiamo vita. Però é indispensabile farlo nel modo giusto in quanto dobbiamo pensare che il respiro attraverso bronchi e polmoni da vita a diverse altre parti del nostro corpo, perciò dobbiamo saperlo fare con qualità e opportuna quantità.

Quindi è essenziale una corretta respirazione diaframmatica intercostale, per non danneggiare altri organi interessati (gola e naso).

L’esempio più appropriato è quello dei neonati; osservandoli possiamo imparare il naturale metodo di respirare.

Purtroppo la maggior parte di noi ha avuto un cattivo esempio negli anni trascorsi durante la Scuola Elementare, quando le Maestre (spero solo quelle di allora, in quanto non hanno avuto una istruzione adeguata in merito) durante una lezione di ginnastica o di canto corale dicevano “fate un bel respiro” e Loro per prime lo facevano alzando le spalle e insaccando il collo.

Di conseguenza tanti, senza volerlo, hanno imparato a gestire in modo anomalo, molto scorretto e dannoso il proprio respiro.

Anche certe professioni conducono ad un notevole affaticamento della funzione vocale, in quanto abbandonarsi a parlare o cantare senza controllo, con scarsa o nessuna cognizione di igiene vocale e senza avere idea di un giusto funzionamento respiratorio, molto spesso queste persone arrivano alla stanchezza causata dallo sforzo continuato che genera irritazione, afonia, raucedine le quali a loro volta generano la tosse procurando anche catarro.

Fra i disturbi che frequentemente abbiamo e che curiamo con tanti farmaci (incrementando così i guadagni dei farmacisti e delle case farmaceutiche) possiamo annoverare mal di gola (faringiti e laringiti), infiammazione alle mucose nasali ed altri acciacchi ancora, per i quali Otorini e Pneumologi ”onesti”  possono far notare che sono per lo più dovuti al cattivo modo di respirare e quindi certe cure non sono indispensabili.

Consiglierei di affrontare alcuni esercizi, con pazienza, che gradualmente ci porteranno a respirare con normalità e a migliorare il funzionamento degli organi inclusi.   

Per prendere atto del giusto metodo della respirazione diaframmatica, mi permetto di di indicarvi i seguenti esercizi da svolgere distesi a terra, come fossimo in palestra, tenendo una mano sul ventre ed una sul fianco.

    • Chiudiamo la bocca ed inspiriamo dal naso. Mentalmente contiamo 1,2,3. La mano sul ventre dovrà percepire che il nostro addome si é gonfiato ed inalzato e la mano sul fianco vi farà notare che la schiena, sopra il bacino, si é staccata dal pavimento (inarcata).
    • Successivamente apriamo la bocca e lasciamo uscire il fiato (espiriamo), contando mentalmente 1,2,3. Con le mani noteremo che il ventre si appiattisce e la schiena tocca interamente il pavimento.

Questo esercizio é da fare più volte aumentando progressivamente il conteggio dei tempi da 3 a 8 (in base alle proprie capacità acquisite, però senza forzare).

Pian piano gli stessi esercizi si eseguiranno stando seduti, sempre con la schiena eretta e successivamente in piedi avendo cura di mantenere sempre la schiena eretta; questa posizione é necessaria per permettere il giusto funzionamento dei muscoli addominali ed intercostali.  Facendo correttamente l’esercizio in piedi potremo notare che durante l’espirazione i pantaloni o la gonna scendono dai fianchi.

Quando si avrà certezza di svolgere questi due movimenti con naturalità, si potrà anche intervallarli con altri due movimenti utili ad acquisire la padronanza del fiato, in special modo per i professionisti.

    1. Dopo il movimento inspiratorio nasale (con la bocca chiusa), trattenere il fiato sempre contando mentalmente 1,2,3…
    2. Successivamente alla espirazione con la bocca, non prendiamo ancora fiato, sempre contando mentalmente 1,2,3…

Man mano che la giusta respirazione avverrà spontaneamente potremo esercitarci nel farla rapida e breve (piccoli respiri) però sempre con lo stesso metodo iniziale (senza intervalli).

La corretta e profonda respirazione dà sostegno al nostro fisico contribuendo in diverse funzionalità del nostro corpo, di cui prima non ho accennato, in primis l’ossigenazione del sangue.

Perciò mi permetto di consigliare di praticare questi esercizi in special modo in ambienti con aria “pulita” e riuscendo a farli possibilmente con tempi più lunghi, in modo da depurare il nostro corpo dalle tante tossine assorbite nell’aria inquinata che respiriamo giornalmente in città, e/o da una alimentazione scorretta.

È necessario abituare il corpo all’approvvigionamento del fiato necessario anche per effettuare una camminata a passo sostenuto, per praticare un po’ di ciclismo, per fare delle nuotate, quindi esercitiamoci anche all’aria aperta.

Il nuoto deve essere un esercizio non puramente ginnico, generalmente si dovrebbe nuotare in mare per almeno un’ora e distanti dalla riva, tranquillamente, con respirazioni profonde.

Anche, camminando in montagna parecchio, sotto sforzo e con il peso dello zaino (adeguato), per almeno due ore in salita, meglio se ripida, così involontariamente, in mezzo ad aria pura, ci depuriamo ed abituiamo il diaframma ad immagazzinare con naturalità e profondamente il fiato.

Per coloro che non possono affrontare lo sport, consiglio di fare del movimento passeggiando in un parco, però con passo sostenuto mettendo in pratica la corretta respirazione, ed in caso estremo di impossibilità farlo comunque in casa, in special modo se si conduce una vita sedentaria.

Tutto questo serve anche a rilassare la mente e ad apprezzare tutta la bella natura che abbiamo attorno ed a mantenerci in salute.

Respirare, in fondo é la cosa più spontanea e naturale del mondo; perché dunque renderla difficile ed ossessionante? 

È pur vero che il corretto respiro è importante per coloro che praticano i diversi generi di sport, oppure nel mondo artistico: recitazione, conto, danza; ed ancora nelle diverse professioni oratoriali: docenti, avvocati, parlamentari ecc.; ed infine noi comuni cittadini che viviamo la vita che ci é data, perciò abbiamone cura per viverla meglio e nel modo giusto. 


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