Il lavoro: primaria fonte di dignità

di Antonino Di Bella pixabay.com

Lo stillicidio dei posti di lavoro, una fotografia dal Tigullio

Ho deciso di scrivere questo speciale di Gente Di Riviera, per inviarvi una fotografia sulla situazione occupazionale nel Tigullio…

La fabbrica ti stressa, ti demotiva, ti sfianca e porta via anche parte della tua vita. Non è semplice passarci ventisette anni, come nel mio caso, (e continuare ancora per quanto?) soprattutto se quando entri da quel cancello hai già dodici anni di “carriera” alle spalle. Chiaramente, grazie ad una signora nonché docente bocconiana che si inventa ministro, tu sei ancora giovane per andare in pensione ma già “vecchio” per produrre. Allora ecco che l’azienda dichiara ventidue esuberi, quasi il 10% degli occupati. Probabilmente a te questa volta non toccherà ma ciò non vuol dire che  faccia piacere vedere colleghi e colleghe molto preoccupati per il futuro loro e delle famiglie. Però aldilà della specifica situazione quello che colpisce è il costante stillicidio di posti di lavoro, una sequela di “casi” che coinvolgono ormai decine di migliaia di persone nel nostro paese. Ma tornando al mio Tigullio quello che lascia perplessi è che questo “periodo” dura da anni e non si vedono vie d’uscita. Seppur con aziende quali Arinox, della storica sede di Riva Trigoso di Fincantieri (che grazie ad una gestione oculata avrà lavoro ancora per anni) le prospettive lavorative languono tanto che se non ci fosse il settore terziario guidato dal turismo più che un triangolo lavorativo tigullino sembrerebbe un triangolo della Bermuda! L’azienda dove lavoro ha comunque diversi fattori di rischio, soprattutto perché all’attuale crisi economica si sovrappone la ciclica crisi del settore automotive.

Come delegato sindacale pochi anni fa ho firmato una cassa integrazione speciale ma purtroppo ciò non è bastato a scongiurare la perdita di posti di lavoro. Però l’esperienza del sindacato se svolta senza secondi fini è sicuramente un posto di osservazione speciale non solo per vedere come funzionano le cose dal di dentro, soprattutto quando ci si siede in sede di Confindustria di fronte alla controparte industriale, ma anche per prendere coscienza che il lavoro è davvero importante perché oltre al fattore economico ha anche il compito di difendere la dignità della persona. Inoltre ci si rende conto che nel mondo del lavoro, soprattutto industriale, è finito l’operaismo degli anni settanta, è scemato quello degli anni ottanta che vide comunque (ma è una mia opinione personale) la vergognosa “marcia dei quarantamila”, ma non tramonterà mai la questione operaia proprio perché senza il lavoro come dicevo prima viene meno la dignità dell’uomo… e non c’è bisogno di essere di sinistra per capire questo concetto valido a tutte le latitudini! E mentre ci viene propinata da soloni attraverso i media la Fabbrica 4.0 lì fuori ecco giovani contro anziani, disoccupati contro occupati (ma poi con che stipendio?) cassintegrati contro lavoratori interinali, precari contro lavoratori a posto fisso (dipinti sempre dai media come tutelati), questo è il vero presente. Poi il problema è chi vince a Sanremo o chi viene eliminato dalla casa del Grande Fratello… almeno lo avessero visto il film 1984! Dopo questa breve meditazione lavorativa e in attesa di novità concludo invitandovi a sostenere bradipodiario, un luogo dove per fortuna ancora si discute della vita quotidiana.

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 Gente Di Riviera ritorna martedì 22 marzo


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