Il Dick Che Non Ti Aspetti

Philip Dick: ha anticipato con esattezza tanti temi attuali del nostro tempo. I meriti… se li è presi l’industria del cinema…

Non so esattamente quando tutto sia cominciato. Non c’è mai un momento esatto. Nel 1972 certamente doveva ancora succedere, ma qualcuno cominciava a pensarci. Certamente quello non era Philip Dick, benché fosse uno dei più accreditati scrutatori del futuro. Io amo PhilIp Dick e forse mi aspetto sempre troppo da lui, e raramente mi delude. Ora, se non ci aveva pensato, passi, uno può distrarsi, ma che avesse addirittura assicurato con ferma convinzione che non sarebbe mai e poi mai successo, questo no. Proprio Dick, padre di Blade Runner. Aveva saputo vedere cose che noi umani non potevamo neppure immaginare, ma non aveva visto quelle che potevamo, dovevamo, purtroppo, immaginare. Ha saputo anticipare con esattezza stupefacente tanti temi attuali del nostro tempo. I meriti per averlo fatto se li è presi quasi tutti l’industria del cinema: Blade Runner, Atto di forza, Paychek, The Truman show, Vanilla Sky, Minority report. Non gli era sfuggito quasi nulla di quello che saremmo diventati. La generazione di vita artificiale, l’evoluzione del controllo sociale con la tecnologia, l’avvento dell’inganno e della finzione nella comunicazione di massa e in generale la disumanizzazione del nostro presente. Una vista così acuta e poi …Certo, qualche scusante c’è. Dick scriveva le sue storie in tempi nei quali l’essere umano era troppo diverso da quello di oggi. Il telefono non era ancora l’alter ego dell’individuo: ce n’era uno solo per tutta la famiglia, aveva una rotella numerata al centro e un filo saldamente legato alla parete. Il filo, che molti oggi disprezzano, aveva una insospettata virtù. Impediva a quell’oggetto di seguire ossessivamente i loro padroni ovunque andassero. Poi un giorno, ecco la fregatura dietro l’angolo. Carissimo Dick non puoi caderci dentro! uno delle tue capacità! Insomma, incontri quel giornalista che ti sottopone per un parere un caso interessante. Ti dice che da qualche parte del mondo qualcuno vorrebbe ideare un nuovo tipo di telefono con video in grado di seguire le persone ovunque vadano, sempre a portata di mano 24 ore su 24. Carissimo Dick, devi solo tacere, puoi anche limitarti ad una generica e indecifrabile alzata di spalle, e invece …. invece no,… rispondi convintamente “… Non mi sembra divertente. E’ una cosa che spezza il cuore. Comunque sia non succederà.” (Da “Se vi pare che questo mondo sia brutto” Feltrinelli – 1995 – pag 18). Sembra più uno scongiuro a rileggerlo bene, no? Comunque sia, grazie lo stesso Dick, ma purtroppo è successo. Eppure, che dire, rileggo questo scritto e nella lettura inciampo in un’altra frase che mi ipnotizza. Già, perché esprime una visione del futuro che magari non contravviene agli scenari inquietanti dei suoi romanzi, ma ne coglie un lato commovente, come una trasfusione di calore che non ti aspetti. Così scrive “Io non ci sarò, e non potrò contribuire a plasmarlo (ndr, il futuro): l’unica cosa che posso fare è descriverlo come lo vedo ora, con tante piccole creature gentili, infelici, coraggiose, sole e piene di amore”. Non so se è andata così, comunque grazie Dick, per aver pensato a noi in modo così benevolo.

UMBERTO SCOPA

Foto: www.quellidellelica.com – www.congedatifolgore.com

L’Ago Nel Pagliaio ritorna martedì 29 ottobre

4 Comments

  1. Stefano Reply

    Condivido e apprezzo quanto scritto, l’amarezza che mi travolge riguarda il fatto che la realtà supera la fantasia, purtroppo… comunque conservo un briciolo di speranza – nell’umanità(?) – che a tutto questo qualcuno si possa ribellare.

  2. Umberto Scopa Reply

    già, smartphone, sempre loro … colgo l’occasione per un commento personale all’argomento da me trattato, una piccola fastidiosa appendice infiammata. Da un mese la mia banca mi ha reso impossibile eseguire bonifici on line e anche semplicemente visualizzare il saldo del mio conto sul sito. La situazione perdura da quando le banche hanno modificato l’accesso a questi servizi subordinandoli all’acquisizione da parte dell’utente di una app che io non potrò mai scaricare per la semplice ragione che non possiedo e non intendo possedere uno smartphone. E’ una novità che deriva da disposizioni comunitarie che tutte le banche devono attuare, ma al contempo dovrebbero predisporre un sistema alternativo via sms per chi come me non ha Smartphone e non intende acquistarlo. Dietro le buone intenzioni professate a voce dagli operatori di turno naturalmente c’è un braccio di ferro spregevole che consiste nel procrastinare il mio disagio a tempo indefinito, paventando difficoltà tecniche poco credibili, finchè non mi rassegnerò a comprare uno smartphone e risolvere il problema nel modo più conveniente per la banca. non sapevo che le banche avessero interesse anche nel mercato di questi dispositivi, ma forse c’è qualcosa da scoprire… Questo è quanto… i miei saluti

  3. Giuseppe Reply

    allora mi reputo fortunato, non possedendo un smartphone ho pensato anch’io di essere escluso dai servizi online, per fortuna al momento la mia banca mi permette di usare una chiavetta per l’accesso, se mi obbligheranno a comprarlo rifletterò se tenere aperto o meno quel conto!

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