Ci Vuole Passione

Una bella serata, tra musica e ironia, ossigeno per questo periodo di isolamento forzato…

di Giuseppe RissonePiccole Storie Quotidiane

Siamo arrivati alla fine, questo è l’ultimo appuntamento – con le mie personali piccole storie quotidiane – per questa stagione. Non nascondo che è stato un anno complicato – come raccontato più volte – dove trovare spunti per questa rubrica è stato alquanto difficile, per i motivi che tutti conosciamo.

Voglio concludere raccontandovi di una bella serata, finalmente qualcosa di diverso dalla monotonia che questa pandemia sanitaria ci costringe a vivere.

L’occasione è stata quella di assistere a un concerto, quello dell’amico cantautore Fabio Caucino, tutto si è svolto giovedì 1 luglio presso la Libreria Belgravia di Torino, esattamente all’esterno, sotto le stelle. La definizione esatta della serata forse non è concerto ma un incontro tra amici, ascoltando musica e storie in assoluta semplicità.

Fabio, accompagnato dal fisarmonicista Luca Zanetti ha presentato alcune delle canzoni del suo ultimo album Morimmo Tutti D’Abbondanza, altre dai precedenti lavori e alcune cover. E’ stata anche un’occasione per citare bradipodiario – Fabio ha indossato la nostra spilletta per tutta la serata – e lo stesso è stato prodigo di racconti e aneddoti legati al suo essere cantautore e al suo lavoro di professore. Il concerto come detto si è svolto all’esterno di una libreria, contornata da case, più volte Fabio ha sollecitato gli abitanti a uscire sui balconi per partecipare alla serata, invito raccolto parzialmente, peccato, forse era più comodo restare davanti al televisore o davanti allo schermo di un cellulare.

Il tutto è andato in diretta sulla web radio stella piemonte. È stato gradevole ascoltare musica dal vivo, senza filtri, dove musicisti e pubblico erano un tutt’uno, con uno scambio di battute divertenti, che hanno creato un clima piacevole e coinvolgente. Al momento che ho dovuto congedarmi dalla serata, Fabio ha sentenziato che il concerto era finito… mia figlia era venuta a prendermi per riportarmi a casa…

Sul filo dell’ironia e della voglia di scherzare, Fabio ha chiesto l’autorizzazione a mia figlia di fare ancora due pezzi, permesso accordato e il concerto si è chiuso sulle note di una canzone di Fabrizio De Andrè.

Grazie a Fabio, grazie ai titolari della libreria Belgravia per aver organizzato un incontro semplice, di quelli sempre più difficile da vivere, questo distanziamento che siamo costretti a vivere ci sta sempre più trasformando in esseri asociali, pur comprendendo la necessità di non assembrarci troppo. Quando tutto questo sarà finito si dovrà lavorare molto sull’importanza dello stare insieme, mescolandoci, contaminandoci – nel senso delle idee – sarà complicato ma inevitabilmente necessario. E citando il brano Eccomi contenuto nell’ultimo lavoro di Fabio Caucino perché ci vuole passione, tanta respirazione, tanta immaginazione per stare a guardare un tramonto che muore vi auguro buona estate ricca di piccole storie quotidiane.

Foto: Giuseppe Rissone Prossimo Appuntamento:

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