Cantautori E Poeti Dell’Anima

Bentornati… Dopo aver ricordato Claudio Lolli vi parlerò di altrettanti due “Claudio” musicisti conosciuti ma spesso non troppo valorizzati dal grande pubblico che attribuisce successo e fama a effimeri personaggi e trascura chi merita.
Chieffo fu il cantautore cattolico per eccellenza, appartenente al movimento di Comunione e Liberazione portò la sua esperienza di cantautore cattolico nel difficile mondo della musica spesso monopolizzata dalla sinistra. Chi ha frequentato la parrocchia, anche se non è di CL, ha sicuramente cantato alcune sue canzoni durante la messa. Una produzione di brani, accompagnati dalla chitarra, che sono andati oltre l’ambito parrocchiale o ecclesiale ma che si sono indirizzati all’esterno e al “sistema” discografico. Le sue collaborazioni lo hanno visto a teatro confrontarsi assieme a Giorgio Gaber sul significato dell’avere fede. Diceva infatti Chieffo: Ci sono persone che, ad un certo punto della loro vita o forse dall’inizio, chissà, intraprendono una corsa inarrestabile verso la Verità e la Bellezza… Giorgio Gaber è uno di questi. Chieffo traeva ispirazione anche dall’amicizia con i monaci e dalla vita religiosa vissuta tutti i giorni. Canzoni come “Ballata del potere” o “Ballata dell’amore vero” o ancora “La nuova Auschwitz” rimangono nella mente di tanti che lo hanno ascoltato nei suoi concerti ma che lo hanno scoperto anche tramite alcune emittenti come Radio Super Tirreno nata a Massa alla quale collaboravano giovani di CL oppure sui mhz di Radio Riviera di Rimini una radio vicina a CL che non trasmetteva solo musica ma curava notiziari e programmi culturali. Anche a Tele Rubicone, la tv via cavo nata con l’aiuto della parrocchia e passata all’etere, si potevano ascoltare i suoi brani e vedere le interviste soprattutto quando l’emittente agli inizi degli anni ’80 fu acquistata da Comunione e Liberazione tramite la Compagnie delle Opere. Scompare sessantaduenne nell’agosto del 2007 lasciando incisi dieci album e il ricordo di migliaia di concerti. Ecco il brano che ho scelto per chi è interessato e vuole riascoltare “Il popolo canta“:

Ma c’ è un altro “ Claudio “ che vorrei citare ed è il Rocchi anche lui forse poco conosciuto dal grande pubblico ma sicuramente un buon prodotto della discografia nostrana. Nato a Milano nel gennaio 1951 Rocchi fece molte e diverse esperienze musicali anche come autore tanto da collaborare con nomi e gruppi famosi – uno per tutti gli Area – di quel mondo ma anche con altri artisti undergrond che diverranno conosciuti come Alberto Camerini. Inizia nel 1969 come bassista negli Stormiy Six. Nel 1970 inizia la carriera da solista pubblicando per la Ariston il 45 giri “La televisione accesa/Indiscutibilmente”, cui segue l’album “Viaggio”, il suo percorso musicale è all’insegna della continua ricerca di brani filosofici.

Durante la sua vita rimarrà sempre affezionato e non dimenticherà mai i gruppi e gli amici musicisti del giro milanese con cui suonerà in diverse e molteplici occasioni. Sarà anche conduttore di programmi radiofonici Rai tra i quali Per voi giovani, Pop Off, Radio Starship, Ognidove ed uno dei principali animatori di Radio Milano Centrale nata nel 1975. Ha fondato e diretto anche il network nazionale RKC (Radio Krishna Centrale). Nel 1999 fonda e dirige per tre anni, in Nepal, a Katmandu, la prima radio indipendente nazionale “The Himalayan Broadcasting Company” (HBC). Curò negli anni duemila per Raisat una serie televisiva dedicata alla musica. Scrisse poesie per se e canzoni per altri artisti. Diresse film e partecipò ad altri lungometraggi. Insomma si fa meno fatica a scrivere cosa non fece Claudio Rocchi visto che esplorò tutte le dimensioni della comunicazione visiva, sensoriale e uditiva! Nel 2012 ottiene un riconoscimento alla carriera col Premio Amilcare Rambaldi. È scomparso nel giugno 2013 all’età di 62 anni.
Spero di non aver divagato troppo ma anzi di avervi segnalato musicisti di alto valore!

ANTONINO DI BELLA

Foto: You Tube – Wikipedia – Gabriele Rissone

Libere Frequenze ritorna lunedì 27 maggio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *