Buon Compleanno

di Giuseppe Rissone  Umberto Scopa

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Festeggiare dormendo o dormendo per festeggiare

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Candido è il protagonista di bizzarre avventure dal lunedì al venerdì, amici nessuno, solo qualche conoscente che approfitta della sua ingenuità e indifferenza per il profitto. Abita in periferia, così periferia da non avere nemmeno un nome, indicata come il posto. Nessuna rabbia o delusione, solo malinconia e ironia. La domenica è solo sua, attesa, sospirata, antidoto a tutti i mali, colma di speranze, foriera di libertà.


Non ricevo quasi mai biglietti o messaggi di auguri per il mio compleanno, sono molto riservato, non vorrei che qualcuno mi organizzasse una festa, però l’anno scorso il mio amico Antun mi ha inviato questo: Ti volevo regalare un corso di aerobica adatto alla tua età, poi mi son detto non sarà troppo faticoso? Di conseguenza ti propongo un test: apri questo biglietto. Fatto? Bene, ora riposa cinque minuti prima di ripeterlo. Se non sei svenuto dalla fatica, avvisami… Buon compleanno!
La scorsa settimana ho dormito, ed in particolare ho svolto questa meravigliosa attività sabato scorso, non è stata una scelta casuale, era il giorno del mio compleanno, di conseguenza in settimana mi sono allenato, lunedì 10 ore, martedì 12 ore, mercoledì 14 ore, giovedì 16 ore, venerdì 18 ore, e sabato l’apoteosi, da Guinness dei primati, 22 ore… I finlandesi sostengono che il tempo ideale di ogni dormita è tra le 7h36” e le 7h48”, secondo un mio studio personale è di aggiungere sempre ancora 5 minuti… 
Nelle uniche due ore di veglia, ho fatto un’abbondante colazione, due fette di torta che avevo ordinato online il giorno prima, una tazza da mezzo litro di caffè latte, più caffè che latte, cinque biscotti di  mangostano e due fette di pane con marmellata di albicocche comprata dieci mesi fa al mercatino degli agricoltori, nonostante non abbia più il colore dell’albicocca, ma qualcosa che assomiglia maggiormente alla muffa del gorgonzola, l’ho trovata buona…
La torta era un cilindro di pan di Spagna alto 20 centimetri, farcito di crema pasticceria e cioccolato, il tutto avvolto in soffice panna, con scaglie di cioccolato, ho rinunciato alle fragole, stonavano per colore con il resto. Niente candeline, non volevo che la luce delle fiammelle illuminassero troppo la mia stanza, tanto da far pensare che stavo festeggiando… Anche Maria Filippa ha avuto la sua bella fetta di torta, devo chiamare Antun perché non conosco la data del compleanno della mia fedele compagna. Dopo mi sono concesso un sigaro, uno dei cinque che fumo durante l’anno, nelle cinque occasioni speciali, 12 marzo il mio compleanno, 22 marzo uscita del primo album dei Beatles, 29 aprile data di nascita della mia attrice preferita, 20 maggio data di nascita del mio comico preferito, 14 giugno data di nascita del mito di quasi tutti noi che abbiamo sognato la Rivoluzione… Tutto questo ha un difetto, in tre mesi fumo cinque sigari, e per 9 ne sento solo il profumo. La giornata di festa si è conclusa con una grande riflessione tra il filosofico e l’esistenziale, conclusione, credo che la media giornaliera da dedicare al sonno sia almeno di 10 ore… più la notte. E poi venne domenica…
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E poi Venne Domenica ritorna sabato 26 marzo
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