Basta Poco

Basta poco… per spazzare via convinzioni, ideali? Basta un piccolo inconveniente per buttare al vento le nostre – anche se fragili – certezze?

Basta poco e i nostri granitici – quando ci sono – ideali vanno in frantumi, basta poco perché tutta una serie di nostre convinzioni si sciolga come la neve. Un fastidioso inconveniente, che mi ha visto coinvolto la scorsa estate, ha fatto vacillare la ferma certezza che fare di tutta “un’erba un fascio” è sempre un errore.
E’ bastato – per fortuna solo un semplice sospetto – che la casa di mio figlio fosse stata violata dai ladri, ecco comparire nelle mie mente orde di ladri, naturalmente non di origine italiana, come se si fossero fissati un appuntamento per svaligiare l’appartamento del mio primogenito.
Incassavo con fatica i commenti “saranno stati i soliti zingari”, “con tutti gli stranieri che ci sono in giro…” e allo stesso tempo mi dicevo “vuoi vedere che hanno ragione”, cercando di scacciare questo – per me – anomalo pensiero.
Questo mi ha fatto domandare se quel “basta poco” funzioni anche all’inverso, chissà se un tifoso razzista cambi idea sui migranti giunti su un barcone, grazie al fatto che il suo idolo è nato in Senegal, chissà se un convinto omofobo cambi idea sugli omosessuali, grazie al fatto un medico gay gli ha trovato la giusta cura per la sua malattia, e potrei continuare…
Quel “basta poco”, in questa società – per dirla alla Bauman – liquida, sembra imperare, dove tutte le certezze sembrano scomparse, basta veramente poco per portarci da un’idea all’altra, senza farsi troppe domande. Un partito/movimento sostiene di non essere ne di destra ne di sinistra, tanto da accordarsi prima con un partito di destra, e poi con uno di sinistra (ma non troppo), e bastato quel poco perchè si passasse dalla fase “nemici” alla fase “amici. per il bene del paese”.
Questa fragilità, mia compresa, mi preoccupa, questo vacillare è pericoloso e poco serio, io stesso sono stato poco attento nel credere alle parole di un commerciante, che alla vista della chiave dell’appartamento di mio figlio ha sentenziato “la chiave è perfetta, le sono entrati sicuramente in casa usando una chiave bulgara”, poi alcuni incontri mi hanno riportato sulla giusta strada, quella di riflettere prima di fare.
Se il basta poco, ci porta dalla parte delle idee di chi non riflette e ragiona, meglio lasciar perdere, se il “basta poco” ci porta a ragionare su quello che ci circonda, ben venga.

GIUSEPPE RISSONE

Foto: Guido Bigotti – Laura Rissone

Piccole storie quotidiane ritorna lunedì 13 ottobre

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *