10 anni dopo

In fondo non è passato molto tempo. È tutta una questione di prospettive. A Londra si chiamerebbe “a decade”, alcuni tradurrebbero con “una decade”. E allora? Cosa vuoi che sia? Appena 10 giorni (in italiano). Questione di prospettive, dipende anche dal passo che tieni. I bradipi vanno lentamente. Alcuni non vanno nemmeno a piedi. Vanno a occhio o a orecchio. Sloth suona molto simile a slow. Ma insomma, avete capito. Con le parole e le differenze si può anche giocare. Per dirla con Jannacci, ci vuole orecchio!

Questo sito è la nuova casa di bradipodiario, un collettivo che nel corso del tempo si è affezionato a quest’idea di vivere con lentezza, dando ad ogni istante e al tempo stesso un valore non monetizzabile. Il tempo è denaro l’ha detto qualcun altro. E badate bene, non siamo pigri! Coi nostri tempi le cose le facciamo lo stesso. Un proverbio popolare dice “chi va piano va sano e va lontano”.
Beh c’è chi sta bene e chi sta male, ma noi pensiamo che le possibilità debbano essere alla portata di tutti e che le minoranze, le diversità, i gli inconsueti modi di pensare non siano nemici dello star bene, del ben-essere. Abbiamo la sensazione (è solo una sensazione) che oggi ci siano un sacco di persone che non se la passino bene. Forse è un po’ più di una sensazione. In effetti basta guardarsi attorno, informarsi di ciò che accade e rifletterci su. Ci sono troppe iniquità che vengono tollerate e troppe intolleranze che sembrano mode tanto quanto lo sono scoperte riguardo ai benefici di ciò che (a seconda della moda) fa stare bene.

Non siamo troppo tolleranti, cerchiamo un ragionevole confronto tra opinioni e punti di vista differenti. Non tolleriamo l’omologazione, le consuetudini. Cerchiamo di cambiare sguardo, e per farlo proponiamo la lentezza che consente una maggiore cura ed attenzione, la solidarietà che implica una partecipazione responsabile, la sobrietà che vuol dire saper vivere per come si è e con ciò che si ha e non per come non si è, lamentandosi di quel che (ci) manca, aspettandoci di essere assistiti o serviti.

 

L’ironia è il nostro altro caposaldo, la usiamo per non prenderci troppo sul serio e sorridere per contrastare illusioni, delusioni, errori ed orrori e verità spacciate con troppa disinvoltura.

Che altro dire? Che nato sulla piattaforma di blogging (ora scomparsa) di Tiscali, bradipodiario ha saputo in 10 anni crescere e mutare, conservando lo spirito e proponendosi come spazio di libera espressione e informazione. Vicina a tematiche sociali. Preferiamo dichiararle politiche e culturali.
Non partitiche, convinti che la politica sia agita e pensata da chiunque, individualmente e collettivamente.

Discorsi fuori moda? Può darsi. Non ci adeguiamo a mode e tendenze del momento, anche se  questo ci fa sentire piuttosto inadeguati. Rimarranno i contenuti che spaziano dai racconti di vita quotidiana, a riflessioni, dalla satira di costume o politica, alla poesia, dai viaggi ai libri, dai fumetti alla radio, giochi enigmistici, e alle opinioni, le suggestioni e gli sguardi che ci offrono gli incontri con gli altri (gruppi, associazioni, artisti e cittadini che hanno voglia di condividere le loro idee).

Bradipodiario si propone nel prossimo futuro di affiancare a questo sito programmi radio e altri linguaggi, cercando anche di realizzare fuori dalla realtà virtuale del web e dei media, alcune iniziative nel mondo abitato da persone in carne ed ossa.

La realtà non ha bisogno di essere aumentata e i cambiamenti spesso passano da piccoli gesti nonviolenti tra persone in grado di riconoscere sbagli e si sforzano a distinguere le buone idee da quelle cattive. È un modo di pensare e vivere che si può condividere e diffondere. Lentamente, of course.

D’altronde, non abbiamo tempo per avere fretta. Per tutto il resto, per dirla con Fossati, c’è tempo.

Non volendo però dimenticare il passato, in questa prima versione della homepage trovate una piccola selezione di articoli di bradipodiario. Molti altri ne potrete recuperare a questo link In futuro il cammino proseguirà, settimana dopo settimana, e se siete curiosi indagate nel menù per scoprire la redazione e il calendario delle rubriche.

 

Foto: Enea Solinas

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